Chessman entrerà domani «sella camera a gas? Il suo ultimo ricorso è stato respinto dal giudici

Chessman entrerà domani «sella camera a gas? Il suo ultimo ricorso è stato respinto dal giudici Dopo quasi dodici anni dalla prima sentenza di morte Chessman entrerà domani «sella camera a gas? Il suo ultimo ricorso è stato respinto dal giudici Gli resta una sola speranza: che il governatore della California conceda la grazia commutando la pena capitale nell'ergastolo - Il "banditoscrittore,, si ò rivolto alla "coscienza,, del supremo magistrato e continua a proclamarsi innocente: "Lo ripeterò all'inferno, se quel posto esiste,, (Nostro servizio particolare) S. Quintino, 17 febbraio. Domani (se non gli verrà concessa la grazia « iti extremis >) sarà l'ultimo giorno di vita di Caryl Chessman, il bandito-scrittore conosciuto ormai nel mondo intero; il « miracolo dell'ultim'ora » non si è avverato. La Corte Suprema degli Stati Uniti ha respinto la sua quindicesima (e definitiva) petizione con otto voti su nove, ed un astenuto. E' la fine. Dopodomani venerdì 19 feb¬ braio, alle ore dieci del mattino, Chessman lascerà la cella numero S455, dove ha trascorso tanti anni di angoscia, e sarà condotto con il consueto cerimoniale, tanto solenne quanto terrificante, fino alla camera della morte, con gli altri prigionieri che guarderanno dagli spioncini, in un allucinante silenzio come abbiamo visto in troppi film. E' la fine per Caryl Chessman. Dodici anni di lotta accanita, combattuta con la tenacia di un titano e la perizia , e a i n a e l'abilità del •più consumato principe del Foro, non gli sono serviti che a rinviare quello che doveva inevitabilmente essere Ili suo destino; la morte per asfissia in una cella di vetro, legato mani e piedi su una sedia metallica. George Davis, ultimo dei suoi legali, spera ancora di muovere a pietà il cuore del governatore Edmund Brouin della California, il quale ha tuttavia già una volta rifiutato la grazia al detenuto chessman, da lui definito < arrogante e truculento violatore della legge e della società*. E' un fatto che l'estrema petizione, presentata ieri alla Corte Suprema degli Stati Uniti a Washington dall'avvocatessa Rosalie Asher, altra legale di Chessman, ha dato esito negativo. Il procuratore generale Felix Frankfurter, cui era diretta la .petizione, ha preferito riunire la Suprema Corte in seduta collegiale, onde evitare contestazioni. Dei nove giudici presenti, otto si sono espressi in favore della pena capitale per Chessman, mentre un altro, l'ex-governatore de'la California Earl Warren, si è volutamente astenuto in quanto Chessman fu giudicato la prima volta nello Stato della California quando egli era governatore. Nella petizione i legali del condannato sostenevano che il primo processo, quello celebrato nel 1948, era viziato d'incostituzionalità e che i verbali del processo erano addirittura falsi. Con la decisione odierna, il supremo organo giudiziario degli Stati Uniti ha dichiarato legale e valido a tutti gli effetti quel processo, il quale era staio per la verità ricelebrato già nel 1957 e trovato perfettamente aderente alla procedura Migliaia di messaggi di implorazione, di protesta, di preghiera continuano a giungere all'ufficio del governatore, il quale è ormai solo e supremo giudice. « Durante la sua tragica odissea, che dura ormai quasi da dodici anni, tutti trascorsi nel n mmiiimmiimmmmmmimmiiuimi braccio della morte, Chessman 6 riuscito a fare molte cose tranne quella più importante: evitare la camera a gas. Ha scritto quattro libri, uno dei quali è stato ridotto per lo schermo, mentre un altro e ancora chiuso nella cassaforte del penitenziario; ha contratto l'ulcera; si è fidanzato; ha rivolto quindici petizioni alla Suprema Corte degli Stati Uniti; ha sfiancato un'intera serie di legali; ha avuto grane con il fisco per le ingenti somme percepite quali diritti d'autore dei tre libri e del film, ed ha infine messo in subbuglio per anni la coscienza di mezza umanità. Ma ora gli espedienti- legali non servono più. Chessman ha dovuto bere l'amaro calice — conte egli stesso ha detto — di chiedere la grazia, che forse non verrà concessa, al governatore. L'ha fatto con un telegramma in cui dice: « Vi chiedo di fare qualunque cosa la vostra coscienza vi suggerisca. La mia coscienza mi dice ancora che devo affermare il fatto che non sono il " bandito dal fanalino rosso ", anche se il prezzo di questa affermazione sarà la morte ». Dopo aver pronunciato dinanzi ai giornalisti le parole del telegramma, Caryl Chessman si è fatto dare un foglio di carta da un cronista, sul quale ne ha scritto il testo. Quindi ha consegnato il messaggio al secondino Walter Achff, chiedendogli di spedirlo al governatore. Era pallidissimo Ha ancora aggiunto: « Non si tratta di una richiesta di clemenza, ma di una questione di coscienza per il governatore. Sono innocente. Lo dico ancora, e lo ripeterò all'inferno, se necessario e se quel posto esiste. Sono pronto a morire Non voglio che mi si consideri un codardo e che miri a conservare la pelle in- t...itatta, per il solo desiderio di 2vivere ». | Il legale del condannato, George T. Davis, ha in pari tempo inoltrato al governatore della California, Edmund Brown, la domanda di grazia nel modo prescritto dalla procedura. L'avvocato si è limitato a comunicare ai giornalisti, a tale proposito, di avere cunegnato al governatore una lettera in cui si chiede la grazia per Caryl Chessman « a dNLstdRtLsuo nome e col suo consenso » |Intanto l'avvocatessa Rosa- ,He Asher ha ripreso l'aereo pei San Quintino, dopo aver atteso con angoscia a Washington l'esito dell'esame della sua ultima petizione. Nel penitenziazio ella conta di raccogliere le ultime disposizioni e volontà del condannato. Caryl Chessman ha 39 anni. Nato in una famiglia estremamente religiosa, a tre o quattro anni mostrava già i segni di una intelligenza molto pronta, tanto da essere chiamato <il piccolo professore». Ma per due volte una malattia polmonare lo portava alla soglia della morte. Era destinato a diventare un musicista, ma una meningite danneggiò il suo orecchio e gli tolse la possibilità di seguire la sua vocazione. Successivamente un incidente automobilistico rese invalida per tutta la vita la madre che amava teneramente. Anche le condizioni economiche dei Chessman divennero difficili e il padre tentò di uccidersi trascinando con sé nella morte la moglie e il bambino,- fu Caryl che chiuse in tempo il rubinetto del gas Tutti questi fatti accumularono in lui un forte risentimento contro la società e lo spinsero a 15 anni a commettere i primi furti Due periodi di permanenza in un istituto per minorenni traviati rafforzarono la sua vocazione criminale. A 18 anni il primo scambio di rivoltellate con la polizia. Da allora tutto un seguito di violenze e di rapine, interrotte da due soggiorni nel penitenziario di San Quintino 11 25 giugno 1948, dopo essere stato catturato ferito in uno scontro con la polizia, fu con dannato a *norire nella camen ra a gas sotto l'accusa di vio lenza carnale. Il giudice lo definì un « genio criminale », pericoloso alla società e a se stesso. Nel frattempo la madre è morta di cancro, seguita poco dopo nella tomba dal padre. Chessman si è sempre di chiarata innocente dei delitti per i quali è stato condannato, rapimento e violenza su una fanciulla finita in manicomio per il fatto. a. p. Caryl Chessman mentre è intervistato in carcere (Teli nmimmimi mimmmmimm miimimmimiimimimmmtiimmmmmmmmi