Gli sciatori della gara "Tre rifugi,, in una corsa di 30 Km. in alta montagna

Gli sciatori della gara "Tre rifugi,, in una corsa di 30 Km. in alta montagna Gli sciatori della gara "Tre rifugi,, in una corsa di 30 Km. in alta montagna Pattuglie italiane e straniere alla prova organizzata dallo Sci-Cai Mondovì- Il via dalla Certosa di Pesio - forse' prestnti anche i fondisti reduci da Squaw Volley (Dal nostro Inviato' speciale) Mondovì, 1 marzo. Lungo la catena alpina che si estende, per oltre 30 chilometri, dalla Certosa di Pesio a Norea di Roccaforte si disputerà domenica 6 corrente la dodicesima edizione del « Trofeo Mettolo Castellino ». Una delle competizioni sciatorie più impegnative ed avvincenti in campo internazionale. La gara, conosciuta dagli appas-> stonati di sport invernali anche sotto il nome di <] Rifugi*, è organizsala dallo Sci-Cai Mondovì in collaborazione con vari Enti della provincia di Cuneo e con i Comuni nel cui territorio passa il tracciato della pista. Percorrere, in lotta contro il cronometro, più di trenta chilometri sugli sci, in alta montagna e con un dislivello di oltre duemila metri, può sembrare al profano un'impresa pazzesca, o perlomeno rischiosa. Gli organizsatori — tra i quali si prodigano il presidente dello Sci-Cai monregalese, geom. Fulcheri, e il segretario Sandro Cornino, accademico del Club alpino italiano — assicurano invece che si tratta di una gara abbastanza « comoda ». Per chi è dotato s'intende, di polmoni robusti come un mantice, di muscoli allenati alla fatica, e di una discreta dose di coraggio. Quest'ultimo C necessario soprattutto per scalare (sci in ispalla) un certo « muro del Biecai», situato nelle vicinanze di uno dei tre rifugi: una parete di neve che s'innalza per una cinquantina di metri, e che. -, concorrenti affrontano quando le gambe sono già appesantite dallo sforzo. Il « Trofeo Mettolo Castellino * — infi- tolato ad un giovane alpinista diSfondoni, perito in una disgraziamotociclistica — risale al 1938.Fino al 1941 consisteva in una prova di discesa su 3 chilometri, lungo il Monte Moro e con un dislivello di 800 metri. Dopo la lunga interruzione imposta dalla guerra e dalle difficoltà del dopoguerra, è tornato alla ribalta dell'agonismo invernale sotto torma di manifestazione alpinistico-scia- toria, per pattuglie di due eie-jmenti e divisa in tre categorie:!militari, valligiani e cittadini.\ i , i a e e n > e è a l l o a r i i . ) i e i à - Dalla Certosa di Pesto le squadre si portano al rifugio * Piero Garelli » n quota 2000, proseguano per Porta Sestrera (22251, il rifugio iHavis de Giorgio* (11611, risalgono alla Colla Rossa (1991), toccano il rifugio * Mettolo Castellino » (1740) e infine scendono a Norea (666 metri) dove è il traguardo d'arrivo. Gli scopi della prova non sono soltanto agonistici: tendono anche ad incrementare il turismo nelle valli del Pesio, dell'Ellero e del Maudagna. Che la « passeggiata » non sia consigliabile atutti gli sciatori, lo dimostranole severe norme per la partcci-pozione: l'età non dev'essere in-ferirne ai 20 anni, tutti i concor-"■nti sono obbligati ad esibire uncertificato medico di t perfetta ef-ficienza fisica* (o a sottoporsi aduna visita prima dell'iscrizione),Lungo il percorso le pattuglie sa-ranno costantemente seguite dauna fitta rete di controlli radio-telefonici, di «soccorso alpino rifornimenti, eccetera. Cinque medici saranno pronti ad assistete coloro che si trovassero in difficoltà. Sul piano della fatica, la « 3 Rifugi * é paragonabile ad una maratona di 50 chilometri o alla tappa del Bondone nel Giro d'Italia. L'albo d'oro della massacrante prova è ricco di nomi illustri: da Alberto Marcellin a Francesco Passet, da Giuseppe Confortala,.„.ad Emilio Fumi, da Giuseppe Pi rovinio ii Ottavio Compagnoni, Zìi-iioHi, Franz Innekojlcr. e moltialtri campioni di valore olimpio-,iiCOi L'importanza della manifesta-zione è ni continua ascesa. Ini\oynuno ilei tre settori, il numeroa] delle pattuglie iscritte aumenta di.'anno in anno. Al contrario deia , n a a a jguardano, com'è !squadre militari \più agguerriti. I dilettanti si con- € tempi*, che registrano puntesbalorditive. Fino a pochi miniaddietro, nessuno dei concorrentiriusciva u compiere l'impresa inmeno di trt ore. Nel 1958, la pai-tuglia delle < Fiamme d'oro diMoena „ composta du Ualmasso cTosello stabili un primato ctonio-roso: S.H'Sl'-. Queste medie ri-tacile. capire, 'ee dei valligiani tentano di giungere al traguardo entro 5-6 ore. Alla gara di domenica è assicurata la partecipazione di 9 pattuglie straniere: 4 tedesche, due austriache, altrettante svìzzere e una francese. E' probabile anche l'arrivo di campioni polacchi, ungheresi e jugoslavi. Qualche incertezza regna, piuttosto, sul nome dei componenti le singole squadre. Molti specialisti delle prove sciistiche di fondo hanno disputato, negli scorsi giorni, le Olimpiadi di Squatr Volley. Non è dato sapeie se un ritardo nel rimpa- trio, o la fatica non ancora smaltita, impediranno a qualche atleta fa partecipazione alla «3 Rifugi*, Della rappresentativa tedesca fa parte il campione della Germania Occidentale. Degli italiani, de vrebbero essere presenti i reduci da Squau- Valici) lasso dei SO chilomet.ri, Giulio De Florian, e Antonio Schenatti, entrambi delle < Fiamme gialle* di Predazzo. GIORGIO LINT

Luoghi citati: Germania Occidentale, Italia, Mondovì, Norea, Predazzo, Roccaforte