Furiosi colpi di mannaia contro il marito più giovane

Furiosi colpi di mannaia contro il marito più giovane Urammrt impressionante presso Monseliee Furiosi colpi di mannaia contro il marito più giovane L'uomo, ridotto in una maschera di sangue, giace ora in iin di vita all'ospedale - Quando la moglie ha appreso che il coniuge non era morto, ha avuto un gesto di disappunto: «Volevo ucciderlo, ha detto ai carabinieri, perché maltrattava anche i quattro figlioletti» - Un matrimonio nato male Padova, lunedì mattina. A Battaglia Terme, in una casa colonica sopra il monte della Croce, ieri mattina all'alba una donna ha ripetutamente e selvaggiamente colpito con una mannaia il marito, di quindici anni più giovane di lei, e credendo di averlo ucciso, con i quattro figlioletti scendeva in paese costituendosi ai carabinieri. Questi si portavano subito sul luogo del delitto e trovavano la viti ima, il contadino ventinovenne Leandro Bettio, in un lago di sangue ma ancora in vita e provvedevano a farlo trasportare d'urgenza all'ospedale di Monselice. Presentava ferite gravi per ì ripetuti colpi alla testa, al collo e alle mani; aveva recisi inoltre l'orecchio sinistro e l'indice della mano destra. I sanitari lo hanno giudicato in pericolo di vita. La donna, Maria Pasto di 44 anni, da Bagnoli di Sopra, una donnetta piccola e alquanto malandata, ha detto di aver deciso di uccidere il coniuge perché questi maltrattava continuamente lei e i figli, e faceva loro mancare i mezzi di sussistenza spendendo tutto all'osteria e facendo debiti. Essa non appariva per nulla turbata, soddisfatta anzi del gesto compiuto. Quando ha appreso che il marito non era morto, ha avuto una espressione di disappunto dichiarando che era dolente di non averlo soppresso. « Se sopravvivesse e tornasse a casa — ha aggiunto — io impazzirei certamente ». La Pasto era rimasta vedova durante la guerra, con due figli che, ora adulti, sono andati ad abitare per conto loro. Dieci anni fa si era sposata a Bagnoli con il Bettio diciannovenne, benché sconsigliata dal parroco. Infatti già allora il giovane aveva in paese fama di scioperato. Da Bagnoli i coniugi circa un anno fa si erano trasferiti a Montegrotto, e da poche settimane erano a Battaglia, dove il Bettio faceva il pecoraio e in alcune ore il contadino presso l'amministrazione agrìcola delle sorelle Dalla Francesca. La mannaia ancora insanguinata è stata sequestrata insieme a una rivoltella carica,- ma arrugginita ed inservibile che si trovava in un angolo della casa. L'autorità giudiziaria e 1 carabinieri hanno compiuto una diligente ricognizione nel luogo del delitto, procedendo poi in caserma all'interrogatorio della Pasto. I quattro figlioletti dei coniugi, rimasti soli, sono stati raccolti dal parroco di Bagnoli accorso a Battaglia Il sacerdote provvederti, a' farli ricoverare in un istituto. Si è appreso che il Bettio, rincasato ubriaco sabato sera alle 23,30 dopo tre o quattro giorni di assenza, aveva avuto una lite con la moglie; la lite si era trascinata per alcune ore. Finalmente l'uomo si coricava E' stato allora che alla donna venne l'idea di sopprimerlo nel sonno. p. V.

Persone citate: Battaglia, Bettio, Leandro Bettio, Maria Pasto

Luoghi citati: Bagnoli Di Sopra, Battaglia Terme, Padova