Alla Camera la riduzione del prezzo dello zueehero

Alla Camera la riduzione del prezzo dello zueehero in discussione proposte di ogni partito politico Alla Camera la riduzione del prezzo dello zueehero Chiesti ribassi da 50 a 75 lire il chilogrammo - L'attuale consumo del prodotto in Italia è il più basso d'Europa - In certe province meridionali è così esiguo da far pensare che venga usato più come medicinale che come alimento (Nostro servizio particolare) 'dRoma, 18 febbraio Il prezzo deljo zucchero al consumatore può essere ridotto? DI questo problema si è occupata per tutta la seduta odierna la Camera dei deputati: sull'argomento erano state a suo tempo presentate ben tre mozioni: di Cattani (pai), di Colombi (pei) e di Truzzi (de); otto interpellanze di ogni parte politica e sei interrogazioni. Tutte chiedono come prima cosa la riduzione del prezzo di vendita dello zucchero ritenuto non solo possibile, ma necessaria; poi, Interventi da parte del governo per assicurare la espansione della bieticoltura il cui contingentamento, insieme all'altro prezzo del prodotto, costringerebbe In Italia il consumo dello zucchero al più basso livello europeo, infine, da parte comunista si insiste per un controllo sul monopolio dell'Industria saccarifera. Illustrando la propria mozione, l'on. Cattani ha chiesto un intervento del governo per la riduzione ■ del prezzo dello zucchero nella misura del 20 per cento, portandolo cosi intorno alle duecento lire: la riduzione dovrà incidere principalmente sul carichi fiscali e sul costo di trasformazione della bietola; Inoltre ha Chiesto la rettificazione delle superflcl coltivate a barbabietola sulla base del recente decreto ministeriale. Il consumo dello zucchero in Italia (18 kg. € prò capite » annui) è il Diù basso d'Europa secondo dati raccolti dall'onorevole Cattani, mentre il prezzo interno sarebbe quasi tre volte quello internazionale. Il governo può ristabilire l'equilibrio riducendo di venti lire la imposta di fabbricazione che dà un gettito di 80 miliardi annui: riducendo però il prezzo, e soprattutto svolgendo una fattiva propaganda, si dovrebbe aumentare il consumo in modo che l'Erario non dovrebbe averne nocumento. Soprattutto fra Nord e Sud vi sono tali sperequazioni nel consumo — ha detto Cattani — che in alcune Provincie meridionali lo zucchero si consuma in così scarsi quantitativi da far pen sare che sia usato più come medicinale che come alimento. Il comunista Montanari ha chiesto una riduzione del prezzo dello zucchero: 75 lire al chilo da ottenersi riducendo di 25 lire il costo di trasformazione e di 50 lire l'imposta di fabbricazione; e ricorda che il prezzo medio dello zucchero nell'area dei paesi del Mec si aggira intorno alle 170 lire il kg. Accanto al permanere del monopolio saccarifero (che ormai conta 56 anni) sussiste la vecchia imposta di fabbricazione sullo zucchero che aumenta di ben cento lire il chilo un prodotto di larghissimo consumo popolare. Al fine di rimuovere l'attuale situazione i comunisti chiederanno la nazionalizzazione del settore saccarifero, nei cui confronti, stante il carattere di monopolio dei produttori zuccherieri, l'art 43 della Costituzione dev'essere senz'altro applicato. Secondo il democristiano Menghi, piuttosto che ridurre la superficie coltivabile a ble tole (nell'annata in corso In 230 mila ettari) difficilmente controllabile, sarebbe opportuno a suo avviso fissare del massimi di produzione. La produzione prevista quest'anno si aggira sui 72 milioni di quintali, cifra assai inferiore a quella record del '59 e molto vicina a quelle del '58 e delle altre annate normali. Certo — ha proseguito Menghi — sarebbe desiderabile poter aumentare sempre la produzione, ma bisogna tener con to che vi è un'eccedenza di zucchero sui bisogni interni che ha portato alla formazione di scorte per oltre tre milioni e mezzo di quintali; le prospettive per l'esportazione aono nulle, stante il forte divario fra il prezzo interno e quello internazionale, che procurerebbe una perdita di oltre 6 miliardi per ogni milione di quintali. Facendosi eco delle richieste dei produttori agricoli, l'oratore ritiene che effettivamente il prezzo dello zucchero possa effettivamente esser ridotto intorno alle 20 lire il chilo, ma chiede che non venga affatto toccato il prezzo delle barbabietole. La riduzione del prezzo dello zucchero, a suo dire, potrebbe avvenire attraverso una riduzione delle imposte e una attiva propaganda per l'aumento dei consumi. La discussione sullo zucchero continuerà domani; debbono ancora parlare sette oratori sulle interpellanze e diciannove sono iscritti a parlare sulle mozioni. silocapririgspsi1,dcuindDdè dnsidgseIpsabzspctugl'tonsfedpmcMtzULnlflscSdt

Persone citate: Cattani, Colombi, Menghi, Truzzi

Luoghi citati: Europa, Italia