Il carnefice delle Ardeatine non ha diritto all'amnistia

Il carnefice delle Ardeatine non ha diritto all'amnistia HA FATTO TRUCIDARE 335 PERSONE Il carnefice delle Ardeatine non ha diritto all'amnistia Herbert Kappler, ufficiale delle SS, sconterà l'ergastolo Roma, 16 febbraio. Il Tribunale, presieduto dal dott. Parlato, ha respinto oggi la richiesta di applicazione dell'amnistia presentata da Herbert Kappler, il carnefice delle Fosse Ardeatine che fece trucidare per rappresaglia oltre trecento persone. L'ex-tenente colonnello delle SS tedesche, era stato condannato dal Tribunale militare territoriale di Roma alla pena dell'ergastolo. La sentenza è del 20 luglio 1948. Il nazista era stato riconosciuto colpevole dei reati contemplati agli articoli 13 e 185 del codice penale militare di guerra, e di omicidio continuato commesso dai tedeschi in danno di cittadini italiani (strage dì 335 ostaggi avvenuta il 24 marzo 1944 in località Cave Ardeatine). Benché non si conosca ancora la motivazione del provvedimento, si presume che tale decisione negativa sia stata basata sulla considerazione che il decreto di amnistia — come del resto altri precedenti decreti del genere — ha considerato separatamente le due categorie dei delitti politici e dei delitti militari: a questi ultimi non possono ritenersi estesi i benefici concessi in relazione ai primi. Pertanto, il carnefice resta detenuto nel carcere militare di Gaeta per scontarvi la pena inflittagli dal Tribunale militare di Roma.

Persone citate: Herbert Kappler

Luoghi citati: Cave, Gaeta, Roma