Graczyk vince la tappa di Cagliari ed Aru diventa primo in classifica

Graczyk vince la tappa di Cagliari ed Aru diventa primo in classifica Graczyk vince la tappa di Cagliari ed Aru diventa primo in classifica Il ventiduenne ciclista sardo si è unito al gruppetto di sei corridori nella fuga decisiva Pambianco secondo in graduatoria generale - Oggi il Giro di Sardegna giunge ad Oristano (Dal nostro inviato speciale) Cagliari, 1 marzo. Jean Graczyk ha vinto a Cagliari la terza tappa del Giro di Sardegna ed Ignazio Aru è il nuovo capolista. Tutti conoscono Graczyk, il francese con i biondi capelli a spazzola, chiamato — chissà perché — c Popof », trionfatore lo scorso anno della Parigi-Roma. Nessuno, invece, conosce Aru. E' un ragazzone saldo e ben pian-'tato, due occhi intelligenti ad illuminare il volto bruno. Ha 22 anni ed è nato proprio qui, a Pirri, un sobborgo deila città. Il papà — appuntato dei carabinieri in servizio presso la legione di Cagliari — lo iscrisse a suo tempo alla Scuola nautic'a. Aru junior interruppe presto gli studi e passò ad un istituto di meccanica agrarie Gli piaceva soprattutto andare in bicicletta, lo tentava la carriera del campione ciclista. ' Da principio, fu quasi un fiasco, tra i dilettanti proprio non riusciva ad imporsi. Un giorno però, Pretti, l'ex-marciatore azzurro, oggi organizzatore del Giro di Sardegna, lo prese sotto la sua protezione. Aru, di punto in bianco, si trasformò in un piccolo asso, nessuno più, nell'isola, fu capace di resistergli. Il ragazzo, l'anno passato, divenne professionista, infilando la strada di quella carriera che aveva sognato sui banchi di scuola Non si può dire, adesso, se Aru sia una grossa speranza, non si può anticipargli radiosi traguardi. Ma il fatto è che, oggi, il giovanotto si è preso una eccezionale soddisfazione, trionfando di fronte al suo pubblico, addirittura a pochi passi da casa. Aru, stamattina, era al sesto posto in classifica e soltanto mezzo minuto lo divideva dal leader De Roo. Stava attento a cogliere ogni occasione, approfittava dell'indubbio vantaggio di una relativa sorveglianza. La Carbonia-Cagliari (83 km., rotti qua e là da alcuni saliscendi) gli ha offerto il destro per la riuscita del tentativo, dopo circa tre quarti d'ora di corsa. Tirava un vento gagliardo, sorto per fortuna dopo che la carovana, parte in aereo parte in nave, già era sbarcata in Sardegna, ma i sessanta atleti pedalavano di buona voglia ad una media superiore ai 45 all'ora. Era caduto Darrigade, ma aveva raggiunto presto il gruppo, Battistini aveva operato un allungo, ma senza esito. Scappò Brankart. Gli andarono dietro Graczyk, Pambianco, Impanis, Aru, Guarguaglini, Stablinski e Chiodini. L'episodio prese subito forma e sostanza. Sulla strada che si snodava in uno splendi do panorama — il verde sme raldo dei pascoli spesso s'in terrompeva per lasciare posto alle macchie scure dei « Castel li » delle miniere — s'ingaggiò una furibonda battaglia. Il plotone reagiva, dal mo mento che fra i fuggitivi, oltre ad Aru, si prodigavano Pambianco ed Impanis, uomini giustamente ritenuti pericolosi. Sia la rerr'e degli inseguitori, non tutti sempre d'accordo, non doveva bastare: il pioto ne di testa, ridotto a sette corridori, poiché Chiodini aveva perso tempo per un banale guasto, aumentò il suo van taggio ed irruppe sulla pista cagliaritana 1' e 22" prima del grosso. Lo stadio era gremito, la folla andava in delirio per Aru. Graczyk e Pambianco s impegnarono per il successo in un emozionante testa a te sta che il francese risolse a suo favore. Poi incominciò il < festival privato ■„ del ragazzo sardo. Domani quarta tappa, Cagliari-Oristano, di 131 chilo metri. C'è da attendersi una lotta senza quartiere. La clas siflca generale va delincando una graduatoria di valori, con una serie di distacchi cosi lie- vi che sembrano l'incentivo più adatt ) per scatenate la bat- taglia. Gigi Boccacini Ordine d'arrivo: li Graczyk km. 86 in 1 ora 53'06' . media km 46,623. (con l'abbuono 1 ora 52 36 i; 2) Pambianco, (tempo con l'abbuono 1 ora 52'51"l: 3) Brankart; 4) Impanisi 5) Aru: 6) Guarguaglinl ; 71 Stablinski, tutti col tempo di Graczyk; 81 Chiodini a 15"; 9) a l'-'2" Van Looy, che batte in volata tutto il gruppo. Classifica generale: 1) Aru 7 ore 16'59"; 2) Fambianco a 8"; 3) a pari merito, Impanis e Stablinski a 23"; 8) Chiodini a 38"; 6) De Roo a 62"; 7) Nencini a l'07"; 8) a pari merito, Daems, Battlstini e Tino Coletto a l'22"; 11) Defilippis, Carlesi, Favero, Moser, Massignan ed altri a l'45"; 32) Graczyk a 18'14"; 35) Poblet a 19'36".