Oggi i funerali della famiglia sterminata a Giaveno dal gas

Oggi i funerali della famiglia sterminata a Giaveno dal gas Oggi i funerali della famiglia sterminata a Giaveno dal gas L'inchiesta sulla sciagura - La prolungata combustione della stufa consumò l'ossigeno, avvelenando l'aria di esalazioni micidiali Oggi pomeriggio alle 15 si svolgono a Giaveno i funerali di Carlo Portigllatti Pomari, della moglie Franca e della ioro picco'a Giuliana, di 18 mesi, uccisi nel sonno dalle esalazioni di una stufa. L'autorità giudiziaria ha concesso il nulla-osta al seppellimento senza ordinare l'autopsia e lasciando le salme a disposizione dei congiunti: è infatti chia. ro che si tratta di una disgrazia e che non esiste alcuna responsabilità d' terzi. Le ir ^agini compiute ieri hanno con ormato che fu la stufa ad uccidere. L'apparecchio, alimentato a gas liquido, non aveva alcun « tiraggio », collegato con l'esterno: la fiamma riversava nell'ambiente le esalazioni della combustione. Lasciata accesa tutta la notte, la stufetta consumò gran parte dell'ossigeno: a questo punto, invece dell'innocua anidride carbonica, cominciò a formarsi il velenosissimo ossido di carbonio, fin quando l'ossigeno fu totalmente consumato e la fiammella si spense. Il propano ed il butano, che compongono i gas liquidi, non sono di per sé velenosi. La sciagura ha avuto uno svolgimento analogo a quello di molte altre dovute non soltanto a gas ma anche a stufe a carbone, a legna, a segatura ed a bracieri. Contro questi pericoli vi è un'unica precauzione; non lasciare accesa a lungo ,in ambienti chiusi, soprattutto nelle ore del sonno, alcuna fiamma che non abbia un « tiraggio » perfettamente efficiente (cappa, camino, tubo). Quando il combustibile, anche il più innocuo, bruca male per scarsità d'aria nella stanza o per il < tiraggio » chiuso, cominciano a formarsi le micidiali esalazioni. Seguono, in maniera molto rapida, la perdita di coscienza e la morte.

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