Uno giovane, un architetto e un ragazzo hanno tentato di uccidersi a Milano

Uno giovane, un architetto e un ragazzo hanno tentato di uccidersi a Milano Uno giovane, un architetto e un ragazzo hanno tentato di uccidersi a Milano La donna e il professionista si sono avvelenati per dispiaceri amorosi: l'uomo, di nobile famiglia alessandrina, è nipote dell'ammiraglio Jachiho, ex comandante della flotta italiana nel Mediterraneo ■ Il ragazzo s'è svenato per non tornare in riformatorio Milano, 29 febbraio. Tre tentatvi di suicidio sono stati effettuati nelle ultime 24 ore da una giovane donna, da un architetto e da un ragazzo di 19 anni: i tre sono stati però salvati dal pronto intervento dei coinquilini, di amici e della polizia. Il primo episodio è avvenuto la notte scorsa in via Tarqulnio Prisco 1, dove abita la famiglia di Raoul Ghiani. Gli agenti di polizia accorsi sul posto sono saliti al primo piano, dove, in un appartamentino di due locali intestato al signor Renzo Arientl, a'bita la signorina Mara Bizzozero, di 27 anni. La giovane, in seguito a una delusione amorosa, aveva tentato di uccidersi, trangugiando parte del contenuto di untubetto di barbiturici. Prima però di attuare la sua inconsulta decisione, la signorina, che lavora come « vendeuse » nella sartoria dei suol genitori, in via Montenapoleone 23, aveva telefonato ad un dvcdfsdJctiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiliiiiiiiiiiiiiiiiiilllliiiiiiiiiiii conoscente, 11 campione di volo ingegner Gianfranco Ucelli, di 45 anni abitante nella vicina via Cappuccio n. 7, informandolo. Il professionista aveva subito avvertito la polizia che inviava in via Tarquiriio Prisco una camionetta carico di agenti. Questi trovavano effettivamente la signorina Bizzozero in stato di semincoscienza dovuta ad avvelenamento. Con una lettiga della Croce Rossa essa veniva trasportata all'ospedale Maggiore dove, i medici, dopo averle praticato una energica lavatura gastrica, la giudicavano fuori pericolo. Il secondo tentativo di suicidio è stato fatto da un giovane architetto che ha cercato di uccidersi stanotte, aprendo i rubinetti del gas nella sua abitazione di via Solferino 24. Si tratta di Carlo Francesco Jachino, 26 anni, arredatore che vive solo a Milano in una cameretta-studio. Il padre, Riccardo, è avvocato, in via Trotti ad Alessandria; la famiglia iiiMiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiimiiiiiiiii Jachino è una vecchia nobile casata piemontese. Il giovane ò nipote dell'ammiraglio Angelo Jachino, l'ex comandante della flotta italiana nel Mediterraneo durante l'ultima guerra. L'architetto è rientrato In studio ieri sera alle 21,30. Stamane non si era presentato al lavoro e un collega, venuto a cercarlo, l'ha trovato esanime, nella camera invasa dal gas. La Croce Verde l'ha condotto al neurodeliri di Niguarda; era depresso da tempo, per dispiaceri amorosi. E' stato dichiarato fuori pericolo e sarà dimesso dall'ospedale fra qualche giorno. Anche un giovane in licenza premio dalla casa di rieducazione di Verhania ha tentato di togliersi la vita, mentre gli agenti stavano accompagnandopo in questura. Si tratta del diciannovenne Ruggero Mole, abitante in via General Govone 94 che dieci giorni fa era venuto a Milano per una licenza premio essendosi comportato bene durante un soggiorno di alcuni mesi nella casa di rieducazione. Allo scadere dei 10 giorni, però, Ruggero Mole non si era più fatto vivo e la direzione dell'Istituto di Verbania aveva avvisato la questura di Milano. Stamane alle 9 gli agenti del commissariato di zona si sono presentati in via Generai! Govone ed hanno ordinato al giovanotto di seguirli: questi non ha fatto alcuna resistenza ma ha chiesto di potersi cambiare d'abito. Appena solo, egli, però con una lametta da barba si tagliava le vene dei polsi ma fortunatamente 3enza gravi conseguenze: all'ospedale Maggiore, dove gli agenti lo hanno trasportato 1 medici lo hanno giudicato guaribile in pochi giorni.

Persone citate: Angelo Jachino, Francesco Jachino, Gianfranco Ucelli, Jachino, Raoul Ghiani, Renzo Arientl, Ruggero Mole

Luoghi citati: Alessandria, Milano