Rievocata da Parri a Marzabotto l'orrenda strage compiuta dai nazisti

Rievocata da Parri a Marzabotto l'orrenda strage compiuta dai nazisti Rievocata da Parri a Marzabotto l'orrenda strage compiuta dai nazisti Duemila civili (donne, vecchi, bambini) furono seviziati e uccisi dalle SS del maggiore Raeder - Villaggi distrutti ed incendiati Marzabotto, lunedì matt. In un'atmosfera di profonda commozione, condivisa da tutti gli intervenuti, tra cui numerosi i partigiani ed i familiari delle vittime, il senatore Ferruccio Parri ha commemorato ieri con un appassionato discorso il tragico eccidio di Marzabotto, compiuto dai nazisti quindici anni fa. Con calda oratoria l'ex-presidente del C.L.N. ha rievocato la spaventosa strage nella quale perdettero la vita 1830 civili tra cui donne, bambini, vecchi. « L'azione di guerra » (come più tardi fu definita dal feldmaresciallo Kesserling che avrebbe voluto giustificarla) ebbe inizio il 29 settembre 1944. Il comando tedesco, per eliminare i gruppi partigiani che con crescente efficacia attaccavano le retrovie delle truppe schierate sul fronte appenninico, assegnò al maggiore delle SS Walter Raeder ingenti reparti della XVI Panzer Granadier Division « Reiches Fuhrer». L'ordine era di rastrellare tutta la zona di Marzabotto « distruggendo ogni cosa, senza considerare le perdite che sarebbe¬ ro avvenute d'ambo le parti ». L'ordine fu eseguito dal maggiore Raeder (che attualmente sconta nelle carceri italiane la condanna all'ergastolo inflìttagli nel 1951 dal tribunale militare di Bologna) con fanatismo e crudeltà. Poiché le sue truppe non riuscirono ad agganciare alcun reparto partigiano, egli diede l'ordine di saccheggiare, incendiare, uccidere. Quasi una settimana durò il massacro. Casa per casa, frazione per frazione, nessuno venne risparmiato. I contadini della zona, senza alcuna differenza di sesso e di età, vennero ammassati nelle chiese e nei cimiteri e falciati con la mitraglia. E su di loro vennero fatte crollare le case, le navate delle chiese, i muri del cimitero Ovunque venne adottato lo stesso sistema: con dinamite o lanciafiamme si cercava poi di far scomparire le vittime. Numerose donne, prima di essere uccise subirono turpi sevizie. Quando i nazisti si ritirarono, Marzabotto era stata quasi cancellata dalla faccia della terra sulla quale giace¬ vano insepolte 1830 vittime innocenti: un terzo dell'intera popolazione Il sen. Ferruccio Parri ha detto che « l'evento terribile di Marzabotto riassume in sé tutto l'orrore della guerra, mette in luce la ferocia che stagna nel fondo dell'animo umano, gli istinti della belva che ancora si annidano in cuore. « E tanto più lo strazio si fa grande se pensiamo che il massacro immane e spietato di Marzabotto non è dovuto a un atto improvviso, ad un torcersi improvviso della furia: la strage è stata voluta, meditata, predisposta. Qui è l'abisso dell'orrore, qui è il fondo incommensurabile della miseria e dell'abominio ». « La rievocazione del martirio che qui si è compiuto — ha concluso il senatore Parri — non vuole e non deve andare a gloria dell'una o dell'altra parte politica, ma solo a gloria della libertà e della patria. Troppo poco si fa per ricordare (anche nelle scuole) il sacrificio di Marzabotto, per far uscire dall'orrore e dall'infamia di quell'evento la giusta lezione di civiltà e di paca ».

Persone citate: Ferruccio Parri, Kesserling, Parri, Raeder, Raeder - Villaggi, Walter Raeder

Luoghi citati: Bologna, Marzabotto