Missione austriaca a Bonn per discutere sull'Alto Adige

Missione austriaca a Bonn per discutere sull'Alto Adige Ae 'anno pa rfe Cadmi*» *» e KroisJty Missione austriaca a Bonn per discutere sull'Alto Adige Il governo di Vienna cercherà di coinvolgere la Germania in un'azione irredentistica? - Il viaggio inizia con una tappa a Varsavia - Il capo della d. c. austriaca accusato dai socialisti di aver favorito l'Anschluss (Dal nostro corrispondente) Vienna, 1 marzo. « Nella capitale della Repubblica federale tedesca noi parleremo del Sud Tirolo agli uomini di Stato germanici e chiariremo loro con estrema precisione i fini della nostra politica a tale riguardo »: cosi ha dichiarato stamane 11 sottosegretario agli Esteri tedesco, Gschnitzer, prima di salire con il ministro Kreisky sull'aereo con cui essi sono già arrivati a Varsavia. I due uomini di Stato austriaci, che stanno continuando il loro giro per le capitali d'Europa, di qua e al di là della cortina di ferro, dopo l'attuale tappa a Varsavia dovranno ancora visitare Bonn e Belgrado. Per quanto riguarda gli imminenti colloqui con gli uomini di governo polacco. Gschnitzer si è mantenuto sulle generali. A Vienna, però, non si manca di sottolineare che le dichiarazioni di questa mattina, prospettando la possibilità di cointeressare ed eventualmente coinvolgere 1 tedeschi in una azione irredentistica a favore delle minoranze di lingua tedesca nell'Alto Adige, non sono state certo espressione di buon tatti diplomatico, giacché Gschnitzer le ha rilasciate qualche ora prima, si può dire, di incontrarsi con Rapacky, 11 ministro degli Esteri polacco che solo due giorni fa ha respinto con estrema fermezza ogni pretesa irredentistica germanica sugli odierni confini della Polonia. SI dà tutt'altro che per escluso tra gli osservatori meglio informati di Vienna che 1 polacchi abbiano lasciato intendere in via confidenziale agli austriaci di non essere propensi a soffermarsi, nei loro colloqui con Kreisky e con Gschnitzer su una questione come l'altoatesina, la quale rientra in fondo, più o meno esplicitamente, nel quadro generale del revisionismo pangermanista. Pure a Belgrado, con la quale Vienna ha tuttora in sospeso la questione delle minoranze slovene della Ca¬ rinola, l'Alto Adige dovrà es: sere lasciato da parte; così, tirate le somme e fatto il conto dei fallimenti già subiti nelle capitali occidentali, l'ultima speranza austriaca viene riposta in Bonn. La domanda che ora ci si pone è se la recente svolta subita dalla Volkspartei, al cui interno stanno prendendo li sopravvento le correnti filogermaniche, potrà influire in qualche modo sulle richieste d'appoggio che gli austriaci si preparano a presentare a Bonn. A proposito di questo neopangermanesimo, rafforzatosi nella Volkspartei con la recente nomina di Gorbach alla presidenza del partito, oggi l'organo regionale del partito socialista di Linz, Tagesblatt, ha pubblicato alcune rivelazioni alquanto preoccupanti. Secondo questo portavoce del secondo partito di governo austriaco, Gorbach fu nell'anteguerra uno dei fondatori, in seno al fronte patriottico di Schuschnigg, d'una corrente, denominata « Volkspolitische Referat» che d'venne il centro di raccolta dei pangermanisti, la quinta colonna di Hitler che aprì la strada all'Anschluss. Il giornale ricorda che fu membro del «Volkspolitische Referat » Seyss-Inquart, il nazista austriaco che, divenuto cancelliere per soli due giorni, consegnò l'Austria nelle mani di Hitler; però Seyss-Inquart « ringraziò » poi gli austrofascisti che lo appoggiarono, e tra cui il Tagesblatt annovera Gorbach, facendoli rinchiudere in campo di concentramento. Ma Gorbach — afferma l'organo socialista — non trasse dall'incidente la debita lezione. Subito dopo la guerra fu il primo a lanciare un appallo di riconciliazione agli ex-nazisti austriaci; a riorganizzare il primo incontro fra ex-gerarchl nazisti e dirigenti della Volkspartei, avvenuto nel 1949 a Oberweis; a ricorrere alle medesime fonti di finanziamento cui ricorsero già i nazisti, cioè a certi ambienti danarosi, retrivi e sovversivi, dell'Austria e della Germania. Gorbach, infine, divenuto sempre più influente, schiuse largamente le porte della Volkspartei all'infiltrazione nazista. _ l e. Da

Persone citate: Gorbach, Hitler, Kreisky, Linz