L'Assemblea concede o De Gaulle i poteri eccezionali per un anno di Sandro Volta

L'Assemblea concede o De Gaulle i poteri eccezionali per un anno Ima. ypQtatasiane at tarda nattes 449 mi e T9 no L'Assemblea concede o De Gaulle i poteri eccezionali per un anno Hanno notato contro i comunisti, i deputati di Pinay e alcuni colonialisti ira cui Bidault - Il discorso di Debré: «La scorsa settimana abbiamo temuto una guerra civile» - La nuova legge permette al governo «/a salvaguardia dello Stato e la pacificazione dell'Algeria» - «Non saranno intaccate le basi della libertà» - Arresto del deputato fascista Bìaggi (Dal nostro corrispondente) Parigi, 2 febbraio. L'Assemblea Nazionale ha approvato stanotte a larghissima maggioranza la legge che assicura al Governo la facoltà di prendere per decreto «le misure necessarie ad assicurare 11 mantenimento dell'ordine, la salvaguardia dello Stato, la pacificazione e la amministrazione dell'Algeria». La delega del poteri avrà vigore per un anno, a partire dal giorno della promulgazione della legge. Hanno votato contro i comunisti, una trentina di deputati del partito di Antonie Plnay e alcuni esponenti dell'estrema destra colonialista, fra i quali Georges Bidault Beco l'esito della votazione: 449 sì e 79 no. Il progetto di legge è stato presentato all'Assemblea nazionale questo pomeriggio dal primo ministro, il quale, appena salito alla tribuna, ha detto: «La settimana scorsa, ad Algeri, dei francesi si sono levati contro lo Stato e, poiché si levavano contro lo Stato, abbiamo potuto temere il prin¬ o l d é , ¬ cipio di una t'uenrà civile. Non è la prima voltai nella lunga storia della Fr%ola, che assistiamo a slmil'è, tragedia, 'ma nessuno spettàcolo è più amaro». Michel DenVé ha poi_ annunciato che1 la giustizia valuterà gli atti e i moventi, ricercherà le complicità e le ambizioni nascoste. «La prova — ha affermato — è stata rapidamente superata grazie al generale De Gallile, ma quelle barricate, quella .Sommossa, tutta l'azione che l'hanno preparata e accompagnata, meritano delle lezioni »., Presentata cosU/con la necessaria energia la gravità della situazione, il primo mi nistro ha detto che bisogna mettere lo Stato in condizioni di fare fronte alle difficoltà, in relazione al dramma algerino «che è immenso;'cinque anni in un'atmosfera di guerra danno ad ognuno una sensibilità estrema». La pacificazione ha fatto progressi incontestabili, però l'inquietudine rimane tanto fra i musulmani quanto fra gli europei di Algeria. «Bisogna pacificare — ha detto Debré —, ma la pacificazione non è che la prima tappa, o, piuttosto, il primo aspetto del- .,. ?e_,1(faill!f Pc.e/.Alst*-,ll!l-I-"' la politica francese. Quando sarà compiuta, dopo un lungo periodo di pace, uomini e donne di Algeria sceglieranno il loro destino». Poi, Debré ha parlato della necessaria unità della nazione, che, del resto, le masse popolari hanno ben compreso, ed ha illustrato la necessità dei poteri eccezionali «in un momento in cui l'ordine è turbato e, più ancora, quando il governo prevede che sta per essere turbato», necessità «non soltanto per assicurare il funzionamento normale, ma per imporre contro le esitazioni o le cattive volontà il successo di una politica». Il primo ministro ha poi assicurato che i poteri chiesti per un anno serviranno in caso di urgenza ad applicare immediatamente le decisioni del governo, ma « non per modificare le regole fondamentali della vita sociale o per minacciare i principi del diritto pubblico:, in altre parole, non intaccheranno le basi della libertà ». Più che una risposta giuridica, Debré ha chiesto al Parlamento una risposta polìtica, per la salvaguardia dell'unità nazionale. Il discorso del primo mini stro è stato accolto dai calorosi consensi di una stragrande maggioranza dell'Assemblea nazionale, che ha dato subito la certezza .sull'esito del voto. Con i poteri ntraordinari accordati per un anno al suo governo, il generale De Gaulle potrà portare a fondo col dovuto rigore l'opera di ristabilimento dell'autorità dello Stato, che ha già iniziato contro i complotti organizzati dagli agitatori fascisti. Continuano in tutta la Francia gli arresti dei facinorosi e tre deputati si trovano già nella prigione della Sante, perché, a Pierre Lagaillarde, tradotto ieri in aereo da Algeri, si sono uniti anche JeanBaptiste Blaggi, 11 deputato córso organizzatore di squadre che hanno compiutq innumerevoli violenze, e MouradKaouah, un deputato musulmano di Algeri al servizio dei colonialisti. Tutti e due sono stati arrestati stamane all'arrivo dell'aereo da Algeri, dove hanno dato nei giorni scorsi una viva partecipazione alla sommossa. L'autorizzazione a procedere non verrà chiesta per i tre parlamentari, data la flagranza del delitti di cui si sono resi responsabili. Con la repressione delle attività fasciste non si esaurisce però l'azione del generale torità dello Stato. Nei momen ti più drammatici della crisi della settimana scorsa, il go¬ verno non ha dimostrato quella unità che sarebbe stata necessaria al capo dello Stato per l'immediata esecuzione delle sue decisioni: una nuova formazione governativa si rende perciò indispensabile, e, d'altronde, pare che il generale De Gaulle l'avesse già decisa prima della sommossa di Algeri. Secondo Paris-Presse, che ha spesso informazioni di pri ma mano dall'Eliseo, Michel Debré rimarrà alla testa del governo, ma dovrebbero ritirarsi Jacques Soustelle, ai I tualmente ministro delegato presso 11 primo ministro, Pierre Guillaumat, ministro delle Forze armate, e Cornut-Gentille, ministro delle Comunicazioni. Sulla sorte di altri tre o quattro ministri, fra cui quello dell'Interno, Pierre Chatenet, sembra che ci sia invece ancora una certa incertezza. Anche diversi alti funzionari verranno sostituiti, fra i quali è probabile che ci sia Paul Delouvrier, delegato generale del governo in Algeria. Un analogo movimento avverrà con ogni probabilità negli alti gradi dell'esercito. Sandro Volta ^^^S^i^^W^^ Debrè pronuncia.!! ^^^jS^i^^^W^^ ^W^^

Persone citate: De Gaulle, Debrè, Georges Bidault, Jacques Soustelle, Michel Debré, Paul Delouvrier, Pinay