Condannata all'ergastolo la Sagoleo riconosciuta colpevole di due omicidi di Giovanni Trovati

Condannata all'ergastolo la Sagoleo riconosciuta colpevole di due omicidi Drammatica conclusione del processo «Ile Assise di Torino Condannata all'ergastolo la Sagoleo riconosciuta colpevole di due omicidi L'imputata, udita la tremenda parola, si accascia sulla panca piangendo sconvolta - Dal tempo di Rosa*Vercesi a nessun'altra donna a Torino era stata inflitta la pena del carcere a vita - Della Corte • facevano parte anche due signore - Assolto l'uomo accusato di favoreggiamento - Ricorso in Appello Caterina Sagoleo è stata condannata all'ergastolo: bisogna risalire al dicembre 1931 per trovare una precedente condanna di ergastolo inflitta ad una donna dalla Corte di Assise di Torino, quella che chiuse il processo contro Rosa Vercesi. Nella mattina di ieri aveva parlato l'ultimn difensore l'ar¬ iiiiiiM iiiT-iiiiiiiiii itili.' ...niiiiiiiiiiiiniiiiiiin o . r vocato Dagasso facendo app'el- 10 a tutta la sua appassionata oratoria per indurre i giurati — tre «omini e due donne — « a non seppellire l'imputata in un carcere per tutta la vita >. Nel pomeriggio è stato sentito ancora un teste, un brigadiere di P.S., e poi la Corte si è ritirata in camera di consiglio. La sentenza è stata pronunciata dopo quattro ore, alle 19,15. La Corte ha ritenuto Caterina Sagoleo colpevole dei due delitti, di aver avvelenato con 11 gas il lo aprile 1951 Evasio De Martini, in corso Casale 95, e di aver ucciso nel medesimo alloggia, il SI luglio successivo, Giuseppina Molinas con sessanta colpi di martello. Per questo secondo delitto ha escluso la premeditazione, però ha riconosciuto l'aggravante della crudeltà. L'ergastolo sarà inasprito per <Z primo anno dall'isolamento diurno: ossia la reclusa non potrà parlare ccn nessuno e quando uscirà a € prendere aria » girerà sola nell'angusto cortile. La sentenza verrà affissa all'albo pretorio del .Municipio di Torino e pubblicata per estratto su La Stampa: i gravi delitti turbarono l'opinione pubblica e la Corte si preoccupa di far conoscere, secondo le forme suggerite dalla legge, che giustizia stata fatta. Caterina Sagoleo risarcirà i danni ai parenti della Molinas in misura non ancora stabilita, e pagherà le spese per la costituzione di parte civile agli avv. De Marchi, Guidetti Serra e yatlaro. E' stato invece assolto, pur con formula dubitativa, Luigi Brancaleone, che l'accusa indicava come complice della assassina nel delitto Molinas, per averla aiutata ad eludere le prime indagini della polizia con false dichiarazioni e a nascondere i guanti e il martello usati per uccidere. L'aula era gremita di pubblico: altro pubblico si assiepava nel corridoio o attende¬ vcppupdstin a a e e ¬ va nella via. Oli appassionati che mai mancano ai grandi processi, e anche solo curiosi, più numerose le donne che gli uomini, che hanno superato pazientemente le lunghe ore di attesa per poter essere presenti alla lettura della sentenza e assistere al triste spettacolo della reazione degli imputati. Caterina 8nr><iZeo è entrata nel recinto apparentemente tranquilla. Sino all'ultimo ha sperato che la condanna fosse contenuta entro i 30 anni e che non le addebitassero il delitto De Martini. Con il solito cappotto scuro, dove spiccava il grosso bottone di chiara madreperla, le mani chiuse su un fazzoletto bianco, è rimasta immobile a udire le parole del presidente Carron Ceva, Alla parola ergastolo è crollata. Piegata sul banco, il volto, prima cereo, si * infiammato. Ha portato il fazzoletto agli occhi e si è messa a singhiozzare. Non un grido. Dopo la parola ergastolo tutto è finito per lei. Come poteva interessarle il resto f Luigi Brancaleone è svenuto. Non ha mosso ciglio quando al suo fianco si è accasciata l'antica amante: tutta la attenzione era rivolta al Presidente che con voce ferma continuava a leggere il dispo sitivo della sentenza. Quando ha udito < assolto» si è irrigidito, esangue è caduto riverso tra le braccia pronte dei carabinieri di scorta. Il Presidente continuava la lettura. la Sagoleo, sconvolta, rannicchiata, singhiozzava; l'uomo era inerte con il respiro ansimante. Nell'aula il silenzio era assoluto. Lentamente Luigi Brancaleone si è ripreso, aiu tato dai carabinieri si è rialzato. € Avete 3 giorni di tempo per appellare. Avete capito t» Con questa frase d'obbligo si è chiuso il processo: il Presi dente ha dichiarato cl'udien za è tolta», ed è uscito con i giurati, il P. M. dott. Ribet iMèpcgmccrdaFa< il cancelliere Santostefano. Mentre il pubblico sfollava si è udito un battere di mani, però subito fermato, senza alcun seguito. Luigi Brancaleone chiudeva gli occhi mentre porgeva le mani ai ferri, si è messo il cappello in testa, ha salutato con un cenno il suo difensore, l'avo. Geo Dal' Fiume. I difensori della Sagoleo, gli avv. Dagasso e Mario Dal Fiume, sono corsi in corridoio a raggiungere la loro cliente che si avviava al cellulare: < Nulla è perso, signora. Ritenteremo in appello. Si faccia coraggio. Ripassando per il corridoio Vavv. Dal Fiume commentava: < Ergastolo. Quanto è triste. Adesso noi andiamo a casa. Domani sarà un altro giorno, la vita conti nua sempre nuova. Per la Sa¬ . i , a e l o I i l o e : r . i à a¬ goleo domani sarà eguale a dopodomani, una attesa lenta della fine». Li ha incontrati il presidente Carron Ceva che usciva dal suo ufficio, ha udito le parole, ha risposto: « Sonò sicuro che anche loro, se fossero stati della giuria, avrebbero sottoscritto la sentenza». E prima che i due avvocati rispondessero, ha aggiunto: <Non dimentichiamo. Caterina Sagoleo ha dinanzi a sé una vita da trascorrere in casa di pena, n lavoro la distrarrà e diventerà ragione di attendere ohe ad un giorno segua un altro giorno e di sperare in un provvedimento di gratin. Ma quell'anziano pensionato di 10 anni, quella minuta sposa di 42 anni sono sotto terra, per colpa sua». Giovanni Trovati iiiiiiiiHii:»i!i!iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiB Caterina Sagoleo ha acoolto piangendo la condanna all'ergastolo: co! volto nascosto dal fazzoletto ha seguito I carabinieri verso H cellulare Cti Sl è D fd 'l ll i Oli iti il lli Sttfl dani à l

Luoghi citati: Fiume, Torino