Speranze per 118 uomini bloccali dal fuoco a 150 metri

Speranze per 118 uomini bloccali dal fuoco a 150 metri Da martedì sono prigionieri in una miniera di carbone in America Speranze per 118 uomini bloccali dal fuoco a 150 metri Deboli richiami uditi dai soccorritori - L'incendio isolato Due minatori si sono salvati passando tra le fiamme New York, 9 marzo. « Nutriamo molte speranze di salvarli » ha detto questa sera un dirigente della miniera di Logan (Virginia Occidentale), dove ieri mattina ouciotto minatori sono rimasti bloccati a 150 metri di profondità in seguito ad un incendio. Una squadra di soccorso è riuscita infatti ad aprirsi un varco nel muro di fiamme che da 24 ore isola i diciotto uomini e si troverebbe a breve distanza da' cunìcolo in cui si sono rifugiati i prigionieri. Il fuoco è stato circoscritto e non minaccia più direttamente i sepolti vivi. Ch« i minatori siano ancora in vita, almeno in parte, non sembra dubbio. Deboli colpi battuti su un tubo del sistema di ventilazione situato ad otto chilometri dall'ingresso del pozzo sono stati uditi oggi da alcuni uomini delle squadre di soccorso. Li ha uditi per primo un ragazzo, che ha avvertito i tecnici della miniera, due dei quali — Linzie Carter e Tracy Pack — hanno confermato la notizia, che ha riacceso le speranze. L'incendio era scoppiato ieri mattina mentre una trentina di uomini era al lavoro. Di essi, dieci riuscivano a mettersi tempestivamente al riparo dalle fiamme e potevano risalire in superficie, dando l'allarme ai compagni. Due si salvavano gettandosi in mezzo al fuoco, coprendosi con le tute: sono Willie Carter, di 46 anni, e Kyle Blair, di 29, che la fortuna ha guidato nella loro disperata corsa verso un corridoio di ventilazione. Nella galleria in fiamme sono rimasti prigionieri diciotto uomini. Stasera le ricerche sono state riprese con maggior lena. Si ritiene che i minatori bloccati siano ancora tutti vivi: ritrovarli in vita è questione dì tempo. Essi dovrebbero po ter resistere, perché il fuoco — come s'è detto — è stato circoscritto e aggirato attraverso una galleria parallela al pozzo invaso dal gas e dal fumo al momento dell'incendio. Sulla questione dell'Alto Adige tedesco, il quale, come ammette la stessa stampa viennese nelle sue corrispondenze da Bonn, non vuole né può, in un momento internazionalmente assai delicato per la. G»Tnnnia, guastare i suoi rapporti con l'alleato Italiano. Le vicende della Giunta regionale del Trentino-Alto Adige attirano l'attenzione della stampa austriaca. L'organo della Volkspartei vicino al cancelliere Raab, la Neue Tageszeitung, commentando il rifiuto opposto dalla S.v.p. alla proposta presentata dal democristiano Kessler per un ampliamento dell'autonomia provinciale, afferma che quelle proposte raggirano il nocciolo della questione: la separazione amministrativa di Bolzano da Trento è la garanzia di un'autonomia completa. Secondo l'autorevole quotidiano cattolico, le proposte della de sarebbero insoddisfacenti e deludenti. «Esse — sostiene il'giornale — costituiscono solo una indeterminata formulazione. Ciò che si tenta di presentare come il massimo delle conces sioni è niente altro, nella real tà, che una manchevole appli cazione dello statuto autono mistico ed una insufficiente eliminazione dell'ingiustizia fascista ». Il commento conclude che la critica situazione nell'Alto Adige viene peggiorata ancora di più dalla crisi del governo italiano. Le Salzburger Nachrìchten, portavoce più influente della destra conservatrice, scrive che « nel Sud Tirolo ci si avvia verso una crisi » e giudica le lettere inviate da Segni a Raab come un atto insoddisfacente di « diplomazia privata ». b. 1 minatori Kyle Blair (a sinistra) e Willie Carter, che sono riusciti a risalire alla superficie mentre i loro diciotto compagni restavano bloccati nei pozzi (Telefoto) eii iiiMiiiiiiiiiuiiiiiiiuiiiHiiitiiuitiiiiiiiiiMinitiiE unii titiiiiiiiiiiuiiiiiiiiiiiiiiMi niniiiiiiiiiiiiiiinEii n i mulinimi minimi

Persone citate: Kessler, Kyle Blair, Raab, Salzburger, Tracy Pack, Willie Carter

Luoghi citati: America, Bolzano, Bonn, New York, Tirolo, Trento, Virginia