Pronti in Francia i nuovi modelli

Pronti in Francia i nuovi modelli LA MODA PER QUEST'ESTATE Pronti in Francia i nuovi modelli La "prima,, si avrà venerdì, da Virginio Prevarrà la linea "tubolare,, - Si profila una minacciosa concorrenza dei sarti inglesi (Nostro servizio particolare) Parigi, 15 gennaio. Fra otto giorni, precisamente venerdì 22 gennaio, la prima collezione della moda femminile francese dì primaveraestate sarà presentata da Virginie la quale, ci dicono, è fedele alla sua linea e ha creato modelli < giovanili, spregiudicati e vivaci ». I < grandi > seguiranno e fino alla metà di febbraio un'animazione intensa regnerà in tutte le aziende della Haute Couture. Un avvenimento, però, sarà la presentazione delle collezioni che in tutte le case è una specie di festa: il sabato 30 gennaio nove case londinesi arriveranno a Parigi con, ognuna, una indossatrice e dieci modelli; e presenteranno anch'esse le loro collezioni in un locale che, per ora, è mantenuto segreto per evidenti motivi di strategia. Il fatto ha mandato in furia gli esponenti parigini, i quali hanno inviato a Londra un telegramma di protesta e accusano di slealtà i loro colleghi di oltre Manica, i cui rappresentanti, tuttavia, ribattono che i francesi non chiederanno il permesso a nessuno quando vorranno mandare per il mondo le loro indossatrici per presentare i modelli delle principali case, nelle città dove sperano di poter trovare delle clienti. Questo atteggiamento da parte della Haute Couture parigina non stupisce. Alcuni anni or sono una importante pellicceria torinese, ad esempio, aveva progettato la presentazione a Parigi di alcuni suoi modelli a una festa dell'< Associazione della stampa estera», ma fu costretta a rinunciarvi dinanzi al pandemonio che quest'intenzione aveva provocato negli ambienti della Haute Couture. Ciò non impedì che l'anno scorso il sarto parigino Balmain fosse accolto con molta cordialità in Italia. I francesi temono molto la concorrenza estera non soltanto per la sua qualità, ma anche per i prezzi, poiché un vestitino che esce da un grande sarto parigino costa da duecentomila' a trecentocinquantamlla lire. Quando la dogana cesserà di proteggere la moda francese in casa propria, la concorrenza estera diventerà pericolosa. Perciò la mossa britannica suscita viva inquietudine, specie — osserva il Figaro — se i creatori parigini < troppo stravaganti non Banno rimanere nei limiti ragionevoli ». Cosa presenteranno quest'anno? Negli ateHers si lavora in gran segreto, ma qualche indiscrezione è filtrata e in base ad esse un quotidiano ha tracciato la linea < parigina 1960» che tenteremo di descrivere: la sottana è leggermente accorciata, le scarpe sono a punta, e con tacchi non molto al¬ iuiiiiniiiiiiiiM tiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii imi ti, la blusa è in forma di casacca, stretta alla vita e ampia al petto, ai polsi delle braccia nude ci sono parecchi braccialetti, al collo un vezzo di vetro tipo Venezia, gli orecchini sono lunghi, il cappello è alla Greta Garbc, cioè alto e a campana, 11 belletto ha il tono della porcellana. Su questo profilo, naturalmente, ogni sarto lavorerà a modo suo. Yves Saint-Laurent, la ditta Christian Dior, che presenterà le sue collezioni il 27, non sottolinea la vita, e il profilo della sua donna sarà fluente. Jacques Helm, presidente dei sarti parigini, ha dichiarato soltanto che si è allontanato il più possìbile dalle stravaganze, tentando dì trovare una via di mezzo fra i vestiti con la cintura e quelli fluidi. Jean Desses, metterà l'accento sulla pieghettatura, soprattutto per gli abiti da sera, e darà a quelli per il giorno un'ampiezza « orientale » tipo ballerina turca. Jacques Griffe, la cui specialità erano gli abiti tagliati di sghembo, è ritornato al vestiti diritti con scollature notevoli e maniche ampie. Nina Ricci si è ispirata agli abiti delle gitane, Maggy Rouff a quelli cinesi e Carven agli affreschi egiziani creando donne col busto allungato. Madeleine de Rauch ha realizzato sottane ampie con vita strettissima, di vespa, e Maurice Roger ha allungato il busto definendo «principessa» la sua lìnea. Altri, come Lanvin-Castillo e Pierre Cardin, hanno preferito attenersi, in linea di massima, a quei loro modelli dell'anno scorso che hanno avuto un certo successo, ritenendo che non bisogna esagerare cambiando ogni sei mesi il profilo delle donne. Certe modifiche, naturalmente, ci saranno, soprattutto nei dettagli. Una sintesi di tutto ciò dà una linea detta < tubolare », spalle rotonde, vita a seconda dei gusti, giacche lunghe per i tailleurs, gonne ampie e pieghettate. Fra i colori dominerà 11 bianco, ma tutti gli altri sono pure presenti. Molti sarti parigini hanno anche rinnovato le indossatrici, e una decina di nomi nuovi sono lanciati, alcuni dei quali saranno forse celebri fra poche settimane (Yves SaintLaurent ha ingaggiato addirittura sei ragazze nuove). Fra queste future reginette della capitale francese c'è urna martinicana, una giapponese, una cartaginese, nicotina del sultano di Tuggurt, una mongola, un'americana, un'australiana, un'inglese, una tedesca, una della Nuova Caledonia e anche una parigina. E' su questo complesso internazionale che la Haute Couture fa affidamento per conquistare le clientele femminili di tutto il mondo. L. Mannucci in n i il un 1111 Mini 1111 un 11111 n in 111 m ini il 111 ino

Luoghi citati: Francia, Italia, Londra, Nuova Caledonia, Parigi, Venezia