Un portinaio affittava a coppie clandestine i signorili alloggi degli inquilini assenti

Un portinaio affittava a coppie clandestine i signorili alloggi degli inquilini assenti Arrestato per violazione delta legge Meriim e numerosi altri reati Un portinaio affittava a coppie clandestine i signorili alloggi degli inquilini assenti Cominciò ad usare il « pied-a-terre » di alcuni signori ■ Scoperto da costoro, impedì la denuncia con ricatti - Poi allargò l'impresa : assunse una graziosa cameriera, cercò belle ragazze e si servì anche degli altri appartamenti (Nostro servizio particolare) lloma, 1 marzo. In via Scarpellini ai Parioli, al centro del quartiere più elegante di Roma, la polizia ha scoperto uno dei più sconcertanti traffici di illeciti amori di cui mai si sia occupata la Non si tratta, infatti, della so- j lita casa d'appuntamenti o di'una. di quelle organizzazioni di ragazze-squillo che sembrano diffondersi' sempre più: l'aspetto singolare della losca vicenda di via Scarpellini è dato dal fatto che il promotore degli, occulti incontri di coppie clandestine si valeva, a questo scopo, di case altrui, all'insaputa degli inquilini legittimi. Si tratta del portiere di un elegantissimo palazzo già < dépendance » dell'attiguo « Residence Palace », successivamente venduta a privati. Per la sua struttura di ex-albergo l'edificio venne adattato ad appartamentini minimi, di una o dui stanze e servizi, dotati di ogni comfort, che si prestano, più che ad abitazione vera e propria, a brevi soggiorni di persone danarose che vengono a Roma di quando in quando I cinquanta appartamentini del palazzo, insomma, sono altrettante gargonnières, che ospitano anziani uomini d'af- iiiiiiiiiiiiiiii! iiiiiiiiiiiiitiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiisquadra Jlel^ buon^ costume.\ fari di provincia, giovanotti del bel mondo, donne sole: tutta gente, per lo più, che viaggia spesso, e si vale del pied-a-terre poco frequentemente, spesso per stendere un velo di discrezione attorno a incontri occasionali. Il portiere dello stabile, Sai j quantaduenne giunto a Roma 'un paio d'anni fa in cerca di , fortuna, pensò bene di sfruttare la singolare situazione: per lunghi periodi disponeva, praticamente, di numerose gargonnières vuote, perché gli inquilini, partendo, affidavano a lui le chiavi perché provvedesse alle pulizie. Ben presto il sardo fece girare in taluni eleganti ambienti della zona la voce che egli era in grado di assicurare la più discreta e confortevole ospitalità a coppie che desiderassero intrattenersi in luogo tranquillo: e i clienti non mancarono. Successivamente, sviluppando l'iniziativa, il Pinna fornì in taluni casi a maturi signori anche una piacevole compagnia, organizzando un giro di donnine allegre. L'operazione, quindi, si sviluppava in una duplice direzione: ospitalità a coppie clandestine e centrale di ragazze-squillo. Il tutto senza alcun onere economico per l'intraprendente portiere, che metteva a disposizione dei clienti confortevoli alcove, di iiiiiii i niun iiiiiiiiiiiiiiiiiiinn \vatore pinna> un sardo cin-' schi, sigarette, liquori, tutto ciò che si trovava negli appartamentini degli ignari condòmini. Questo traffico doveva fruttare assai: per ogni breve permanenza in uno dei pied-aterre venivano pagate da quattro a ottomila lire. Il Pinna, che era stato ab bandonato dalla moglie perchè intendeva costringerla a provvedere personalmente alla pulizia dei cinquanta appartamenti, aveva potuto assumere parecchie donne per mantene re sempre in perfetto ordine le gargonnières: inoltre una graziosissima cameriera, lautamente pagata, era alle dirette dipendenze del sardo e introduceva i clienti. Salvatore Pinna negli ultimi tempi manteneva un treno di vita dispendioso e frequentava i campi di corse perdendo molto denaro. Naturalmente tutto ciò non poteva durare senza che qualcuno degli inquilini legittimi se ne accorgesse. E' infatti accaduto che uno di costoro abbia avuto la sorpresa, rincasando, di trovare nella sua stanza una coppia di sconosciuti in piacevole colloquio: e il caso s'è poi ripetuto per altri inquilini. Salvatore Pinna non si è perso d'animo, e con notevole spregiudicatezza ha aggiustato tutto: facendo intendere agli indignati inquilini che una mano lava l'altra, e che conveniva loro non dar seguito all'incidente perché altrimenti anch'egli avrebbe potuto metterli in imbarazzo parlando o qualcuno dell'esistenza di quella loro gargonnière. Il ricatto è andato sempre bene finché il portiere non ha avuto a che fare con un inquilino il quale non aveva niente da nascondere. Questi ha avvertito la polizia e Salvatore Pinna è finito a Regina Coeli sotto una serie di accuse assai gravi: violazione di dovùcilio, violenza privata, favoreggiamento di prostituzione. r. s.

Persone citate: Salvatore Pinna

Luoghi citati: Roma