Uomini della Resistenza europea per un fronte comune antifascista

Uomini della Resistenza europea per un fronte comune antifascista Il Convegno di Cuneo organizzato dal giovani federalisti Uomini della Resistenza europea per un fronte comune antifascista I pericoli di totalitarismi denunciati nella conferenza del giudice Repaci e del delegato francese - Stamane omaggio alla tomba di Duccio Galimberti -1 lavori chiusi nel pomeriggio (Dal nostro inviato speciale) Cuneo, 12 marzo. (g.n.) Esponenti italiani, francesi, belgi, tedeschi ed austriaci della lotta cnr.tr:- il nazifascismo e giovani del movimento federalista sono a Cuneo per partecipare al primo convegno della Resistenza europea, promosso dal comitato cuneese del « Congresso del popolo europeo » in collaborazione con i sodalizi partigiani e del deportati politici. In due giorni di conferenze e di dibattiti essi si sono proposti un profondo ed aperto esame della situazione attuale della Resistenza in Europa, i cui valori morali e le conquiste ottenute con la vittoriosa guerra di Liberazione sono oggi messi in pericolo da un larvato, minaccioso spirito di tolleranza verso le nostalgie per I passati regimi (il Tltorno delle svastiche ne è un grave segno) e delle collusioni, in atto in diversi Paesi, fra democrazia e fascismo. Si tratta dunque di un convegno di studio, che vuol essere l'inizio di una vasta operazione da condurre sul piano europeo per impegnare gli uomini della Resistenza su nuove prospettive di lotta e per porre le basi di un efficace fronte antifascista che abbracci tutto il continente. Nel salone dell'Amministrazione provinciale si sono aperti nel pomeriggio i lavori. Fra gli altri erano presenti 11 comandante in capo dei resistenti francesi del Rodano signor Alban Vistel, il tedesco conte York von Wartenburg (combattente per la libertà e fratello di uno dei cospiratori del luglio 1944, ucciso nel mancato attentato ad Hitler), il comandante partigiano e medaglia d'oro Martini-Mauri il primo presidente onorario della Corte di Cassazione Domenico Riccardo Peretti-Griva, il prof. Norberto Bobbio, il signor Max Touvenal del « maquis » francese, il vice' sindaco di Nizza Marittima, l'on. Walter Audi sio, il sindaco di Alba on. Cagnasso, il sindaco di Mondovì. Martinetti. TI presidente della provincia dott. Giraudo ed il sindaco prof. Del Pozzo, hanno porto il benvenuto ai delegati ricordando che Cuneo, culla della Resistenza italiana, non è stata scelta a caso come sede del convegno. II dotti Donadei, del movimento federalista, ha rivolto un appello agli antifascisti militanti di ogni paese « ad intervenire con la loro volontà antitotalitaria nella campagna per realizzare l'unità politica d'Europa ». Il signor Alban Vistel ha sottolineato che un incontro fra resistenti, quindici anni dopo la guerra, era indispensabile per confrontare le esperienze comuni ed esaminare ciò che si deve fare per opporsi ai nazionalismi, dietro i quali si nasconde il fascismo. Ha quindi svolto la prima relazione il giudice dott. Anto, nino Repaci, già compagno dell'eroe Duccio Galimberti e con lui autore, nel 1943, di un audace progetto di costituzione confederale europea. Egli ha parlato su « La posizione storica della Resistenza in Europa ». L'oratore ha affermato che « il fascismo non è morto, ma è riapparso tenace e diffuso nei vari aspetti della vita pubblica, sotto forma di malcostume, di intolleranza, di spirito antisociale, di conformismo, di difesa di privilegi. Tutti i resistenti europei, nell'ambito del rispetto democratico, devono richiamare i governi alle loro origini antifasciste, impedire alleanze che suonano come tradimenti, vigilare e compiere un'opera di risanamento morale, eliminare le nostalgie dalle - istituzioni democratiche ». In serata ha svolto una relazione sul tema « Lo Stato nazionale causa del fenomeno fascista » il prof. Bernard Lesfargues di Lione, il quale ha sostenuto che « numerosi indizi provano che lo spirito totalitario ancora oggi non ha capitolato: la guerra d'Algeria è forse l'esempio più evidente >. Ha poi inteso dimostrare che gli Stati nazionali inevitabilmente sono condannati a scivolare nel fascismo: « la difesa della democrazia e della civiltà europea non è possibile negli Stati nazionali, l'unica salvezza è nella realizzazione degli Stati Uniti d'Europa ». Un ampio dibattito è seguito alle conferenze, con numerosi interventi anche da parte di delegati stranieri. Domani, dopò un omaggio alla tomba di Duccio Galimberti presso il santuario degli Angeli, il convegno si concluderà con le relazioni del dott. Alberto Cabella su € Una nuova Resistenza per gli Stati Uniti d'Europa » dell'avv. Dino Giàcosa che presenterà un progetto di congresso permanente della Resistenza europea. 2ivtleat5edsomsdn