Guidano da oltre 35 anni senza incidenti né multe

Guidano da oltre 35 anni senza incidenti né multe Piantevi dell9automobilismo nel Vercellese Guidano da oltre 35 anni senza incidenti né multe Sono sessantadue e sono stati premiati ieri - Il decano ha la patente dal 1909 e fa ancora l'auto* noleggiatore - Il galateo degli automobilisti Nostro servizio particolare . Vercelli, lunedi mattina. (n.) Sessantadue automobilisti, che guidano da oltre trentecinque anni senza avere mal avuto Incidenti né multe, sono stati premiati Ieri, presso la sede dell'Autor^obile Club. Gli anziani .passionati del volante sono stati scoperti con un referendum fatto fra tutti coloro che in provincia di Vercelli risultavano muniti di patente. Gli interessati hanno poi dovuto riempire un questionario nel quale si chiedevano notizie dettagliate sulla guida e sulle eventuali avventure o disavventure automobilistiche. Coloro che sono stati ritenuti in possesso di tutti 1 requisiti — novelli cavalieri senza macchia e senza paura — sono stati convocati per la cerimonia di Ieri: a ognuno del sessantadue è stato consegna to un distintivo d'oro. A ricevere i pionieri dell'automobilismo, c'erano tutte le iiiiiiautorità cittadine, in testa 11 sindaco, aw. Franchino, e gli esponenti dell'Automobile Club. L'avv. Canestrini ha pronunciato un discorso rievocando le strade polverose e accidentate di quaranta e cinquanta anni fa, quando al volante delle Fiat, delle Ceirano, delle Diatto, delle Ansaldo e delle Lancia pochi animosi si gettavano alle incredibili velocità di alcune decine di chilometri orari. Allora gli incidenti accadevano per guasti meccanici. Oggi le disgrazie stradali hanno ben altre cause: le dissennate velocità, superiori ai cento chilometri, dove si potrebbe a mala pena toccare 1 cinquanta, e le strade Insufficienti a contenere 11 traffico che aumenta di giorno in giorno. «Voi dovete infondere nel giovani — ha esclamato l'oratore rivolto agli anziani del volante — 11 rispetto per le norme della circolazione». Il galateo degli automobilisti, osservato con scrupolo dal sessantadue premiati per oltre trentaclnque anni, gioverà a spargere meno sangue sulle nostre strade. L'educazione stradale, 1 doveri e 1 pericoli del traffico, ha concluso l'aw. Canestrini, devono formare materia di insegnamento tanto nelle elementari che nelle medie. Il decano di coloro che hanno ricevuto Ieri 11 distintivo d'oro è Luigi Scovolo, un noleggiatore e autotrasportatore di Vercelli che ha la patente dal 1909. Ricorda, con una punta di rimpianto, un suo antico taxi, una Fiat 520, con cui ha trasportato non ricorda quanti passeggeri. Da Gattinara era venuto l'industriale Già' cinto Ajmone, che ricevette la patente nel 1910 dalla prefettura di Torino: egli subì poco tempo fa un infortunio sull'auto per evitare danni a due folli imprudenti incontrati sulla strada. Di Gattinara è anche Vittorio Del Signore che ricevette la patente nell'aprile del 1916. Cominciò a guidare una Bianchi e poi fino al 1918 condusse macchine e autocarri militari presso il fronte. Fra i distintivi d'oro, figura anche Francis Lombardi, proprietario di una piccola indù strìa a Vercelli, noto aviatore che abbatté undici aerei austriaci nella prima grande guerra e che partecipò alla trasvolata Italia-Brasile e al raid Roma-Tokio. L'avv. Canestrini, distribuendo i premi, ha fatto un incontro forse inatteso. Stringendo la mano al pioniere del volante Modesto Valle, ha riconosciuto in lui un antico a-versario nelle partite di calcio: Canestrini era del «Novara » e Valle del « Pro Vercelli». Fra i premiati, numerosi sono i vercellesi: Amedeo Agù, Emilio Baruscotto, Giorgio Bona, Giulio Bona, Guido Bona, Giovanni Coppo, Mario Capriolo, Severino Feo, Rocco Girardino, Anselmo Guidetti, Francesco Locateli!, Remo Maiolo, Francesco Marinone, Carlo Min ghetti, Pietro Monti, Alfredo Perucca, Giulio Bredo, Pietro Pezzana, Paolo Porta, Ernesto Rivera, Guido Roy, Francesco Salute, Agostino Valle e Giovanni Vi asso. I < distintivi d'oro » della pnDetCBrFnndcBsrFFFBCCScvS provincia sono: Gentile Abeni, Franco Arborio, Vittorio Delsignore, Emanuele Fizzottl ed Ermete Franchino di Gattinara; Alberto Oreste, Mario Cerrina e Alberto Scolari di Borgosesla; Ario Aragno e Pierino Sanclo di Livorno F.; Francesco Tamburelli, Domenico Tavano e Francesco Morniroli di Trino: Olinto Barone di Quarono; Giuseppe Barocchetti di Serravalle, Pietro Bodo di Asigliano, Carlo Sosio di Olcenengo, Carlo Ferraris di Serravalle, Giuseppe Ferraris di Prarolo, Giovanni Ferrerò di Llgnana, Antonio Fontana ed Ezio Gabuttl di Borgo d'Ale; Emilio Mazzia di Crevacuore, Pietro Peluffo di Crescentino, Nino Perazzo di S. Germano, Giuseppe Raccheto di Varallo, Roberto Savio di Costanzana e Giovanni Scarlatta di Vigliano. t-O*