Aprì un varco sul mondo atomico

Aprì un varco sul mondo atomico E' morto novantenne il fisieo Wilson Aprì un varco sul mondo atomico EDIMBURGO, lunedì matt. Il prof. Charles T.K. Wilson, « Premio Nobel » per la Fisica, è morto Ieri all'età di 90 anni nella sua abitazione di Carlops, vicino a Edimburgo. Il prof. Wilson, che ricevette insieme con il prof. Arthur Compton 11 Premio Nobel per la Fisica nel 1927, era stato'definito «l'uomo che aprì la finestra sul mondo atomico». Egli aveva condotto ricerche sul fondaménti della fisica atomica fin dal 1895. A 90 anni la morte ha raggiunto il fisico scozzese Charles Thomson Rees Wilson che inventò nel 1899, perfezionò nel 1912, l'apparecchio che porta il suo nome: la «camera di Wilson ». Per questa sua invenzione egli ebbe il Premio Nobel per la fisica nel 1927. Meritatissimo premio: grazie a lui infatti gli studiosi hanno potuto guardare, e non in senso figurato, ma proprio con gli occhi, in quel mondo delle cose di per sé invisibili che sono gli atomi: hanno potuto cioè osservare il comportamento dei raggi cosmici, delle particelle elementari che sprizzano dalle sostanze radioattive, di quelle che si generano nel corso di altre reazioni nucleari; grazie a lui si è potuto trovare il modo di'osservare visibilmente entro un mondo che sembrava destinato a rimanere soltanto concettuale. Dobbiamo aggiungere che alla sua invenzione altre sono seguite poi, che hanno fornito agli studiosi altri modi di osservazione. Ma la « camera di Wilson » fu il primo in ordine di tempo di questi strumenti; e per certi aspetti fu di modello ad altri. Esso è un recipiente chiusocon un fondo mobile: in sostanza, è un cilindro con dentro uno stantufno. Abbassando lo stantuffo, .l'aria contenuta nel cilindro si fa più rada e per conseguenza si raffredda, come sempre avviene quando un gas è in espansione. Occorre aggiungere che l'aria contenuta in quel cilindro è umida; e perciò, raffreddandosi, tende a formare della nebbia. In tale 'senso la «camera di Wilson» è un apparecchio per produrre nebbia. Orbene, è noto che le goccioline di nebbia si formano di preferenza intorno a quei punti che nell'aria presentano una qualche singolarità; per esempio, intorno alle particelle di pulviscolo o di fumo (a ciò si deve che l'aria delle città industriali sia nebbiosa) ; ma si formano anche intorno a quelle molecole d'aria che siano portatrici di una carica elettrica. Qui appunto sta il segreto della « camera di Wilson ». Quando una particella, poniamo un raggio cosmico, attraversa l'aria (nel caso specifico attraversa l'aria contenuta nella «camera di Wilson»: le particelle elementari non sono necessariamente fermate dalle pareti di un recipiente), essa urta gli atomi dell'aria, ne strappa con violenza gli elettroni periferici (è noto che ogni atomo è circondato da elettroni), e lascia gli atomi stessi In parte spogli, e dotati perciò di una carica elettrica positiva, dovuta al fatto d'aver essi perduto uno o più elettroni negativi. Intorno a questi atomi cosi contrassegnati si formeranno altrettante goccioline di nebbia; e poiché queste risulteranno allineate nel tragitto percorso dal raggio cosmico, tale tragitto apparirà come un'esile scia di nebbia, visibile e fotografabile. Accade a volte che 1 fisici vedono la traiettoria percorrere un segmento rettilineo e poi fare un angolo brusco o biforcarsi in due tratti: segno che in quel punto il corpuscolo ha incontrato un ostacolo che lì è accaduto qualche cosa. Qualche altra volta la « camera di Wilson » è messa in un campo magnetico ed allora le traiettorie delle particelle cariche di elettricità si incurveranno in un senso o nell'altro secondo la qualità della loro carica, positiva o negativa, e si incurveranno di più o di meno a seconda che vadano lente oppur veloci. Perciò con l'aiuto delle fotograne ottenute alla « camera di WUson » i fisici hanno potuto procedere ad una vasta analisi ed esplorazione della struttura della materia e dei suol costituenti ultimi; determinare, del le particelle elementari, quali sono le caratteristiche elettri che, la velocità di movimento; di costruire Insomma gli eventi occorsi ad esse durante 1 loro fulminei tragitti. Dagl'innumeri documenti così ottenuti è risultato un quadro soddisfacentemente chiaro del comportamento delle particelle elementari. Didimo

Persone citate: Arthur Compton, Charles T.k. Wilson, Charles Thomson, Rees Wilson

Luoghi citati: Edimburgo