La ragazza sparita da cinque giorni trovata in riva al mare in Calabria

La ragazza sparita da cinque giorni trovata in riva al mare in Calabria Svaniscono incubi e angosce nella casa di corso Grosseto La ragazza sparita da cinque giorni trovata in riva al mare in Calabria Ha viaggiato su e giù per l'Italia: a Roma, poi di nuovo a Torino, infine partenza per Reggio -1 motivi della fuga: crisi di adolescente-Fermatoa Napoli lo studente di Chieri-Altro episodio: giovane donna abbandona marito e figli Il « treno del sole » riporta stamane a Torino I due ragazzi fuggiti di casa, dei quali si è occupata la cronaca in questi giorni: Luciana Pautasso di 14 anni, abitante in corso Grosseto 19, e Giancarlo Baron di 16 anni, residente a Chieri. La ragazza e stata rintracciata a Reggio Calabria, 11 ragazzo a Napoli. I motivi che indussero Luciana Pautasso ad abbandonare i suoi genitori non sono stati ancora chiariti A scuola riusciva bene, amava I genitori e viveva tranquilla in famiglia. Eppure ha sentito 11 bisogno di andarsene In viaggio, senza mòta, senza scopò preciso. Una crisi dell'adolescenza, forse non c'è altra spiegazione. Alta, bionda, Luciana già pare una signorina. L'estate scorsa aveva molto viaggiato con i genitori e si era dimostrata entusiasta di conoscere terre nuove, di vedere le città di cui aveva soltanto sentito parlare, Il suo peregrinare di questi giorni è assai complicato, ma la polizia è riuscita a ricostruirle sulla scorta di alcune testimonianze. Aveva preso le 20 mila lire regalatele dal nonne per Natale, alcune pala di calze di nailon, le scarpe della mamma con il tacco alto. Gironzolò incerta per Torino il lunedi mattina, al pomeriggio era a Porta Nuova dove la vide verso le 17,30 la persona che poi telefonò ai genitori. In treno raggiunse Roma. Martedì rlpartt per Torino. A Livorno incontrò un marinalo, infermiere all'ospedale militare di La Spezia. Fecero conoscenza, la ragazza gli disse che veniva da Roma e gli dette l'Indirizzo di Torino. A La Spezia il marinaio scese e le promise di scriverle subito una cartolina. Cosi fece e la cartolina arrivò venerdì in casa del genitori, a creare maggior confusione. Diceva: «Cordiali saluti nel ricordo del nostro incontro in treno ». Il marinalo fu rintracciato. « Non c'è stato nulla — ha spiegato — era una simpatica compagna di viaggio, molto spiritosa. Di certo non le davo soltanto 14 anni. Per carità che il mio nome non venga sul giornale. Io sono fidanzato ; se la mia ragazza immaginasse che parlo con le signorine in treno non so che cosa capiterebbe ». Luciana, dopo La Spezia, co nobhe un altro viaggiatore e con lui scese alla stazione di Torino. A lui dette l'indirizzo degli zii, in via Sospello 163. SI lasciarono alla fermata del tram numero 9 e Luciana gli disse che sarebbe andata a casa. Invece ancora riprese il treno e questa volta per Reggio Calabria. Giovedì il secondo compagno di viaggio, dopo aver letto i giornali, capi che la ragaz za del treno era Luciana Pautasso e si affrettò a telefonare agli zìi per assicurarli che la nipote si trovava a Torino. E agli zii si presentò di persona il giorno do po, come aveva promesso, a raccontare quel poco che sapeva. Ma già Luciana, instancabile viaggiatrice era arrivata in Cala brla. Andò oltre Reggio, sino t Lazzaro, un paese di poche case sul Mar Jonlo. Venerdì sera era sulla spiaggia, sola stanca. Un carabiniere le chiese che cosa fa cesse. « Sono Luciana Pautasso di Torino ». Spiegò : « Volevo andare il più lontano possibile dalla mia città. Mi piace viaggiare ». Accom pagnata in Questura a Reggio, fu affidata ad un istituto di suore per passarvi la notte dal venerdì al sabato. Poi fu messa sul « tre no del sole > sotto custodia di due agenti. I genitori, appena avuta la notizia, si sono abbracciati: «Sia lodato il Signore che sia andata cosi L'aiuteremo con 11 nostro aBnnS affetto, e dimenticherà la sua strana avventura ». — 11 ragazzo chierese Giancarlo Baron è stato fermato a Napoli nella notte tra venerdì e sabato. Alcuni agenti della polizia lo hanno scorto mentre stava salendo su un carro allo scalo merci. Era stanco, affamato, fradicio di piogpia. Su quel carro voleva trovar rifugio per la notte. Era fuggito di casa martedì con 10 mila lire, tutti 1 suoi risparmi. Avrebbe voluto andare in Sicilia, ma per i pocl1'. soldi dovette accontentarsi di un biglietto per Napoli. Non sapeva neppure lui che cosa poi ovrebbe fatto. Era fuggito per timore dei brulli voti trimestrali. — Dal giorno dell'Epifania è scomparsa da casa una donna di 32 anni. Gina Sgarbossa, abbandonando i due figli ed il maritò. Non si conoscono i motivi del suo gesto. Il marito pcn.su che una causa potrebbe averla fornita lui stesso con la sua salute malferma. Egli è disperato: dichiara di aver già perdonato la donna e la scongiura di voler ritornare. Il marito, Domenico Carotenuto di 35 anni, è tranviere. Due mesi fa aveva tentato di uccidersi con il gas, avvilito dalle sue tristi condizioni fisiche Aveva lasciato che la moglie con i figli Carla e Umberto, di dieci e nove anni, fossero usciti per prendere un po' d'aria, e aveva aperto 11 rubinetto del gas. Una vicina di casa, avvertendo il nauseante odore, aveva dato l'allarme facendo in modo che lo salvassero. Da moglie In questi due mesi lo aveva assistito amorevolmente; pareva che egli si fosse ripreso e che in casa la situazione fosse tornata normale. Il giorno dell'Epifania la donna lo pregò di scendere a comperare il pane. Egli rientrò alle 11,30 e vi trovò soltanto i figli. « E la mamma?». «E' uscita. Ti ha lasciato un biglietto». La donna si era portata via tutti i suoi abiti, la biancheria, persino quattro lenzuola. 1 coniugi Pautasso alla notizia che la figlia è salva

Persone citate: Domenico Carotenuto, Giancarlo Baron, Gina Sgarbossa, Luciana Pautasso, Pautasso