Processato per direttissima il ricettatore dei gioielli

Processato per direttissima il ricettatore dei gioielli Processato per direttissima il ricettatore dei gioielli Francesco Varalda, il presunto ricettatore delle c bande del buco » specializzate in oreficerie, arrestato martedì dalla Mobile è stato processato per direttissima in Pretura e condannato a nove mesi. La sentenza si riferisce soltanto al più lieve dei due reati contestatigli, cioè la detenzione di ferri ed arnesi etti allo scasso, da parto di persona già pregiudicata per delitti contro il patrimonio. Il Varalda, che ha 62 anni, disponeva nella sua casa di via Giosuè Borsi 113, di un vero e proprio laboratorio clandestino da orefice. Non gli mancavano gli acidi per saggiare i preziosi e accertare se erano veramente d'oro. Fino alla recente scoperta, il Valalda sembrava quasi insospettabile: aveva parecchi precedenti penali (furti, ed anche una rapina) ma dal 1943 non aveva più riportato alcuna condanna e diceva di essersi rimesso sulla via dell'onestà. Nella perquisizione sono stati trovati In casa sua un trapano, quattro punte di diamante, pinze, sei crogiuoli ed acidi. Il Pretore dott. Carcasio, sentito il difensore avvocato Rappelli, lo ha condannato a 9 mesi di arresto, più due anni di libertà vigilata dopo l'espiazione della pena.

Persone citate: Francesco Varalda, Rappelli, Varalda