La salma arriverà oggi ad Ivrea

La salma arriverà oggi ad Ivrea La salma arriverà oggi ad Ivrea (Dal nostro inviato speciale) Ivrea, 29 febbraio. Privati del loro cittadino più eminente, Ivrea ed il Canavese manifestano anche negli aspetti meno esteriori il cordoglio per la morte dell'ing. Adriano Olivetti. La sua scomparsa è molto sentita, la costernazione è unanime. Per quasi trent'annl, da quando egli era sceso ricco di nuove idee nella vita pubblica iniziando proprio da Ivrea, questa terra si è identificata in lui ed ha accettato il suo geniale linguaggio: dalla moderna e coraggiosa trasformazione industriale (che ha portato la «Olivetti » fra i primi posti nel mondo), agli sforzi di rinnovamento rurale dei paesi depressi, alle audaci soluzioni urbanistiche, alle iniziative nel campo dell'assistenza e della cultura, agli esperimenti sociali e politici, le sue opere hanno lasciato qui una traccia profonda e benefica. Sul frontone della grande fabbrica di via Jervis, dalla stupenda facciata dì acciaio e di cristallo, è esposta la bandiera tricolore a mezz'asta; altre bandiere con nastri neri sono sui balconi degli edifici pubblici; dal palazzo del municipio pende il gonfalone a lutto Stamane alle 10,30 i novemila operai degli stabilimenti < Oli¬ vetti » di Ivrea e di Agliè hanno sospeso il lavoro per un minuto. Sono avvenuti commossi episodi: anziani lavoratori hanno portato mazzi di fiori nell'ufficio dello scomparso ed a Vico Canavese, presenti numerosi valligiani della Valchiusella, si è svolta una patetica cerimonia sulla tomba della madre dell'ing. Adriano Olivetti. A tarda sera, stanca ed affranto, è giunta da Aigle la signora Grazia Olivetti, vedova dell'ingegnere. Aveva vegliato per tutta la notte la salma, composta nell'ospedale del paese elvetico, fino al momento in cui il feretro è stato chiuso. Poi non ha più retto allo strazio ed insieme con l'on. Ferrarotti di « Comunità » ed alcuni familiari, è ripartita per Ivrea dove ha abbracciato la figlioletta Laura. Ad Aigle sono rimasti il figlio dott Roberto, l'ing. Dino Olivetti vice presidente della società ed un gruppo di collaboratori. Essi accompagneranno su un vagone speciale il corpo dell'ing. Adriano e sono attesi per domani alle 18,30. Dalla stazione alla fabbrica vi sarà un breve corteo, poi la salma sarà composta nel «Salone del duemila», all'interno dello stabilimento, e lo veglieranno a turno dirigenti ed operai. I funerali si svolgeranno mercoledì mattina alle 10,30, a cura del Comune, e sarà celebrata una messa in suffragio nella cattedrale. VI parteciperanno rappresentanti dell'organizzazione commerciale dell'azienda, che continuano ad arrivare dalle filiali sparse nel mondo, esponenti delle commissioni sindacali, dei consigli di gestione, autorità e personalità politiche. Durante le esequie resteranno chiusi nella mattinata gli stabilimenti di Ivrea e di Agliè, mentre in quelli di Torino, Massa e Pozzuoli il lavoro verrà sospeso per qualche minuto. Ai familiari del defunto, alla presidenza della società ed al sindaco di Ivrea giungono a centinaia telegrammi di condoglianze da parte di industriali (molti anche dagli Stati Uniti), di uomini politici e di esponenti della cultura Fra le molteplici iniziative promosse dall'ing. Adriano Olivetti accanto alla sua instancabile attività di dirigente d'industria, quella che forse amava di più e per la quale aveva speso energie ed entusiasmi era il movimento « Comunità », intimamente legato alla sua persona ed alle sue teorie. Che cosa riserba il futuro a « Comunità», ora che è mancato l'ispiratore appassionato e generoso? Attualmente il movimento conta 59 sedi nel Canavese e centri culturali ad Ivrea, Roma, Matera, Potenze? e Terraclna, con circa ottomila iscritti. Quarantatre comuni canavesani sono retti da amministrazioni comunitarie, in diversi stabilimenti della zona i membri delle commissioni interne aderiscono ai « gruppi di autonomia aziendale », emanazioni del movimento. Fra due settimane gli operai saranno chiamati a rinnovare le commissioni interne e nel mese di maggio sono previste le elezioni amministrative: nell'un caso e nell'altro saranno ancora presenti le liste di « Comunità »? I giovani dirigenti affermano che il movimento sarà presente in queste ed in più lontane occasioni. < Il desiderio dei comunitari — dichiara il dott. Strobbia, segretario delle Comunità del Canavese e collaboratore dell'ing. Olivetti — è di proseguire nella loro opera, anche se con la morte del nostro presidente non sarà cosa facile e priva di sacrifici personali. Olivstti ci ha trasmesso un bagaglio di idee nelle quali noi crediamo e che cercheremo di tradurre in atto. Ci saranno forse defezioni, passeremo attraverso una crisi, ma continueremo a batterci, cosi come Olivetti iti chiedeva. Egli ha lasciate une chiara in¬ dicazione anche fra coloro che dovranno succedergli nella guida dell'azienda, e non ritengo che nei confronti di " Comunità" vi sarà una brusca virata». Anche sotto il profilo politico, l'eredità dell'ing. Olivetti sarà continuata alla Camera e l'on. Ferrarotti ne seguirà la traccia. Il deputato comunitario è stato il primo a commemorare la figura dello scomparso: «In un mondo di miti ideologici — ha detto —, di opportunismi più o meno mascherati e di cieco egoismo, Adriano Olivetti credeva nel valore delle idee e nella forza spirituale della verità. Tutta la sua opera appare permeata da questo spirito. Egli non era solo un imprenditore dinamico, un acuto scrittore, un rea¬ lizzatore di rara efficacia. In lui l'amore per il vero si sposava all'amore per gli uomini: non un amore di stampo paternallstico, bensì in un impegno sociale di grande portata. Questo impegno è oggi il nostro. Per noi comunitari, è l'autentico retaggio che ci ha lasciato». GinQ Nebiolo La salma di Adriano Olivetti vegliata nella camera ardente ad Aigle, in Svizzera, dal fratello dello scomparso, ing. Dino (a sinistra) e dal figlio Roberto (Telefoto)