Chiusi per lo sciopero i grandi teatri lirici

Chiusi per lo sciopero i grandi teatri lirici Chiusi per lo sciopero i grandi teatri lirici Cinquemila dipendenti protestano così contro la probabile soppressione degli enti autonomi Roma, 12 gennaio. (r. m.) Cinquemila dipendenti degli enti Urici italiani sono scesi oggi in sciopero per protestare contro il disegno di legge governativo che prevede la soppressione degli enti autonomi sostituendoli con consorzi tra gli enti lirici e gli enti locali. Lo sciopero, ch<* avrà la durata di tre giorni — 12, 13 e 14 gennaio — è stato proclamato dal comitato intersindacale di agitazione, al quale aderiscono le organizzazioni dei lavoratori dello spettacolo della UH, Cisl e Cgll, per sostenere il mantenimento delle strutture giuridiche funzionali oggi in vigore, l'autonomia degli enti e il loro attuale finanziamento, basato su criteri percentualistici, che potrebbe venire ulteriormente incrementato — sostengono 1 sindacati — attraverso prelievi sui diritti erariali e sulla parte spettante allo Stato degli introiti derivanti dai canoni di abbonamento alla Rai-tv e dagli spettacoli. Non essendo intervenuto alcun fatto nuovo (alla riunione convocata per giovedì prossimo presso il Ministero dello spettacolo e del turismo non sono stati invitati I rappresentanti sindacali ma solo 1 sovrintendenti e i sindaci delle città interessate), i tredici enti lirici italiani hanno sospeso fin da quest'oggi gli spettacoli in programma. Anche i concerti sinfonici programmai; per i tre giorni di sciopero dall'Accademia di gzimpsclavETgsleac« ndelannmppnrnzarDatTtSanta Cecilia di Roma e dall'ente I mPier Luigi da Palestrina di Ca-|agllari. sono stati rinviati. j aL'agitazione degli enti lirici ha : savuto una adesione più ampia di j pogni previsione: le «prove» e le rappresentazioni già In programma sono state sospese alla Scala di Milano, all'Opera di Roma, al San Carlo di Napoli, al Comunale di Firenze, al Comunale di Bologna, alla Fenice di Venezia, al Verdi di Trieste. Soltanto il « Massimo » di Palermo, pur aderendo all'agitatone, non ha preso parte attiva allo sciopero, essendo stata fissata per domani l'inaugurazione della stagione. In molti teatri anche il pro- ltdlJagsngdsz gramma delle future rappresentazioni dovrà subire degli spostamenti, data la sospensi ne delle prove previste ne: tre giorni di sciopero. Domani pomeriggio avrà luogo la riunione dei sindaci e dei sovrintendenti delle città sedi di Enti lirici, convocata dal ministro Tupini. In previsione di ciò, i segretari delle tre organizzazioni sindacali hanno indirizzato un telegramma ai delegati convocati alla riunione interministeriale, con cui si chiede la loro solidarietà per « scongiurare I gravi pericoli minacciati dal progetto governativo». Da parte sua, il portavoce del dicastero dello Spettacolo ha espresso una certa sorpresa per la decisione adottata dai sindacati nel momento in cui lo stesso ministro Tupini aveva Ieri dato formale promessa di ascoltare i rappresentanti sindacali prima della presentazione al Consiglio dei ministri del disegno di legge sul riordinamento degli enti che viene a dare una definitiva sistemazione alle sovraintendenze che fino ad oggi non hanno una figura giuridica precisa.

Persone citate: Tupini

Luoghi citati: Bologna, Firenze, Milano, Napoli, Roma, Trieste, Venezia