I «supermissili» cosmici dei russi tenteranno il volo verso Venere e Marte di Alberto Ronchey

I «supermissili» cosmici dei russi tenteranno il volo verso Venere e Marte minenfi i lanci sperJmenfali nel Pacifico I «supermissili» cosmici dei russi tenteranno il volo verso Venere e Marte (Dal nostro corrispondente) Mosca, 12 gennaio. Alla vigilia delle prove di collaudo del nuovo potente missile cosmico, annunciate dalla < Tass » nella notte tra il 7 e l'8 gennaio, gli scienziati sovietici accennano ad abbandonare il riserbo osservato finora, per istruire più chiaramente i lettori dei giornali sul vero significato dei prossimi esperimenti e sui programmi dell'Accademia moscovita. E' stata pubblicata oggi una intervista dell'accademico Fesenkov, in cui si dice esplicitamente che cosa accadrà dopo i lanci di prova sull'Oceano Pacifico: « ... Il gigante cosmico che stiamo per collaudare è destinato a raggiungere i pianeti del sistema solare... Il viaggio sulla Luna è stato soltanto la prima tappa dei voli cosmici. Le tappe seguenti saranno costituite da voli verso Venere e Marte. Vogliamo conoscere più da vicino il pianeta Marte, del quale sappiamo già molto... E' indispensabile, poi, una più diretta os¬ servazione di Venere, che per quanto meno lontana dalla Terra ci è ignota, essendo nascosta da una spessa coltre di vapori. «Gli studi che verranno compiuti a breve distanza da Venere attraverso strumenti radiotecnici, senza parlare della possibilità di portare sulla superficie del pianeta strumenti scientifici, avranno una importanza rivoluzionaria per l'astronomia... Le probabilità di collisione fra una nave cosmica e grandi meteoriti o asteroidi durante i voli su Marte e su Venere sono praticamente trascurabili... La sperimentazione del supermissile cosmico, intrapresa dai sovietici, può essere considerata come una tappa decisiva del volo dell'uomo nello -spazio». Va detto per inciso che, almeno, secondo la stampa so vietica, lo studio del pianeta Marte, anche dal punto di vista biologico, avrebbe raggiunto nell'Urss un altissimo livello. Ad Alma Aia esiste un istituto di astrobotanica specializzato, dove il prof. Tikhov avrebbe raggiunto le prove dell'esistenza su Marte di vegetali che non riflettono i raggi infrarossi, ma li assimilano Secondo Tikhov,,è probabile che su Marte esistano anche forme di vita animale. A Mosca si sostiene — citando fra l'altro una dichiarazione dello scienziato americano Albert Wilson — che in materia di astrobiologia l'Urss sarebbe in anticipo di dodici anni sugli studi in corso negli Stati Uniti. Anche il celebre prof. Kukarkin, vice-presidente della Unione astronomica internazionale, ha aggiunto oggi qualcosa a quanto già si sapeva sugli scopi dei prossimi esperimenti. In un articolo pubblicato dalla ifiterofuniaja Galero, egli premette che l'astronomia, a partire dal i ottobre 1957 (data del lancio del primo sputnik), si è trasformata da scienza puramente speculativa in scienza sperimentale, che, a sua volta, nel futuro prossimo, diverrà scienza applicata « Tra breve — egli aggiunge — verranno collocate stazioni automatiche permanenti sulla superficie lunare e alcuni sputnik pesanti verranno messi in orbita probabilmente per l'eternità a grandi distanze dalla Terra... Le navi cosmiche potranno studiare anche le radiazioni spaziali che non raggiungono il nostro pianeta... ». A questo punto, il discorso si fa ancora più avvincente e, diremmo, delicato: «Perché — scrive lo scienziato — è così importante studiare le radiazioni che non raggiungono la Terra? Perché ci imbattiamo in un settore ricchissimo di fenomeni interessanti, legati ad uno sprigionarsi subitaneo dell'energia a causa delle reazioni nucleari, alcune delle quali sono ignote ai nostri fisici. La riproduzione in laboratorio di tali reazioni rifletterà nuove possibilità per lo sfruttamento dell'energia atomica». Alberto Ronchey

Persone citate: Albert Wilson, Galero

Luoghi citati: Alma Aia, Mosca, Stati Uniti, Urss