Cordiale colloquio per quaranta minuti tra il Pontefice e il Cancelliere Adenauer

Cordiale colloquio per quaranta minuti tra il Pontefice e il Cancelliere Adenauer la' ine ositi* o è Avvejiixto nella biblioteca privata Cordiale colloquio per quaranta minuti tra il Pontefice e il Cancelliere Adenauer Giovanni XXIII ha escluso dalle sue parole ogni riferimento alla politica - Augurio al "Carissimo popolo di Germania di un avvenire sempre più propizio» - Adenauer rileva che ai tedeschi «in questi tempi calamitosi, spetta il compito di guardiani dell'Occidente» - La visita in S. Pietro e alla tomba di Pio XII - Stamane incontro con Segni e Pella (Dal nostro corrispondente) Boris, 22 gennaio. H cancelliere federale Konrad Adenauer è stato ricevuto questa mattina dal Papa che gli ha riservato, secondo l'espressione ufficialmente usata in Vaticano, un'accoglienza « amabile ». Giovanni XXIII ha intrattenuto l'ospite a colloquio per quaranta minuti, gli ha rivolto un breve discorso tutto improntato a grande sollecitudine per i « diletti figli della Germania » e ha conversato ancora benevolmente ricordando con semplicità le sue passate esperienze tedesche. A differenza di Pio XII, l'attuale Papa non ebbe mai funzioni di nunzio in Germania, ma fra i tedeschi, ha detto, conta buoni amici, ed ha evocato i tempi del suo ufficio di nunzio apostolico a Parigi, quando si prese a cuore la sorte dei prigionieri di guerra e detenuti politici tedeschi in Francia. « Soprattutto ci occupammo dei seminaristi germanici, che poterono allora venire raggruppati a Chartres: e l'anno scorso molti di essi, oramai sacerdoti, vennero a Castelgandolfo a profferirci la loro filiale riconoscenza. Anche il governo federale tedesco — aggiungeva il Papa con sorridente soddisfazione — volle un giorno attestarci il suo apprezzamento per l'attività sacerdotale e paterna che àvevaimo svolta, conferendoci una sua alta onorificenza ». Tanto la conversazione privata quanto l'indirizzo ufficiale di saluto rivolto dal Papa ad Adenauer sono stati tenuti rigorosamente su questo tòno amabile, cori esclusione assoluta di ogni riferimento diretto od indiretto alla politica. Il Papa ha cominciato a complimentarsi col Cancelliere, che appariva in fiorenti'condizioni di salute, per la « fresca e vigorosa attività» con cui egli « continua a dedicarsi alle alte funzioni del suo nobile ufficio », si è con lui rallegrato per i sentimenti religiosi che distinguono tutta la sua famiglia (un figlio del Cancelliere, di nome Paul, è sacerdote, e stamattina è stato presentato al Papa) e quindi ha esteso il suo discorso a tutto il « generoso » popolo tedesco. Ne ha ricordato la storia, la cultura, la fede religiosa che lo anima, ne ha elogiato l'operosità, l'intelligenza, il cuore, la volontà, le onorevoli conquiste nel campo delle arti e delle scienze; si è compiaciuto delle buone re laziòni diplomatiche esistenti fra il governo di Bonn e la Santa Sede, affermando che ad esse contribuiscono efficacemente « la fedeltà, la dignità, l'amor patrio dei cattolici tedeschi, dei quali è nota la fede consapevole e ardente, che si volge al sollievo di tante sofferenze, anche fuori dei confini della patria, e la fervida partecl pazione alla vita della Cine sa, sotto la guida di vescovi zelanti e solerti ». Adenauer, assorto, ascoltava la traduzione che l'interprete vaticano, mons B^uno Wustenberg, gli veniva facendo, frase per frase, del discorso del Papa, e a mano a mano si rendeva conto che la politica era destinata a rimanerne bandita affatto. Anche le conclusioni di Giovanni XX1H risultavano infatti molto generiche : « Per il carissimo popolo di Germania formuliamo paterni voti, auspicando un avvenire sempre più propizio, in una feconda colla borazione quale può nascere dalla buona volontà di ciascuno dei suoi figli e dal prò posito di generoso servizio — in uno spirito di giusti zia e di carità — ai più alti ideali di civiltà e di pace » Adenauer si era prepara to ad ascoltare un discorso di genere diverso. Non si sa bene in base a quali informazioni, negli ambienti della delegazione tedesca si era diffusa l'aspettativa di dichiarazioni politiche di alta importanza. Era stato detto ad Adenauer che il Papa aveva lavorato per tre giorni attorno ad un discorso in cui avrebbe espresso il pun to di vista della Santa Sede sui temi della distensione e dei contatti fra l'Est e l'Ovest. Queste previsioni tedesche si sono stamattina rivelate infondate, e il diverso tenore del discorso ha colto il Cancelliere di sorpresa. Egli ha, infatti, abbreviato la risposta che si era preparata, ma, dopo avere ringraziato il Papa per la benevola accoglienza ed essersi augurato che le buone relazioni, fra Bonn e la Santa Sede giovino alla causa della civiltà e della pace nel mondo, non ha voluto sacrificare del tutto i concetti politici che aveva avuto il proposito di esporre. Ha detto, infatti, tutto di un fiato : « Io credo che Dio ha dato al popolo tedesco in questi tempi calamitosi un particolare compito: di essere il guardiano per l'Occidente verso quelle potenti forze che premono dall'Oriente sui nostri paesi ». H Papa non ha raccolto il riferimento, ed anzi è proprio a questo punto che ha portato la conversazione, sempre in tono amabile, sull'argomento dei prigionieri di guerra, dei detenuti politici e dei seminaristi germanici. Ha fatto seguito il rituale scambio di doni: una medàglia d'oro, una fotografia del Papa incorniciata d'argento ed una pubblicazione d'arte sulle stanze di Raf¬ faello per Adenauer, e per il Papa l'opera Die Bwmberger ApckaTypae} contenente una raccolta di miniature e codici conservati nella biblioteca statale di Bamberga, che è la più antica diocesi tedesca. Non vi è stata consegna di onorificenze poiché tanto Adenauer quanto Von Brentano sono già insigniti delle più alte cui- dia diritto il loro rango, dello Speron d'oro il Cancelliere e del Gran Cordone dell'Ordine Piano il ministro degli Esteri. Sono poi stati presentati al Papa i quattordici personaggi del seguito ufficiale, tra i quali la signorina Helga Van Scherpenberg, che studia presso l'Università di Roma ed è figlia di un sottosegretario del governo federale. In più, con il benevolo consenso del Papa, sono stati introdotti nella sala della biblioteca privata la nuova segretaria di Adenauer, il figlio di Adenauer, don Paolo, e anche un teologo protestante, il dottor Hopker; direttore di un periodico religioso di Stoccarda, Krist un4 Weli. Gli ospiti si sono quindi ricostituiti in corteo1,. preceduti da due bussolanti, quattro sediari con il sottodecano di sala, quattro guardie svizzere al comando di un sergente, ed hanno ripercorso, come al loro arrivo, l'anticamera segreta, la Sala del Tronetto, ricevendo gli onori da altre guàrdie svizzere, da guardie palatine e da gendarmi. Accompagnati da dignitari della corte laica ed ecclesiastica (il maggiordomo di Sua Santità, il maestro di camera, l'elemosiniere segreto ed il sacrista di Sua Santità, il coadiutore del Forier Maggiore, il sopraintendente alle Poste, il latore della Rosa d'oro, il colonnello delle guardie svizzere, esenti delle guardie nobili, camerieri segreti e camerieri di Spada e Cappa ) sono arrivati finalmente nella Sala Clementina, dove un gruppo di alunni del Pontificio Collegio Germanico, in tonache scarlatte, ha applaudito Adenauer che ringraziava con la destra alzata. H cerimoniale si è quindi avviato rapidamente verso il termine : dieci minuti di colloquio fra il Cancelliere e il Segretario di Stato cardinale Tardini, visita breve alla basilica di San Pietro, con soste in preghiera per l'adorazione del Santissimo Sacramento e davanti agli altari della Confessione e della Madonna, e finalmente omaggio alla tomba di Pio XII, che in vita aveva avuto grande e costante considerazione per Adenauer. Al Grand Hotel, più tardi, il cardinale Tardini ha restituito la visita al Cancelliere e poi è stato suo ospite a colazione nella sede dell'Ambasciata tedesca presso la Santa Sede. Da domani Adenauer diverrà l'ospite ufficiale del governo italiano. Avrà in mattinata un incontro con Segni e Pella, ed in serata gli sarà offerto un pranzo a Palazzo Barberini. Nuova conversazione politica domenica mattina, e colazione a Villa Madama; nel pomeriggio, conferenza-stampa del Cancelliere ed in serata un pranzo da lui offerto nella sede dell'Ambasciata tedesca presso il Quirinale. Lunedì mattina, alle nove e un quarto, partenza dall'aeroporto di Ciampino. Vittorio Gorresio ti Papa s'intrattiene con il cancelliere Adenauer durante l'udienza (Telefoto) iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii iniiitMMiiiiiiiiiiiiiiiiuiiiuiniiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiMiiiiiiiii ni lìiiiiiiinif imi iiiiiiiiuitUHiniMiiutiiii