Si pente prima della rapina e fa catturare l'istigatore

Si pente prima della rapina e fa catturare l'istigatore Si pente prima della rapina e fa catturare l'istigatore i due giovani dovevano aggredire il proprietario d'un cine a Biella Biella, 25 gennaio. Il giovane disoccupato Gerardo Folin di 20 anni, originario di Pola e domiciliato nella nostra città in via Ivrea, è stato arrestato ieri sera dalla polizia mentre si preparava a compiere una rapina progettata da parecchio tempo in danno del signor Tullio Drello di 50 anni, direttore del Cine-Teatro Odeon. L'impresa preparata in tutti i dettagli con minuziosità sconcertante è stata sventata grazie al pentimento del complice del Folin, Edoardo Liatti Bertinet, di 22 anni, da Salussola, che all'ultimo momento ha avvertito la vittima designata. Orfano di entrambi i genitori, il Folin abitava col fralaatrn occupato come maschera all'Odeon e incaricato della pulizia del locale, e fino a qualche tempo fa lo aveva aiutato in questo servizio. Egli aveva avuto così modo di osservare le abitudini del direttore il quale generalmente alla chiusura del teatro rincasa sul suo ciclo-motore e porta con sé l'incasso in una borsa di pelle. Ultimamente Gerardo Folin, che si fa chiamare Jerry, aveva manifestato il proposito di dedicarsi ad un'attività artigianale. Aveva lasciato il fratello e non nascondeva di non aver denaro: è assai probabile che Bia stato questo a suggerirgli a rapinare il signor Drello. Il giovane avrebbe atteso 11 direttore dell'Odeon In un punto prestabilito del viale Macalle e per non essere conosciuto avrebbe spento a sassate due lampioni creando cosi una vasta zona di buio. In un primo tempo il giovane aveva progettato di colpire il Drello con una randellata al capo, ma poi aveva ritenuto più facile investirlo con un'auto rubata. Era prevista anche l'eventualità che il direttore del teatro non avesse con sé la borsa: gli sarebbero state presele chiavi della cassaforte. Per la realizzazione del piano il giovane si era rivolto al Liatti Bertinet, conosciuto in una sala da ballo, al quale da principio aveva fatto credere che si trattava semplicemente di punire un individuo che, a suo dire, gli avrebbe fatto dei torti. Per la partecipazione alla « spedizione punitiva» il complice avrebbe avuto un compenso di 200 mila lire che poi era stato elevato a 400 mila. I due giovani nei giorni precedenti si erano incontrati diverse volte e il Liatti Berti- net aveva cominciato a subodorare la verità. Il sospetto ebbe conferma ieri mattina quando il Folin 10 mise al corrente del suo piano Avrebbero dovuto trovarsi alle 21,30 in piazza Adua a poca distanza dall'Odeon e 11 primo compito sarebbe stato il furto di un'auto scelta fra quelle in sosta davanti al teatro. Per crearsi un alibi il Folin era entrato ih una sala da ballo situata su un lato della piazza e aveva consegnato il suo cappotto a un amico perché glielo custodisse. Un'ora prima però il Liatti Bertinet, per evitare le grav: conseguenze della rapina, dopo una telefonata piuttosto confusa, si era recato dalla vittima designata e aveva raccontato ogni cosa. Subito avvertita do' fatto, la squadra giudiziaria del commissariato cittadino di P.S. preparava un appostamento e fermava il Folin che per rafforzare l'alibi si era recato all'appuntamento con il complice senza il cappotto. Messo alle strette l'istriano confessava. In una tasca gli è stato trovato un taccuino con disegnata una pianta delle vie percorse abitualmente dalla vittima designata. La rapina avrebbe fruttato un paio di milioni. Gerardo Folin, di

Luoghi citati: Biella, Pola, Salussola