Per le frodi alimentari diecimila denunce nel '59

Per le frodi alimentari diecimila denunce nel '59 Per le frodi alimentari diecimila denunce nel '59 Fichi, datteri, carrube nel vino - Grassi ne! burro - Antifermentativi dannosi per la preparazione delle conserve Roma, 8 marzo. Il Servizio repressione frodi del ministero dell'Agricoltura e Foreste, dipendente dalla Direzione generale della tutela dei prodotti agricoli nel 1959, ha effettuato 58.931 sopralluoghi, 20.633 prelievi e 9910 denunce. Il comparto nel quale la vigilanza si è esercitata con maggiore frequenza è — naturalmente — quello del vino, dove i prelievi sono stati 5722, le denunce 1636 e i sopralluoghi 15.120. Dopo il vino viene l'olio, per il quale si sono effettuati nel 1959 9802 sopralluoghi, 3968 prelievi e 1855 denunce. Altri prodotti agrìcoli per i quali si esercita assidua vigilanza sono il burro, la margarina, le conserve di pomidoro, le marmellate di frutta In che modo vengono effettuate, in generale le sofisticazioni? Per l'olio è quasi superflua una risposta, dato il gran parlare che se n'è fatto in questi ultimi anni, con frequenti interventi di scienziati, produttori, commercianti e organi di vigilanza. Per il burro nella maggior parte dei casi si ricorre a sostanze grasse che nulla hanno a che fare con 11 latte. Quanto al vino, che è sempre stato vittima delle più impensate sofisticazioni e dei più disinvolti « trucchi », si va dalle qualità prodotte con fecce, sidri, saccarosi, carrube, fichi e datteri alle falsificazioni dei vini pregiati, ad una gamma infinita di sostanze eterogenee impiegate per « fabbricare » aperitivi, vermout, marsala e liquori. Nella preparazione delle conserve, infine) si ricorre, purtroppo, ad antifermentativi che in più di un caso rappresentano un pericolo per la salute, oppure si sorpassa la misura del 5% di sale che, secondo la legge, si può aggiungere alla conserva.

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