Salvataggio di un giovane operaio imprigionato tra muro e ascensore

Salvataggio di un giovane operaio imprigionato tra muro e ascensore Salvataggio di un giovane operaio imprigionato tra muro e ascensore Per una falsa mossa la cabina si era avviata all'improvviso - Altri drammatici episodi - Un ragazzo preso nella morsa di una porta automatica - Due meccanici schiacciati sotto il peso del camion che stavano ripara ndo Una pericolosa avventura ha vissuto ieri mattina un giovane operaio addetto alla manutenzione degli ascensori. Giorgio Righetto di 19 anni, abitante in via Artisti 33. Era stato chiamato in una casa nuova di via Genova n. 237, perché l'ascensore si era bloccato e la cabina era rimasta ferma un metro e mezzo sopra il terzo ptuueiultolo. Dopo aver aperto la porta, il giovane aveva cercato di issarsi nella cabina a forza di braccia. Già vi aveva, appoggiato il gomito sinistro e si accingeva a portarvi il gomito destro, allorché con le gambe turco involontariamente un comando ed avviò il motore. ' iùa cabina si sollevò verso il quarto piano portandosi dietro il Righetto: quando ebbe superato il vano della porta schiacciò il giovane contro il muro e si fermò. Egli rimase in tal modo penzoloni nel vuoto, con la testa e la spalla destra imprigionati tra la cabina ed il mura. Non perso I si lisi, pur soffrendo dolor; indicibili, e si mise ad urlare invocando soccorso. Vennero subito chiamati i vigili del fuoco del Lingotto che hanno la caserma a pochi passi dall'edificio. Con delicata manovra riuscirono a liberare il Righetto e un'autoambulanza della Croce Rossa lo trasportò alle Molinette. I medici gli hanno riscontralo lesioni non gravi. — Per una stup.da bravata un ragazzo di 14 anni. Aldo Bugnano, abitante in via Biglieri 44. sì trova in condizioni disperate ali'aèpedale. Ieri alle 14,15 insiemo con il coetaneo Renato Man¬ tovani, che abita nella medesima casa, passava per via Vinovo. Dinanzi al :iumero 14 i due amici si fermarono a guardare un pesante portone metallico che si chiudeva lentamente dietro un grosso autocarro. Colpi la loro fantasia il fatto che i due battenti, del peso di dieci quintali l'uno, si avvicinavano automaticamente. Il Buglione disse: «e Vuoi vedere che li fermo? ». « Ma va! » rispose l'altro. «Scommettiamo?». E con un salto si infilò tra di essi, appoggiandosi con la schiena contro uno e puntando i piedi contro l'altro. Il guardiano dello stabilimento, Felice Carolis di G3 anni, abitante in via Tempio Pausania 11. nell'interno del suo chiosco stava premendo il pulsante che aziona il motore: vide il ragazzo e gli gridò: v Toglili di il, scappu che ti fai male». Convinto che sarebbe fuggito, non staccò la mano dal pulsante. 1 due pesanti battenti continuarono ad avvicinarsi: pochi attimi e schiacciarono il ragazzo in una morsa terribile. II custode, quasi incredulo ai suoi occhi, cercò di riaprire il portone, ma il motore era rimasto bloccato, ed il dispositivo di apertura non funzionava. Dovettero intervenire i passanti: alcuni con leve, altri facendo forza con le braccia riuscirono ad allontanare i c'ue battenti di quel tanto che permise di liberare il ragazzo. Trasportato alle Molinette, in seguito veniva ricoverato nella clinica del prof. Bolsi per sospetta incrinatura della scatola cranica. La prognosi è riservata: ieri sera non aveva ancora ripreso conoscenza. — Nella officina Bosso e Sangio di corso Stupinigi 500 ieri sul mezzogiorno due giovani operai stavano riparando un autocarro; Giuseppe Didio di 23 anni, abitante in corso Telesio 63, e Giuseppe Giaccardi di 19 anni residente a Borgaretto. IJ veicolo era appoggiato su cavalietti e i due giovani si trovavano stesi sotto di esso. Non si sa come, un cavalletto cedette e l'autocarro cadde, schiacciando il torace del Didio e una gamba del Giaccardi. Trasportati al Mauriziano il primo e stato giudicato in pericolo di vila, il secondo invece se la caverà in breve tempo. Giorgio Righetto, 19 anni

Persone citate: Aldo Bugnano, Buglione, Giaccardi, Giorgio Righetto, Giuseppe Didio, Giuseppe Giaccardi, Renato Man, Righetto