Armati con pistola maschere e bavagli volevano rapinare le coppie in collina

Armati con pistola maschere e bavagli volevano rapinare le coppie in collina La sorpresa detta polizia negli alloggi di due amici Armati con pistola maschere e bavagli volevano rapinare le coppie in collina Uno dei giovani catturato per un ricatto di quindici milioni: condannato ieri a un anno dal Tribunale - Il complice era stato sentito come teste al processo: il fermo in serata Il giovane, arrestato lunedi perché tentò di ricattare un industriale per 15 milioni, 6 stato ieri condannato per direttissima in Tribunale. Al processa si è scoperto che l'estorsione, nei suoi piani, doveva essere soltanto un primo passo e fornire il « capitale iniziale » per organizzare tutta una serie di rapine. In serata un suo amico, che aveva testimoniato in udienza, è stato fermato. Il ricattatore, Francesco Savio, di 28 anni, dimorante a Saviano in provincia di Napoli e da poco immigrato a Torino dove abitava in piazza Madonna degli Angeli 8, è pienamente confesse. Conosciuta per caso, attraverso amici, la cameriera di un dirigente industriale, il dott. Lorenzo Battistella, abitante in corso Re Umberto 29, aveva creduto di capire dai discorsi della ragazza, che questi fosse motto ricco. Deciso il « colpo », spedì una lettera minatoria, ingiungendo al Battistella di tener pronti 15 milioni e di non fiatare. « Se no saltate al momento giusto con la vostra macchina - La Banda concludeva il messaggio, scritto con calligrafia grossolanamente alterata. Quando il Savio ingenuamente si presentò a casa del Battistella, c'era ad attenderlo il maresciallo Trovato della « Mobile ». Dapprima il giovane tentò di giustificarsi con una storia incredibile (quattro individui l'avevano rapito su un'auto, rapinato e poi costretto con pugni e minacce ad andare per conto loro a prendere il denaro) poi finì con l'ammettere la verità. In casa sua furono scoperte una « Beretta » calibro 7,65 e 19 cartucce. Al processo di ieri, il P. M. dott. Luise ha chiesto la condanna a 2 anni di carcere per la tentata estorsione, più tre mesi di arresto per detenzione e porto abusivo d'arma. Il Tribunale (pres. KOcca, cane. Caliendo), dopo l'arringa dell'avv. Accatino, ha condannato il Savio alla pena complessiva di un anno, 5 mesi e 10 giorni. L'episodio più interessante dell'udienza era perù stata la deposizione di un amico dell'imputato. Questi ha raccontato che il Savio gli aveva proposto di associarsi a lui per una serie di rapine. «Io ho già la pistola -- così diceva l'imputato all'amico — coi soldi che mi farò dare dal Battistella, compreremo una macchina: anche se non mi darà tutto quello che ho chiesto, basterà come capitale iniziale. Acquisteremo due maschere e delle corde per legare le vittime; poi cominceremo a rapinare in collina i fidanzati ». « Io lo lasciavo parlare — ha aggiunto il teste — ma non mi I sono mai deciso a dir proprio di si. Anzi quando mi ha proposto di partecipare al ricatto, mi sono tirato indietro, deciso a non aver più nulla a che fare con lui. Abbiamo anche litigato per questo ». I progetti e gli accordi rimasti imiimmi u um allo stato di intenzione non sono punibili e quindi il testimone non 6 stato incriminato. Ma in serata si è appreso che il capo della «Mobile» dott. Maugeri aveva disposto il ftrrao di un amico del Savio come sospetto autore di alcune rapine. Non è stato comunicato il nome; ma è presumibile si tratti del giovane che ha testimoniato al processo. Una perquisizione in casa del fermato ha permesso di scoprire maschere e bavagli, cioè proprio gli oggetti di cui aveva parlato il testo in udienza. E' evidente che la polizia ritiene che il fermalo, da solo o con il Savio (che aveva l'arma), o cn altri abbia già commesso qualche rapina: sulle indagini però viene mantenuto il massimo riserbo e non si sa ancora su quale episodio si indirizzino le indagini.

Persone citate: Accatino, Battistella, Beretta, Caliendo, Francesco Savio, Lorenzo Battistella, Maugeri, Saviano

Luoghi citati: Napoli, Torino