Angelillo e Altafini non hanno entusiasmato a Firenze nell'allenamento della Nazionale B

Angelillo e Altafini non hanno entusiasmato a Firenze nell'allenamento della Nazionale B Sui campo di Cor© re a «si© tre rappresentative calcistiche ali9 esame Angelillo e Altafini non hanno entusiasmato a Firenze nell'allenamento della Nazionale B I due oriundi sono apparsi incerti nel primo tempo - Buon gioco e reti nella ripresa -1 "cadetti,, hanno battuto gli olimpionici per 5 a 1 - Per gli allenatori un palo e un goal di Leoncini - Ottima prova di Rivera tra i juniores (Dal nostro inviato speciale) Firenze, 3 marzo. E' stata una giornata campale per il Centro tecnico federale. Occorreva gettare la prima base di tre squadre, cioè la formazione dei « cadetti », che giocherà il 13 a Palermo, quella « juniores », che sarà opposta il 19 a Madrid ai pari categoria spagnoli, e la < squadra dilettanti », che mercoledì prossimo disputerà una partita in notturna a Berna contro gli olimpionici svizzeri. Erano quindi presenti ben cinquantasette giocatori, che non si può dire siano stati tutti vagliati a fondo nelle due partite svoltesi fra mattina e pomeriggio sui campi del Centro tecnico. Poi c'era la grossa novità rappresentata dalla presenza dei due oriundi Altafini e Angelìllo, che era stato deciso di convocare tanto per effettuare un esperimento per la squadra di Palermo, con riserva di includerli poi nella « nazionale » azzurra se le circostanze lo consentiranno. Data la grande massa di giocatori non è possibile scendere ad un esame particolareggiato, tenuto conto che per molti la prova è stata forzatamente sommaria. Viani si è valso delle sue osservazioni e dei rapporti fornitigli da suoi incaricati per orientare la scelta, cosi che di alcuni elementi egli non ha ancora potuto farsi un giudizio personale di una certa fondatezza. La partita disputata nella mattinata fra le due squadre juniores, in verità, è stata la meno interessante della giornata. Ha vinto la squadra che giocava in maglia grigia e che chiameremo « squadra A », comprendente quelli che dovrebbero essere i titolari della formazione, e che ha segnato sei reti a zero, più due annullate. Ferrarlo e Rivera si sono divisi le due del primo tempo, poi nella ripresa hanno segnato Bonfada, Ferrario, Castano e, infine, ancora Rivera, che è stato uno degli elementi più ammirati sul terreno unitamente a Ferrario, Rosato, BerCellino e Bonfada. TI viaggio in Spagna sarà compiuto da una pattuglia di diciotto uomini, che, secondo le indicazioni del Commissario, saranno i seguenti: Bonollo, Capasciuttl, Rossetti, Pacchetti, Massetto, Beretta, Castano, Bercellino, Mozzanti, Rosato, Ponza, Milanesi, Rivera, Veronesi, Ferrario, Bonfada, Cavallito e Longone. Più impegnativa la prova del pomeriggio, dato il fatto nuovo dei due oriundi.- Altafini e Angelillo non si sono mai trovati vicini'.* contro spesse volte, assieme mai. Il primo ha giocato l'ultima partita in-nternazionalc con la rappreseli- tativa brasiliana negli ultimi campionati del mondo a Gò- teborg contro il Galles, vincendo per 1 a 0, ed aveva esordito nella stagione '56-'57 contro il Portogallo ; Angelillo ha giocato, invece, la sua ultima partita nella nazionale argentina nel '57, pareggiando lai contro l'Uruguay. Come è. noto, a giugno scade per Angelino il periodo di mora fissato dalla « Fifa ». La sua prova odierna aveva quindi il sapore di una primizia, che non si sa se avrà seguito. Messi l'uno accanto all'altro i due giocatori hanno stentato a trovarsi. Il loro primo tempo è stato opaco, senza incisività, e nella loro scia tutta la la squadra si t mossa con incertezza e confusione. Lo spettacolo più interessante era fornito dalla squadra degli olimpionici, briosa nel gioco, omogenea, duttile. Particolarmente cinque uomini si staccavano con netto rilievo sugli altri: Salvadore, Leoncini, Buigarelli, Tomeazzi e Favalli. Salvadore eclissava facilmente Tagliavini nella formazione opposta, Leoncini si affermava come il migliore laterale sul terreno e forse in grado di sostenere un compito anche più impegnativo, mentre il terzetto centrale d'attacco si metteva in luce con un gioco vario, di buon palleggio e di ottima intesa. Il migliore dei tre è stato forse Bulgarelli, una mezz'ala di perfetta impostazione, ma anche il finissimo Tomeazzi e il poderoso Favalli attiravano l'attenzione In questo primo tempo veniva segnata una sola rete dagli olimpionici. Al 20' minuto, Leoncini, che aveva già colpito il palo al S\ raccoglieva una corta respinta di Malatrasi e segnava. Nella ripresa venivano effettuati alcuni spostamenti. Salvadore e Leoncini passavano fra i « cadetti », il primo al posto di Tagliavini, il secondo a quello di Marchesi, mentre Pascutti, che già durante il primo tempo era stato sostituito da Del Negro, in seguito al riacutizzarsi di un vecchio strappo muscolare alla coscia sinistra, restava negli spogliatoi e al suo posto veniva passato Bettini della squadra olimpionica. Mutilata in tre punti di forza, la squadra dei «dilettanti» cedette alla pressione dei più forti avversari anche per il migliorato rendimento di Altafini e Angelillo, che avevano tro- n-ato finalmente l'affiatamento che era mancato nel primo tempo. Cresceva Fogli, il cui primo tempo aveva, risentito le conseguenze del confuso gioco di attacco, cresceva Altafini, ma cresceva ancor più Angelillo, ora non più divagante, ma orientato su un gioco più concreto e più penetrante. Trascinata da questa coppia regina entrata nel suo solco giusto, tutta la squadra risaliva la corrente. Segnavano al 14' Corso, su lancio di Angelillo, al IT Angelino con una irresistibile fuga da mezzo campo, al SI' Sac¬ chella, al S9' Altafini irrompen-do, su passaggio di Leoncini,fra gli avversari frastornati, eal 40' ancora Corso, di testa, su centro di Bettini, rubando iltempo al portiere Cassoni, usci- to per parare. Totale: 5 a l.Ora, in linea di massima ledue squadre hanno già una formazione definita. La squadra dei « dilettanti », che giocherà mercoledì prossimo a Berna in notturna contro gli olimpionici svizzeri, sarà così schierata: Alfieri; Noletti, Trebbi; Pelogalli, Salvadore, Leoncini; Fogar, Bulgarelli, Tomeazzi, Far valli, Bettini. Alcuni uomini. come Salvadore, Leoncini e Bettini, potranno giocare tanto fra i «dilettanti» quanto nella squadra < cadetti », il cui schie ramento, pertanto, è previsto come segue: Anzolin; Malatrasi, Castelletti; Fogli, Salva dorè, Leoncini: Mora, Angelino Altafini, Corso, Bettini. La no vita di rilievo è costituita da Mora, che oggi non era nemmeno presente. Vioni era visibilmente soddisfatto alla fine. La preparazione si svolge secondo il ritmo da lui desiderato. Ettore Berrà Angelino (ni centro) segna un goal nell'allenamento della rappresentativa italiana B a Coverciano (Telefoto)

Luoghi citati: Berna, Coverciano, Firenze, Galles, Madrid, Palermo, Portogallo, Spagna, Uruguay