Sua Maestà l'attore

Sua Maestà l'attore DIETRO LO SCHERMO . Sua Maestà l'attore Le complesse vicende dell'interprete, dalle sue più remote origini rituali ai protagonisti dello schermo - Kruscev in America su gli schermi sovietici Una biografia di Goldoni - La donna francese e l'amore - In Austria si andrà al cinema per abbonamento • La primadonna e il tenore dei re La Mostra di Venezia ha da tempo iniziato una sua attività editoriale, con dei « Quaderni:» che sono altrettante documentazioni o compilazioni accurate su questo o quell'argomento: dal nostro cinema del dopoguerra alla musica nel film. Ora, riallacciandosi al periodici convegni dedicati ai rapporti fra cinema e teatro, pubblica un super-quaderno, che nettamente si stacca dalla solita serie. E' infatti un amplissimo e suntuoso volume, firmato da Giovanni Calendoli, che l'ha intitolato L'attore Storia di un'arte. Non si tratta quindi di un repertorio, o addirittura di un catalogo, che in un rigoroso ordine crono logico presenti e allinei i più significativi interpreti, e anche i più grossi « mattatori >J di tutti 1 tempi. Aduna invece un'antologia ragionata che, di remo così, delinea dall'interno le vicende e le vicissitudini di tutta un'arte. Cogliendola alle sue più remote origini rituali preelleniche, e accompagnandola di secolo in secolo fino a quello che è un bivio soltanto in apparenza: teatro e cinema. Dagli aèdi, e da un dialogo di Platone ispirato da un rapsodo di Efesto, Ione, si giunge così al « Paradosso » di Diderot, per giungere infine a Chaplin. Ampiezza di riferimenti e ricchezza di illustrazioni fanno assai pregevole questa singolare «storia», che appare addirittura palpitante con le non avare pagine dedicate a La nascita delle compagnie, alternando poi documenti dell'epoca ad altri attuali o quasi, desunti da assai recenti interpretazioni dì anti chi testi. Si sarebbe forse desiderato ancora più ampio l'ultimo vasto capitolo, L'attore nello spettacolo contemporaneo, perché proprio qui si presenta l'apparente bivio teatro-cinema, con tutte le sue diramazioni. Le vicende di un'arte, man mano che sì avvicinano ai nostri giorni, sembrano naturalmente esigere sempre più copiosi riferimenti, anche meno che secondari; ma pure di quest'ultimo periodo la trattazione-antologia del Calendoli si distende in una sua esauriente efficacia, e soprattutto con una visione che è già prospettica, e colloca, e definisce, e inquadra. Visione tutt'altro che facile da avere, nei confronti di ciò che appartiene a un altro ieri ancora a noi assai vicino. L'accurato, utilissimo e ponderoso volume si conclude cosi tanto con 11 teatro «Kamerny» di Mosca e con il «Vieux Colombier» di Copeau quanto con le ombre della Garbo e dei Barrymore, di Stroheim e di Chaplin, lino alla piccola Brigitte Fossey, di Jeux interdite. * * Ce l'ha fatta. La tremenda Elsa Maxwell, meglio tardi che mai, non solo apparirà in un film, ma ne sarà una delle principali interpreti, accanto a Mickey Rooney, Eddie Cantor e Dean Martin. — Festival di Polo, dal 2S al SO luglio. — Piti di settanta milioni di spettatori sovietici hanno finora visto Kruscev in America, un documentario del quale sono state contemporaneamente distribuite circa quattromila copie. — Carlo Rim dirigerà una biografia cinematografica di Goldoni, e l'annuncia senz'altro, con un termine tanto vecchiot- Illlllllllllllllllllllllinill Milli NIII1IIHIIÌIIII1IID to quanto poco promettente, come un film < a grande spettacolo ». Goldoni giovane sarà Marcella Mastroianni, Goldoni vecchio sarà Gino Cervi; altri interpreti, De Sica, la Magnani, Eduardo, e la Loren, riprese in Italia e in Francia. — Un curso di studi e di ricerche, della durata di cinque anni, e dedicato al cinema, e particolarmente alla 'ndustria cinematografica, è <,.ato istituito presso l'University College, di Londra. Tra i finanziatori del corso sono il « circuito » Rank e le due associazioni dei produttori inglesi. * * L'amore in tutte, o quasi, le sue accezioni è certo il tema più ricorrente nelle vicende per film. (Come lo è per il teatro, per il romanzo). Ora un produttore parigino vuole darcene una sua piccola grande parata in un film a episodi, ciascuno dei quali sarà affidato a un determinato regista. La complessiva struttura è stata desunta da una recente cinchiesta» su <la donna francese e l'amore » e il titolo del film sarà per l'appunto La. femme frangaise et l'amour. Anche la sceneggiatura di ciascun episodio sarà affidata a sceneggiatori diversi. Cosi, la infanzia, il tema del primo episodio, avrà gli sviluppi e le variazioni che gli saranno dati da Pélicien Marceau (regia Decoin). L'adolescenza sarà cura di Jacques Robert e di Louise de Valmorin (regìa Delannoy). Francoise Giroud sorveglierà poi una coppietta di fidanzati (regìa Becker). Un matrimonio sarà affidato a Paul Gegauff e a Christiane Rochefort (regìa Chabrol). Un adulterio avrà come sceneggiatori Michel Audiard e France Roche (regìa Christian-Jaque). E l'ultimo episodio, forse il più intenso, certo il più patetico, dedicato alla donna sola, sarà scritto da Marcel Aymé, per la regìa di Le Chanois. Per il primo episodio, l'infanzia, è stata scritturata una bambina di otto anni, Martine Lambert. La quale, piuttosto mesta, ha detto: «Per il film dovrò lasciare per qualche tempo la scuola; ma anche nel film, dovrò spesso fare i compiti ». * * Si è appena conclusa, a Mosca, una « Settimana > del film italiano, ripetutasi a Charjov, nel Turkmenistan. — Per arginare la costante diminuzione delle frequenze nelle sale cinematografiche, è allo studio, in Austria, l'istituzione di libretti-abbonamento, di dodici tagliandi (dei quali tre gra> tuitij valevoli per un anno, e per qualsiasi sala austriaca. — Anche a Paul Sheffield, uno dei più noti e valorosi attori del teatro inglese, è stato offerto di essere il protagonista de II processo di Oscar Wilde, per la regìa di Ken Hughes. E anche lo Sheffield, pur éichiarandosi lusingato, si è mostrato non poco perplesso. — Il nuovo film di Autant-Lara sarà Terra inumana, con Laurent Terzieff ed Erika Remberg. — Renata Tebaldi e Mario Del Monaco parteciperanno, in Germania Occidentale, a due film tedeschi; la prima sarà la protagonista di Angelica Catalani, la primadonna dei re, e il secondo, per non essere da meno, sarà II tenore dei re. — Costituita, con molto anticipo nei confronti degli anni precedenti, la giuria per la prossima Mostra di Venezia: Angioletti (Italia), Baker (Gran Bretagna), Berlanga (Spagna), Chauvet (Francia), Gromo (Italia), Napolitano (Italia), Potenze (Argentina), Satyajit Ray (In. dia), Steinman (USA). * * Lirica minore — Si sa che l'avere un hobby, per attori e attrici, è quasi un obbligo, soprattutto nei confronti delle varie interviste. Per lo più si costringono a dipingere, o a fare strane collezioni. Pochi, pochissimi, dicono di scrivere. Isa Miranda, invece, compone e pubblica versi. Dal suo ultimo volumetto: «Vado al mio appuntamento — con il fato ». E poi: «La mia vita rotola sottovento — arance non bo più dare ». Ma infine: « Amore — domattina alle cinque — mi amerai?». Perché no. Bisognerà però ricordarsene, di caricare la sveglia per le quattro e tre quarti. m> ^