Vana mediazione del sindaco lo sciopero alla Sisa continua

Vana mediazione del sindaco lo sciopero alla Sisa continua Dopo due settimane ad Asti Vana mediazione del sindaco lo sciopero alla Sisa continua Nel primo giorno di sottoscrizione, gli operai degli altri stabilimenti hanno offerto quasi 100 mila lire per gli scioperanti (Dal nostro inviato speciale) Asti, 9 febbraio. Dal 27 del mese scorso le maestranze della Sisa sono in sciopero. La Sisa è una società industriale specializzata in imballaggi, soprattutto cartoni ondulati ed ha alle sue dipen denze circa 450 persone Lo sciopero e pressoché totale. Da oltre dieci anni, le relazioni fra direzione e personale non avevano registrato attriti di notevole importanza ma, da qualche tempo a questa parte, serpeggiava fra gli operai e gli impiegati un notevole malumore. Secondo gli interessati, data la scemata capacità di acquisto della lira e oneri famigliari più gravi (non ultimo quello degli affitti) sarebbe stato indispensabile un aumento generico del trattamento sull'ordine del 10%; inoltre, la società si sarebbe sottratta ai propri obblighi nei confronti del contratto collettivo di lavoro non calcolando scrupolosamente gli scatti di anzianità, né rispettando le qualifiche di categoria in rispetto ai lavori eseguiti. Si mormorava pure per l'orario pesante, non già che esso venisse meno al limite delle ore ma queste diventavano più gravose perché frazionate. C'era anche da ridire su i contributi sindacali per il lavoro festivo. Su tutto ciò fin dal 10 novembre u.s. fu intrapresa una azione sindacale. 'Secondo le norme d'uso, il 5 dicembre seguiva un primo abboccamento fra la commissione interna e i dirigenti della società. In seguito ai risultati negativi, il 19 dicembre le associazioni sindacali entravano, come suol dirsi, « sul piede di lotta ». Un incontro con l'unione industriale concludeva per il rinvio alla commissione interna. Sembra che il consigliere delegato della società rispondesse che avrebbe pensato a tutto quanto nel prossimo anno, se le condizioni economiche' della azienda lo avessero permesso. La questione passa allora alla Cisl e alla Uil, alle quali si affianca la Cgil. Scaduto, alle ore 16 del 27 gennaio « una specie di ultimatum», segue uno sciopero di 24 ore. Rimasta immutata la situazione, altro sciopero di 48 ore. La direzione non accetta di trattare se non con le maestranze al lavoro. Si tenta una transazione col discutere di domenica, e cioè «come se le maestranze fossero al lavoro », dato che praticamente sarebbero state assenti. Niente. Altre 48 ore di sciopero, e quindi sciopero ad oltranza. La situazione si è dimostrata piuttosto pesante per i lavoratori, soprattutto per almeno una dozzina di famiglie, dove marito moglie e anche fi gli, si trovavano a lavorare nella stessa azienda. Allora è stato chiesto l'appoggio finan |ziario volontario di altre cate- gorie e nella prima giornata sono affluite da 80 a 100 mila lire offerte dagli operai di al ouni stabilimenti di Asti. Questa sera, a tarda ora, il Comune ha emesso il seguente comunicato: «In Comune sono proseguite per tutta la giornata di oggi le trattative per un tentativo di conciliazione e per il componimento della vertenza Sisa, condotte dal sindaco, avv. Viale, e dall'assessore Perosìno. Le parti non hanno po tuto essere conciliate, nonostante che le opposte ragioni abbiano subito nel corso delle trattative rilevanti moderazioni. In questa situazione di cose, il sindaco ha stasera ancora tentato di convocare le parti congiuntamente davanti a sé. Se non che, la direzione dello stabilimento Sisa si è dichiarata non disposta a trattare se non dopo il rientro delle maestranze, fermi restando i pochi licenziamenti disposti, e d'altra parte le maestranze intendono trattare senza la ripresa immediata del lavoro, subordinata, questa, alla sospensione dei licenziamenti. Il sindaco e l'assessore Perosino persisteranno comunque nello svolgimento della loro opera in favore dell'auspicata soluzione ». a. a.

Persone citate: Perosino, Viale

Luoghi citati: Asti