L'assassino di marito e moglie dice di essere stato provocato

L'assassino di marito e moglie dice di essere stato provocato L'assassino di marito e moglie dice di essere stato provocato Nessuno però crede a questa versione -1 due figli delle vittime di Canelli hanno appreso solo ieri la verità - il pregiudicato aveva già ucciso un giovane per furto: tuttavia poteva fare l'armaiolo (Nostro servizio particolare) Canelli, 17 febbraio. A Carlo e Paolo Chiriotti, rispettivamente di dodici e sette anni, figli delle vittime del duplice delitto di Canelli, è stata quest'oggi rivelata la tragedia che li ha resi orfani. Paolo in un primo tempo ha dato la impressione di non capire; poi improvvisamente è scoppiato in singhiozzi strazianti. Per il momento i bimbi sono stati accolti nella casa di uno zio paterno. Nelle prime ore di stamane da Valenza è giunta la inani ma della sposa trentacinquenne Valentina Chiriotti. Alla povera donna era stato detto che la figlia e il genero Virginio di 45 anni, erano rimasti gravemente feriti in un incidente stradale e con quest'informe zione la donna si era presentata al portiere dell'ospedale Questi, all'oscuro di ogni cosa, ha precisato che nelle ultime lore nessuno era stato ricovera to per incidente stradale c Gli unici che abbiamo ricoverato (e sono già morti) — aveva soggiunto il portiere — sono marito e moglie, vittime di un delitto >. La donna aveva così brutalmente appreso la verità Al carcere, invece, in una cel la isolata, Tommaso Cordara, il oessantottenne omicida, ha dormito placidamente, per nul la scosso dal grave fatto di sangue da lui provocato Nul la di strano se si pensa ohe quarant'anni fa Tommaso Cor darà si macchiò di un crimine altrettanto efferato. L'uomo, infatti, con altri membri di una banda di ladri, aveva ucciso un giovane garzone di campagna che li aveva scoperti a compiere un furto: il cadavere del ragazzo era poi stato occultato in un fienile a cui venne appiccato il fuoco. Scoperto, l'omicida fu condannato nel 1920 dalla Corte d'Assise di Alessandria a 19 anni e 10 mesi di reclusione per omicidio a scopo di furto. Otto anni dopo, il giorno di Natale del 1928 riacquistava però la libertà grazie ad un condono. Ora Tommaso Cordara poteva liberamente esercitare il mestiere di armaiolo e tenere nel suo alloggio un fucile da caccia calibro 12, regolarmen te denunciato. K' vero - come precisa la questura di Asti — che per fare l'armaiolo non è necessaria una licenza speciale, ma è anche vero che chi esercita tale attività deve darne comunicazione all'autorità di P S E' indubbio che si fos se a conoscenza dell'attivitàdel Cordara e sarebbe statopertanto facile impedirgli, acausa de; suoi precedenti (an-che se nel 1956 egli aveva riottenuto i diritti civili e politici) di riparare armi, mestiere questo che lo poneva in condizione di aver sempre a portata d: mano strumenti di morte. In giornata l'omicida è stato trasferito ad Asl. ed associato al carcere di quella città, a di spos'z'one dell'Autorità giudi z'aria Nel pomeriggio, presso la camera mortuaria dell'ospedale Civile, il perito settore dott Griva, di Torino, ha eseguito, alla presenza del pretore di Canelli, dott Ferrerò, l'esame ne- croscopico sui corpi delle due vittime. Si trattava di stabilire che la morte era stata provocata dai colpi d'arma da fuoco — e questo ra un dato scontato - e quale il percorso dei proiettili nel corpo delle due vittime. Questo secondo particolare sarà utile per stabilire con più esattezza il meccanismo del delitto e la posizione da cui l'omicida ha sparato: dati che potranno dire se si tratta di delitto premeditato (come sostengono i vicini) o se l'assassino ha sparato, provocato dai Chiriotti (come invece il pregiudicato cerca di far credere senza troppo successo). Domani, terminate le formalità di legge, si svolgeranno i solenni funerali delle due vittime. m.

Persone citate: Chiriotti, Cordara, Griva, Paolo Chiriotti, Tommaso Cordara, Valentina Chiriotti

Luoghi citati: Alessandria, Asl, Canelli, Torino, Valenza