Anche Gianduia s'è annoiato

Anche Gianduia s'è annoiato Anche Gianduia s'è annoiato Oggi ultimo giorno di Carnevale - Quest'anno molti hanno imparato che ci si può divertire senza ricorrere al malcostume o alle sagre di gusto paesano - Mesto tramonto delle maschere Ultimo giorno di Carnevale. I torinesi salutano senza rimpianti la fine di un periodo ormai fuorimoda. 11 declino del Carnovale e cominciato negli anni scorsi. Il passaggio dalla chiassosa baldoria alla malinconia quaresimale era celebrato dai carri Si sfoggiavano le ingenue allegorie di cartapesta, dai merli di malfermi castelli partivano le ultime salve il: confetti a buon mercato. Qualche mamma e-iblva il bambino camuffato da pierrot 0 ila pellerossa, si vedevano ragazzine intirizzite nel chimono da geisha. Quest'anno sono spariti dalla circolazione non solo i carri, ma portino i berretti goliardici che costituivano un'altra pennellata, non sempre a morto, del Carnevale. Hanno resistito pochi «baschi» degli studenti medi, insieme al fischietto (che dovrebbe essere spiritoso solo perché imila quello dei vigili e strazia i timpani ai passanti). Se le scuole non facessero vacanza, gli ufilci pubblici non chiudessero I battenti al pomeriggio, le farmacie non osservassero il turno festivo, ben pochi torinesi si ricorderebbero che oggi è « martedì grasso». Questo Carnevale in sordina — ridotto al luna-park di piazza Vittorio, alla flora enologica e ai veglioni — ha insegnato a molti che ci si può divertire anche senza gli strepiti e le sagre di sapore paesano. Finalmente, in piazza Vittorio 0 in via Fo non si sono registrati gli episodi di malcostume dogli scorsi anni. In parte il merito spetta al servizio d'ordine, ma nel complesso anche i giovani sembrano aver compreso che non c'è gusto a comportarsi da screanzati con le ragazze o con ì passanti. Gianduia s'è visto poco, in giro. Sbrigate le visite di prammatica alle autorità e allo opere assistenziali, ha preferito trascorrere le feste in provincia. Non giureremmo che Gianduia e Giacometta si siano divertiti: anch'essi sono ormai relegati nei ricordi, 11 loro mondo è tramontato con le vetture a cavalli, le signore in falpalà e I dignitosi gont"'iomini, dai rigidi balli attorcigliati. Ieri le due maschero — con l'immancabile corteggio di giacoinette ed esponenti della « Famija turineisa * — si sono recate a Callianetto, per la tradizionale visita al « ciabot » in cui Gianduia ebbe i natali. Nell'occasione, è stato inaugurato in paese il monumento ai Caduti. A Castcll'Alfero il dott. Bergera, alias Gianduia, è stato proclamato « cittadino onorario ». In altri centri dell'Astigiano ha dovuto sacrificarsi in brindisi e discorsi. Questa sera a mezzanotte Gianduia rientrerà nell'ombra, dopo un'ultima visita alla « fiera dei vini ». E' molto probabile che il Carnevale 1060 segni anche la definitiva rinuncia del dott. Luigi Bergera ad impersonare la maschera piemontese. Nulla di strano: anche Gianduia finisce por annoiarsi, a Carnevale.

Persone citate: Bergera, Carnovale, Luigi Bergera