La relazione del presidente on. Penazzato al congresso nazionale delle Acli a Milano

La relazione del presidente on. Penazzato al congresso nazionale delle Acli a Milano La relazione del presidente on. Penazzato al congresso nazionale delle Acli a Milano Ribadita la piena autonomia dei lavoratori cristiani nei confronti del governo e della d. c. - 1 compiti del Movimento DAL NOSTRO INVIATO Milano, lunedi mattina. Il VII Congresso nazionale della Acll è entrato ieri nel vivo dei larvorl con la relazione del presidente centrale on. Dino Penazzato. La lettura del documento, che riassume due Ianni di vita dell'Associazione Cristlana Lavoratori Italiani (il penultimo con ;rp»ao si è tenuto a Firenze nel 1957), è du rata oltre due ore. Il linguaggio franco e spregiudicato del relatore è piaciuto ai mille delegati, che hanno salutato con calorosi applausi le affermazioni più Impegnative, Le Acli tengono oggi in mo do particolare a due cose: ribadire e ampliare la propria autonomia nel confronti1 del partito democristiano, della Cisl, del governo e del parlamento (sembra certo che verrà sancita l'incompatibilità tra le cariche direttive di aclista e 11 mandato parlamentare) ; mettere a profitto questa auto¬ nomìa per svolgere, non solo nell'ambito del mondo cattolico ma in tutto il paese, l'accentuato ruolo di stimolo, di critica e di impostazione dei problemi sociali. Sventato il pericolo di veder limitata la loro azione a compiti assistenziali e di formazione prepolitica e presindacale, gli aclisti intendono muoversi nel futuro con sempre maggiore decisione e con la forza che deriva loro dal milione di tesserati e dall'organizzazione capillare di cui già dispongono. La relazione dell'on. Penazzato ha toccato tutti gli aspetti della vita politica, economica e sociale. « La democrazia italiana — ha detto — è costantemente minacciata dalla massiccia presenza comunista e indebolita dal persistere anacronistico di forze nostalgiche e conservatrici. C'è il pericolo che le difficoltà (l'allusione al governo è ricorsa più volte) si trasformino in cedimenti che dopo le elezioni del 25 maggio sembravano impossibili. Chi sta male è portato ai voltare le spalle alla democrazia. Il traguardo deve essere quello di dare a tutti l'indispensabile per vivere dignitosamente. Ma a questo traguardo non ci siamo ancora avvicinati nella misura indispensabile. Occorre un impegno più energico per vincere Ja miseria, la disoccupazione, la sottooccupazione, per eliminare gli squilibrii tra nord e sud, per cancellare l'analfabetismo». Esaminando in dettaglio le condizioni dei lavoratori, ha rilevato che il livello salariale, in questi ultimi anni, non è cresciuto in misura corrispondente all'aumento del reddito, ed ha rivendicato maggiore libertà nelle fabbriche ed il riconoscimento giuridico delle commissioni interne. Il relatore si è soffermato a lungo sui problemi sindacali «Fra 1 lavoratori aumenta il senso di insoddisfazione e di sfiducia sia per le difficoltà che lncontra l'azione contrattuale,sia per i riflessi della divisione sindacale. Le Acli sono per la unità sindacale, ma au basi veramente democratiche e autonome, con assoluta indlpendenza dai partiti e dal potere». Infine, Von. Penazzato ha parlato sulla natura e sui compiti delle Acid. «Nessun restringimento dei compiti — ha detto — in difesa dell'autonomia del movimento e della sua democrazia interna » (sembra che nella recente conferenza episcopale si fosse esaminata la possibilità di nominare dall'alto i dirigenti del movimento). . Le Acli rafforzeranno la loro efficacia nel settore formativo delle coscienze e in quello delle opere e dei servizi sociali (istruzione professionale, cooperative, ricreazione, ecc.). « Dobbiamo crescere — ha concluso tra grandi applausi — per essere meno inadeguatamente forza di'progresso sociale, forza di sviluppo democratico, forza di testimonianza democratica tra i lavoratori, nel mondo cattolico, nella so- , «sta italiana ». i .. d.

Persone citate: Dino Penazzato, Ianni

Luoghi citati: Firenze, Milano