Le conoscenze scientifiche rivelate dai satelliti artificiali

Le conoscenze scientifiche rivelate dai satelliti artificiali Muniti a Nizza studiasi di SO nazioni Le conoscenze scientifiche rivelate dai satelliti artificiali Abbiamo ottenuto importantissime osservazioni sulla temperatura, pressione e densità dell'alta atmosfera, sui raggi cosmici, sulle radiazioni - Si tratta ora di coordinare e valutare i diversi dati (Dal nostro inviato speciale) Nizza Mar., 11 gennaio. Con la partecipazione di scienziati di venti paesi, tra cui l'Italia, s'è aperto stamane, nella vasta aula del Centro Universitario Mediterraneo di questa città, il Primo Simposio internazionale di scienza spaziale Per cinque giorni gli scienziati qui convenuti si occuperanno, pur con qualche concessione alla bellezza dei luoghi, dei mezzi sperimentali nuovissimi (soprattutto degli strumenti portati da razzi e satelliti), per la ricerca geofilica e astrofisica. Verranno illustrate altresì le nuove conoscenze che, grazie ad essi, si sono acquistate sull'atmosfera, ì raggi cosmici, le polveri e ! meteoriti dello spazio interplanetario, le radiazioni solari. La locuzione « scienza spaziale > non tragga in inganno: non sono comprese nel programma del lavori la costruzione, propulsione e direzione dei veicoli spaziali, non l'astronautica insomma; né le questioni di diritto internazionale poste dalla presenza in cielo dei satelliti; e nemmeno le possibili applicazioni pratiche dì essi. Il Simposio è di carattere strettamente professionale, di tecnica scientifica. I ricercatori debbono consultarsi e informarsi a vicenda, del modo con cui sono adoperati i nuovi apparecchi e dei primi risultati che essi hanno permesso di conseguire. Questa scienza spaziale, a noi che ne leggiamo (e scriviamo) le notizie sui giornali, si presenta di solito in modo avvincente: come un'avventura fortunata e prestigiosa oltre 1 confini del mondo conosciuto; e siamo portati a concepire — noi profani — una sia pur benevola invidia verso coloro che hanno il privilegio di dedicarvisl. Si ignora però o si dimentica il molto lavoro, umile paziente oscuro, da cui emergono, per giungere fino a noi, le poche conquiste popolari e abbaglianti. Nella scienza, così come nella vita ordinarla, il fatto appariscente, quello che viene alla ribalta, è raro. D'altra parte compito dogli scienziati è non già di occupare di sé le colonne dei giornali sotto titoli vistosi, ma semplicemente di descrivere le cose come stanno; anche se per i profani appaiono, queste descrizioni e le ricerche che le rendono possibili, di poco lustro o rilievo. Per gli scienziati che espongono queste cose con la loro oratoria scarna e dimessa, per i loro colleglli che, con ugual tono smorzato, chiedono chiarimenti o fanno obiezioni, questa è la materia del lavoro quotidiano. Così, in questa prima giornata, dedicata all'atmosfera terrestre, gli studiosi, i quali si Bono trovati a disporre di mezzi nuovi (razzi e satelliti), capaci di salire a grandi altezze nel nostro oceano d'aria e di attraversarlo in ogni senso, in ogni stagione, a ogni latitudine, di giorno e di notte, si sono scambiati informazioni sui dispositivi da essi usati per misurarne i dati fisici: pressione, densità, temperatura, stato elettrico, luminosità e luminescenza. Anche a considerare una sola di queste grandezze, la temperatura dell'aria per esempio, c'è materia per un lavoro enorme: come è noto, la temperatura dell'aria diminuisce con l'altezza; ma, come è meno noto, da un certo punto in su ricomincia ad aumentare, e poi ritorna a scemare ancora; ma ciò non avviene in ugual misura a ogni latitudine, a ogni stagione, di giorno oppure di notte: la conoscenza completa della sola temperatura dell'aria esige perciò una lunghissima ricerca. Ma ecco alcuni altri temi di queste giornate di studio. Saranno descritte le proprietà fisiche delle cosiddette fasce di Van Alien; e cioè dì quelle regioni dello spazio vicino al la Terra che hanno forma di ciambelle multiple e concen. triche intorno al nostro pia neta; regioni dove un gran nu> mero di particelle elettrizzate sono rimaste come intrappolate dal campo magnetico ter ro.stre e che costituiscono per c'ò una sorta di molteplice barriera radioattiva, forse capace di ostacolare, o almeno di disturbare, 1 futuri viaggi spaziali. ' Saranno altresì dati ragguagli sui vari accorgimenti Ido nei ad individuare le posizioni dei satelliti artificiali nel loro tracciati intorno alla Terra; allo scopo di determinarne esattamente le orbite (queste tendono a contrarsi col tempo, diventando quasi circolari da ellittiche che erano all'inizio: e ;a misura di questa contrazione è istruttiva, soprattutto per lo studio dell'altissima atmosfera). Saranno illustrate altresì le nuove conoscenze sulla radiazione solare, conoscenze rese possibili dai peripli e dalle puntate degli strumenti al di fuori dell'atmosfera o ai margini di essa; ed in particolare sarà illustrata l'emissione di raggi X da parte del Sole. Saranno inoltre toccati anche problemi di topografia lunare e fatte osservazioni, di carattere induttivo, sulle possibilità di vita in altri pianeti. Sarà data anche notizia sulla distribuzione, la massa e la densità delle piccole meteoriti nel vicino spazio Al Simposio sì accompagna una piccola mostra fatta in parte di oggetti, in parte di schemi, diagrammi e disegni, degli strumenti portati da razzi o da satelliti, nonché della loro collocazione in questi veicoli. Su questi diagrammi, su questi oggetti, muniti di fitti intrichi di circuiti elettrici, sostano attenti i delegati e prendono appunti. Didimo :

Persone citate: Van Alien

Luoghi citati: Italia, Nizza