Condannato un dipendente del Comune che regolarizzava le pratiche edilizie

Condannato un dipendente del Comune che regolarizzava le pratiche edilizie "Manca il collaudo per il cemento armato, se vuole ci penso io„ Condannato un dipendente del Comune che regolarizzava le pratiche edilizie La sentenza: un anno e due mesi per truffa - Era stato trasferito nel nuovo ufficio dopo l'inchiesta per lo scandalo dei certificati di residenza all'Anagrafe - L'istruttoria per questo episodio non è ancora finita Un impiegato del Municipio, Osvaldo La Rosa, di 40 anni, abitante in via Venaria 72, è stato condannato per truffa. Prima lavorava alla divisione anagrafe. Quando scoppiò lo scandalo del certificati di residenza indebitamente rilasciati (l'istruttoria a tuttora in corso) egli fu trasferito alla divisione edilizia. Nel nuovo incarico, come applicato di segreteria, ha compiuto il reato che- lo ha portato ieri in Tribunale. Nel marzo 1958 egli convocò nel suo ufficio il rag. Angelo Gaia, amministratore dello stabile di via Filippa 5 e gli fece notare che la pratica, edilizia che lo riguardava mancava del prescritti « collaudi > del cemento armato e degli schemi dei ferri costituenti l'ossatura dell'edificio. Egli propose al Gaia di far eseguire i due collaudi da un ingegnere di sua conoscenza e si fece consegnare complessivamente 135 mila lire. Il professionista assolse effettivamente l'incarico, sia pure guardando la casa dal di fuori. «Generalmente si fa cosi — ha spiegato Ira la sorpresa dei giudici — quando si conosce il progettista e la sua serietà». L'ingegnere lia però affermato di aver ricevuto come compenso meno di 30 mila lire, mentre il resto della somma è stato trattenuto dall'impiegato municipale. Un altro episodio analogo riguardava lo stabile appartenente al signor Remo Storta. In questo caso ia somma ricevuta dal La Rosa (25 mila lire) risultò essere stata versata all'ingegnere. Per que sto fatto era stata formulata l'ac cusa di falso, perché sulla pratica sarebbe stata apposta abusiva mente la parola <c collaudo » men tre la regolarizzazione sarebbe av venuta alcuni mesi dopo. Il P.M. dott. Sodano ha chiesto che l'impiegato fosse ritenuto col- pevole di entrambi I reati e condannato a 2 anni e 6 mesi. Il difensore aw. Molletti ha invece ribadila la tesi dell'Innocenza del La Rosa, soprattutto per quanto riguarda l'imputazione di falso. Il Tribunale (Pres. Pratis, cane. Caliendo) ha condannato l'impiegato comunale — attualmente sospeso — ad un anno e due mesi, condonati, per truffa aggravata, assolvendolo dall'accusa di falso I giudici hanno ritenuto che l'aggravante di aver abusato di rapporti di pubblico ufficio « pre valga» sull'attenuante del risarcì mento del danno e che quindi non possa essere applicata l'amnistia La pena è slata condonata, ma l'indulto può essere revocalo in caso di altre condanne. L'istrultoria per lo scandalo dei certificati di residenza- non è ancora conclusa. L'impiegato Osvaldo La Rosa nell'aula del Tribunale g

Persone citate: Angelo Gaia, Caliendo, Pratis