Dagli "studi" milanesi una Roma di cartapesta

Dagli "studi" milanesi una Roma di cartapesta Dagli "studi" milanesi una Roma di cartapesta La tv ha avuto l'infelice idea di allestire nella città lombarda la serata di gala dedicata alla capitale Gli inserti filmati non hanno salvato la trasmissione Una trasmissione dedicata a Roma e messa in onda dagli studi di Milano: infiniti sono i misteri della radiotelevisione. Non ci sarebbe importato un bel nulla sapere di dove è partito lo spettacolo di ieri, l'avessero pure fatto a Canicattì, se questo spettacolo avesse avuto le carte in regola per presentarsi ad un pubblico, non dico esigente, ma appena animato dal desiderio di divertirsi. Così non è stato: l'ultima puntata di <Serata di gala»' è apparsa la peggiore di quante abbiamo visto sinora e Roma, nel complesso, ci ha fatto una ben magra figura, E' evidente che i romani, almeno quelli più celebri, quelli che possono servire ad una trasmissione televisiva, non abitano a Milano o, almeno, è più facile trovarli a Roma, visto che è la loro città. Se non sbagliamo la tv possiede ampi, modernissimi studi nella oramai celebre via Teulada; a piazzale Clodia si sono costruite attrezzature capaci di sostenere non uno ma dieci di questi programmi: era quella di ieri la serata più adatta per lasciarli in riposo? Pensiamo che la bionda Nicoletta Orsomando sia stata messa d'urgenza su un aereo e spedita a Milano, e così altri più o meno importanti colleghi, affinché tutti insieme cercassero, all'ombra della Madonnina, di ricreare alla svelta l'atmosfera di Roma. Quattro fotografie vecchie e nuove, qualche scorcio di Villa Borghese, scenari di cartapesta: ecco quanto i solerti funzionari ci hanno offerto per commemorare, aiutati ria un po' di retorica, la < città eterna ». Quasi nulla era vero, autentico in questo spettacolo. Poiché, appunto, i romani abitano a Roma, è stato necessario mostrarceli con l'aiuto dei film: in pellicola, e non vivo, abbiamo visto Rascel (ed un Rascel quasi d'archivio, quand'era molto più magro, molto meno celebre e lanciava una canzone sconosciuta < Arrivederci Roma*); in film abbiamo sentito parlare di Roma tre attori stranieri che lavorano a Cinecittà in questo momento e sono Mylène Demongeot, Purdom e Van Beflin; in film infine è comparso anche il faccione di Mario Riva che volonteroso si presta a tutto: anche a recitare, con evidente trepidazione, sonetti di Trtlussa. L'apparizione in carne ed ossa di Lello Bersami e Marisa Merlimi è stata poco felice e eccessivamente rumorosa), ed anche Checco Durante con la sua poesiola sul «Ponte Mollo» non ha riaizaito le sorti del povero spettacolo. Le Nava, la cui verve e simpatia è sicura, hanno cantato due canzoncine precedentemente registrate. Solo BuazzelH per la sua mole immensa e le sue qualità di attore ha tenuto vivo per qualche minuto l'interesse degli spettatori. Dimenticavamo Claudio Villa: sì, lui era presente sul palcoscenirco. Ma si poteva chiedere alla sua tenerissima ugola di sostenere tutto il peso di una infelice e boriosa trasmissione? Pare che il prossimo n ■mero di « Serata di gala > sarà dedicato a Napoli. Verrà certo trasmesso dagli studi di Firenze. La tradizione secondo cui domenica è il peggiore giorno della settimana alla tv, non è stata interrotta neppur ieri. Tutti spettacoli fiacchi, riempitivi per far passare le ore. Gli unici contenti saranno stati quei bambinetti che, vincitori di un facile gioco durante « Giorno di festa », si sono portati via monta;., e di giocattoli. La tv è una buona mamma; pensa prima di tutto ai piccoli. E poi si dimentica dei grandi, jn. n. i j j m 11i1111 ; 11 ■ 11f11;11r111111111j11 m ! 11111111111111■111r: