II dissidio fra la minorenne e l'industriale ha portato alla scoperta delle eentrali-squillo

II dissidio fra la minorenne e l'industriale ha portato alla scoperta delle eentrali-squillo L'operazione compiuta a Milano dalla polizia del buon costume II dissidio fra la minorenne e l'industriale ha portato alla scoperta delle eentrali-squillo La diciottenne di Arona denunciò il maturo amante che l'aveva abbandonata e rifiutava di darle altre somme - Disse che l'aveva spinta ad una avvilente attività - L'uomo, arrestato, si dichiara vittima di un ricatto - Sono sei le tenutarie di case clandestine finite in carcere (Dal nostro inviato speciale) Milano, 8 febbraio. Le «/.ragazze squillo» arrivano fi via Carlo Poma dove è la sede del commissariato Monforte, in auto, nessuna si serve del tram. Ognuna nasconde la faccia fra le mani o nei colli di belle pellicce e infilano di corsa il portone dell'ufficio di polizia. Finora ne sono state interrogate una quarantina. Giovani, graziose, quasi tutte molto ben vestite Si riconoscono fra loro dai nomignoli vezzosi che, per mesi o per anni, le avevano introdotte nel mondo del vizio: Adina, Velia, Margot, Ester, Fiorella, Rosita, Nicky, nomi che sembrano spigolati da vecchi romanzi del genere galante. Sei donne, le loro « padrone », sono già a San Vittore. In carcere vi è anche un uomo che si protesta estraneo alla losca faccenda. Da lui la polizia ha preso le mosse per smascherare l'organizzazione, la più vasta che sia mai stata scoperta a Milano e che si giovava di un centinaio di fanciulle disseminate nei quartieri eleganti della città. L'uomo è il rag. Giacinto Parigi, ha 53 anni, abita in corso Sempione 3 ed è procuratore d'affari di un'importante società di petroli. Un personaggio danaroso e ragguardevole. Il mandato di cattura firmato dal giudice parla del rag. Parigi come di uno sfruttatore e lo incolpa di aver indotto alla prostituzione una diciottenne di Arona, Enrica Luechetta. Dopo averla assunta nella sua azienda in qualità di segretaria ed esserne diventato l'amante, lui l'avrebbe pre sentata a numerosi amici invitandola ad accettare la loro compagnia: i compensi sareb bero sempre stati molto elevati. E' difficile stabilire quanto ; i 5 e o e a i i i ; i 1, 0 : 9, 6 3 4 di vero vi sia nella storia della relazione fra il professionista e la minorenne. Gran parte delle accuse contro il Parigi vien proprio dalla Lucchetta. E' una ragazza vistosa, con un trucco che le accende il volto, una lunga corona di capelli color ebano. Qualcuno la ha paragonata a Lolita, quella del libro: altri si richiamano a Rosemarie, la protagonista del film. Dimostra più anni di quanti ne abbia. Racconta di aver incontrato nel 1958 il ragioniere e di averlo seguito a Milano, nell'appartamentino che egli mise su per lei, in via Ongaro; poi cambiò casa e andò in un alloggiò più confortevole in via Grossich. Per un anno stettero insiemeSecondo Enrica, alla base della convivenza vi era una solida combinazione commerciale: il Parigi procurava i clienti (uomini d'affari disposti a spendere) e lei si prestava ad accontentarli. Aggiunge che fu l'amico a spingerla sulla squallida strada del vizio. La furba ragazza di Arona dopo che il ragioniere (sposato), stancatosi, l'ebbe abbandonata, nel luglio scorso riferì ogni cosa alla polizia e consegnò un taccuino compromettente sul quale il ragioniere aveva scritto parecchi indirtela di < centrali squillo », numeri telefonici ohe facevano capo a favoreggiatrici e a fanciulle da ogni prezzo. I nomi del taccuino erano però celati con un certo ingegno e avrebbero potuto trarre in inganno chiunque, poiché parevano indicare recapiti di innocenti ditte, come la «Emme Chemical» e la « Thea OH ». Ma erano società del tutto inesistenti: « Emme Chemical » era la signora Emma Porta Beltramini, abitante in piazza Quattro Novembre 6; « Thea OH » era la signora Tina Bonavigo, via Hajech t. Entrambe smistavano un proprio giro; accanto ai loro recapiti ve n'erano altri, pure mascherati, della signora Beniamino, Andronio, via De Amicis 4, e Teresa Grassetti, corso Plebiscito 9. Dal luglio il commissario dott. Groppone, sotto le direttive del sostituto procuratore del. . Repubblica dott. Velrrf, ha condotto l'inchiesta che si è conclusa soltanto in questi giorni. Per otto m,esi gli agenti hanno pedinato le fanciulle e le loro padrone, hanno identificato altre donne che sfruttavano, hanno costruito lunghissimi elenchi — un centinaio di nomi — di giovani che aderivano al mercato. Per prima è stata arrestata la Emma Porta Beltramini, che dirigeva un gruppo di « squillo » di alto bordo. Le ragazze, ascoltate tra ieri e oggi dai funzionari, hanno ammesso di percepire di volta in volta 100 o ZOO mila lire, per convegni in città ó in ville nella brughiera di Gallarate. Tra di esse vi sono alcune studentesse straniere. Dopo qualche esitazione tutte hanno svelato la ragnatela di legami che le univa l'una all'altra. Una brunetta meridionale di SS anni, che si fa chiamare Nicky, in tre anni di professione é diventata proprietaria di una pasticceria (comperata per 30 milioni): una biondina esile e dall'aria candida e sofferente di scolaretta ha confessato di guadagnare sui trequattro milioni al mese: nel suo garage ha un'automobile tedesca fuori serie del valore di sette milioni Sciagurate o incoscienti che siano, non tutte però vivevano in tale abbondanza: la moda¬ litavnm4gmrscdptclpMbnddsqprsssMRczsecglAdmedRhdn1 8.'<7/ia dorata ha U suo rovescio. li giudice deve ancora ascoltare le ragazze che dipendevano dalla signora Tina Bonavigo: s'adattavano per somme che non superavano mai le 4-5 mila lire; e quelle della signora Teresa Grassetti, in maggioranza servette od operaie che, sugli scalini più bassi, accettavano compensi ancor più magri, dot quali la ^padrona» sottraeva la pròpria percentuale. Le quattro sfruttatrici sono in prigione, denunciate ai sensi della legge Merlin. Erano state denunciate a piede libero anche Franca Montini, via Olmetto 17, e Gabriella Barassi, via Piranesi n. 43: questa sera, per ordine del magistrato, sono state tradotte a San Vittore, con la stessa imputazione delle altre quattro colleghe. Per ultimo, gli agenti hanno portato in guardina il rag. Parigi, l'uomo del taccuino. Il suo arresto ha prodotto vivo scalpore negli ambienti industriali e nei clubs eleganti di Milano, dove è ben conosciuto. Respinge ogni addebito, si dice vittima di una macchinazione. Al contrario di quanto sostiene la polizia, egli nega di essere stato scorto mentre accompagnava amici nell'alloggio in cui aveva preso dimora la sua giovanissima protetta. Ammette di aver avuto gli indirizzi delle <centr ali-squillo», ma si inalbera al sospetto di essere considerato un anello della turpe organizzazione. I suoi legali — gli avvocati Radice, Damiani e Lener — hanno fornito una versione della vicenda con la diciottenne di Arona. Parlano di un gEpsId grosso tentativo di ricatto che Enrica Lucchetta avrebbe conipiuto insieme con un compaesano, certo Vittorio Disoteo. I due si sarebbero presentati dal Parigi, nel luglio scorso, con un quadernetto in cui la minorenne aveva segnati una sessantina di nomi d'uomo: « Sono i miei amanti — avrebbe detto la ragazza —, e fra i più facoltosi ci sei anche tu. Se non vuoi essere coinvolto in uno scandalo, devi pagare » Altra richiesta di quattrini essa avrebbe fatto in una lettera (che gli avvocati esibiscono) in cui Enrica, dopo avere incolpato il ragioniere di averla gettata nel sordido ambiente, chiedeva del denaro: € Voglio soldi, tre volte quelli di ieri, ogni volta per tutte le volte ». Esasperato dalle continue scenate della ragazza e del Disoteo, il ragioniere si rivolse al commissariato e fece diffidare i due. Di questa sua reazione esistono le prove che, secondo i legali, dovrebbero scagionare il Parigi e mettere la giovane nella sua vera luce. Enrica e il suo nuovo amico vivono attualmente ad Arona, in una casa di campagna. A chi li ha interrogati, hanno ribadito punto per punto le accuse contro il professionista milanese ed hanno lasciato intendere di essere a parte di clamorosi segreti sul mondo delle « squillo ». E' probabile che tutti e due saranno ancora interrogati dal giudice, dott. Veltro, al quale stasera è stato trasmesso dalla Questura il folto fascicolo delle indagini. g. n. Enrica Lucchetta, la giovane «Rosemarle» milanese (Tel.) iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii"