II pugile Rinaldi scatta fulmineo all'attacco e in tre minuti costringe Amonti alla resa

II pugile Rinaldi scatta fulmineo all'attacco e in tre minuti costringe Amonti alla resa II pugile Rinaldi scatta fulmineo all'attacco e in tre minuti costringe Amonti alla resa Sul ring di Roma era in palio il campionato italiano dei mediomassimi - Il bresciano, detentore del titolo, va al tappeto al primo scambio di pugni - Si rialza penosamente, ma colpito ancora con violenza, deve abbandonare - Entasiasmo dei romani per il successo di Rinaldi (Dal nostro corrispondente) Roma, 8 marzo. In poco meno di tre minuti Giulio Rinaldi ha conquistato il titolo italiano dei mediomassimi al Palazzetto dello Sport di Roma, costringendo il titolare Sante Amonti di Brescia all'abbandono. La rapidissima conclusione dell'incontro ha rappresentato una vera e propria sorpresa, soprattutto per le condizioni in cui il campione italiano si è presentato sul quadrato. Evidentemente Amonti ha risentito della necessità di perdere oltre quattro chili in pochi giorni per rientrare nel peso. Al contrario Rinaldi è apparso in una forma smagliante ed è rientrato ottimamente nel peso; i pugili hanno denunciato 78,600 kg. Rinaldi e 78,800 kg. Amonti. Appena l'arbitro e giudice unico Antonio Gilardi, di Napoli, dopo i preliminari d'uso, ha dato inizio all'attesissimo combattimento, subito si è scatenato il dramma di Amonti. I due pugili si sono studiati per qualche istante, si sono scambiati qualche colpo appe- Ipres na abbozzato, poi, d'improvviso, Rinaldi, con uno scatto felino, è partito a fondo con un largo destro. Il campione d'Italia, toccato alla mascella, si è abbattuto al tappeto. Rimasto a terra per 4 secondi, Amonti è stato regolarmente contato sino a 8 secondi e poi ha ripreso la lotta Era passato poco più di un minuto dall'inizio del confronto ed anche se il colosso bresciano aveva ripreso a saltellare sul ring con disinvoltura, quel fortunato, durissimo colpo a freddo di Rinaldi aveva praticamente segnato la sua sorte. Un attimo di disattenzione del rivale aveva aperto a Rinaldi la strada per una clamorosa, rapidissima vittoria ed il pugile laziale ha logicamente c-ercato di spingere a fondo per approfittare della crisi dell'avversario. Amonti, infatti, sotto l'incalzare del rivale, ha piegato nuovamente le ginocchia, si è sottratto all'offensiva di Rinaldi rifugiandosi alle corde, ma poi, raggiunto da una combinazione di destro all'orecchio e sinistro alla mascella, è crollato nuovamente. Mancavano pochi secondi al termine della ripresa quando l'arbitro ha iniziato il nuovo conteggio. Forse il suono del gong avrebbe potuto salvare Amonti dalla sconfitta, o almeno ritardare l'istante drammatico della resa. Amontì, però, si è rialzato proprio mentre suonava il gong ed ha alzato il braccio in segno di abbandono, rassegnandosi alla sconfitta. Gli spettatori romani hanno manifestato il loro entusiasmo per il successo del « loro » pugile. Rinaldi infatti è nativo di Anzio. E' praticamente impossibile indovinare, in queste frettolose note, le cause di un epilogo tanto drammatico ed inatteso. Si conosceva la potenza di Rinaldi ed i rischi a cui si esponeva il detentore del titolo, che pur appariva favorito dal pronostico per la sua maggiore esperienza. L'inattesa conclusione del match può fare tuttavia pensare che anche Amonti abbia risentito nel suo fisico le conseguenze del durissimo combattimento del novembre scorso col campione europeo Schoeppner. Da quel giorno il tedesco è apparso in declino ed è stato salvato dalla sconfitta contro Ballarin e contro il sudafricano Holt grazie al compiacente aiuto dei giudici suoi compatrioti. Evidentemente anche per Amonti quei selvaggi 15 rounds sul ring di Dortmund sono stati una fatica sovrumana che egli, forse, sta scontando ora. Giorgio Nani Medio-massimi: Kinaldi (Anzio) batte Amonti per abbandono al primo round. Medio-massimi : M. Altana (Porto Torres) batte ai punti in 8 riG. Fuga (Venezia) ; pesi Odilo: M. Sitri (Livorno) batte alla sesta ripresa per intervento del medico. D. Giusti (Santo Stefano D'Aveto, Liguria) ; pesi Mosca: S. Manca (Civitavecchia) contro G. Spano (Milano) incontro pari in 8 riprese. Rinaldi (di spalle) osserva il suo avversario Amonti crollato al tappeto (Telefoto)