L' Alessandria sfortunata sul campo del Milan: 1-3

L' Alessandria sfortunata sul campo del Milan: 1-3 Il vento e la giornata freddissima hanno tenuto lontano gli spettatori L' Alessandria sfortunata sul campo del Milan: 1-3 Filini costretto od abbandonate la gaia per una distorsione al ginocchio - Un'autorete di Pedroni spiana la via al successo dei rossoneri - Coraggiose uscite di Stefani Dal nostro corrispondente Milano, lunedi mattina. I pochi spettatori che si erano avventurati Ano a S. Siro sfidando il vento e la giornata freddissima avrebbero meritato un premio speciale. Invece la sofferenza è stata mal ripagata perché il gioco raramente ha saputo sollevarsi dalla mediocrità e nel complesso è stato più ricco di difetti che di pregi, anche a causa delle circostanze sfavorevoli. Ha incominciato l'Alessandria a restare presto con soli dieci uomini: non era trascorso un quarto d'ora dal fischio d'inizio che Filini, tradito forse dallo slancio, accusava la sospetta distorsione al ginocchio sinistro e doveva restare ai margini del campo per sette minuti. Rientrato zoppicante quando i rossoneri erano riusciti a passare in vantaggio, l'infortunato «ercava invano di rendersi utile ed al primo sforzo, dopo che Galli aveva raddoppiato, era costretto ad abbandonare per sempre la lotta. L'orientamento tattico dei grigi (Girardo dedicato al controllo di Altaflni, l'interno destro Migliavacca in funzioni di mediano e Pedroni battitore libero) che in condizioni normali d'inquadratura si era prospettato efficace, si trovava così improvvisamente davanti a problemi nuovi, perché l'attacco, ridotto a tre unità, stenta va non soltanto a farsi luce, ma anche a palleggiare, mentre dall'altra parte Maldini, rimasto senza avversario diretto, poteva avanzare indisturbato spesso fino a centrare come se fosse un'ala. A complicare le cose, sopraggiungeva il primo goal come una vera beffa, in quanto il tiro basso di Occhetta, effettuato da venticinque metri, sarebbe stato facile preda di Stefani, se il pallone non avesse battuto prima contro un piede di Pedroni cambiando di colpo direzione e spiazzando irreparabilmente l'attonito portiere. La deviazione è stata così netta ed improvvisa, da far sospettare perfino che fosse stato Galli a dare il tocco utile: invece la paternità del punto andava proprio a Pedroni con qualche formale stretta di mano a Galli, che aveva disturbato l'avversario. Al 16", l'Alessandria si è trovata quindi con un autogoal sul groppone (senza demeriti specifici) e con un giocatore in meno (Filini era uscito due minuti prima): due infortuni quasi consecutivi. La fugace riapparizione dell'ala destra (fortemente azzoppata) non evitava la realtà del secondo goal, segnato questa volta da Galli, ma preparato da Schiaffino, che forse smanioso di volersi far perdonare i troppi errori commessi in precedenza, s'incuneava nella difesa avversaria ed all'ultimo passava lateralmente all'interno destro, che al volo insaccava. Autoritaria l'azione di Schiaffino, ma soprattutto azzeccato il tiro di Galli, entrato a mezz'altezza senza possibilità d'intervento per il portiere. Due minuti dopo Filini veni va trasportato negli spogliatoi ma, sebbene inferiore numericamente e con due reti al passivo, i grigi continuavano a lottare con strenua volontà, impegnando anche Ghezzi, che al 39' doveva alzare in angolo, |con un'autentica prodezza, una staffilata di Tacchi. Due minuti prima del riposo, Giacomazzi accusava un colpo alla caviglia sinistra infertogli da Altarini: ma l'arbitro lasciava proseguire il giuoco, che nel secondo tempo tendeva a peggiorare. L'occasione di dimezzare lo scarto si presentava ancora a Tacchi al 16', in una discesa in contropiede, ma il forte tiro finiva a lato. Subito dopo, Salvadore riusciva a dare l'avvio ad Altarini, che, superato ogni avversario, bat¬ teva anche Stefani con un tiro basso a fll di palo. Tre a zero e partita praticamente chiusa. In seguito qualche valido intervento di Stefani, tra cui due uscite ardimentose tra i piedi di Altaflni, ed un salvataggio di Pedroni con il portiere ormai fuori causa, animavano il giuoco, ma senza risultati concreti. Dopo un salvataggio in angolo di Stefani (colpo di testa di Galli) ed un'altra uscita dell'ottimo portiere Ales- sandrino per sventare un'incursione di Altaflni, i grigi segnavano il goal della bandiera. Migliavacca, che in precedenza aveva sfiorato la traversa con un forte tiro, riusciva a lanciare Regene, che a sua volta passava a Rivera, il quale in pochi passi rendeva inutile il balzo in avanti di Ghezzi. Tre a uno. ossia il rovescio esatto del punteggio di andata (però con l'Alessandria costretta' a giocare per un'ora e un quarto con soli dieci uomini e nel finale con Stefani zoppicante, a causa del riacutizzarsi di un vecchio stiramento muscolare). Leo Cattini

Luoghi citati: Altarini, Milano