Terminata la crisi a Casale con la nomina dei nuovo sindaco

Terminata la crisi a Casale con la nomina dei nuovo sindaco Anche se non si può giudicare la vitalità della giunta Terminata la crisi a Casale con la nomina dei nuovo sindaco L'elezione del socialista Tartara è avvenuta con i voti di due franchi tiratori - La lotta in Comune è stata rivolta contro l'ex-primo cittadino e non contro la d. c. - Le probabilità della nuova soluzione (Dal nostro inviato speciale) Casale, 29 dicembre. Con le dimissioni del sindaco democristiano Ernesto Boverio e- la nomina del nuovo sindaco socialista Luigi Tartara, la crisi del Comune di Casale può dirsi virtualmente risolta. In pratica però bisognerà attendere la prossima assemblea del consiglio, che avverrà il 4 gennaio, o una delle sedute successive, per giudicare, secondo i maggiori esponenti politici cittadini, la vitalità della Giunta. Che è la stessa di prima della crisi: non è cambiato che il sindaco. L'aspetto più clamoroso della votazione di ieri sera è che l'elezione a sindaco del socialista Tartara è avvenuta con l'intervento di due « franchi tiratori ». Sembra tuttavia chiaro che si sia trattato di un'operazione tattica, limitata cioè all'obiettivo dei momento, che era poi quello all'origine della crisi: la sostituzione del sindaco Boverio con un'altra persona, non importa di quale partito. La lotta, al Comune di Casale, è stata infatti condotta non contro la democrazia cristiana, ma personalmente contro il sindaco Boverio, per ottenere U suo allontanamento dalla carica. Le accuse che gli erano state mosse dagli avversari — mancati accordi sulla composizione della commissione per l'esame dei ricorsi contro i tributi locali, immobilismo amministrativo, e infine parziale evasione dell'imposta di famiglia — erano infatti di natura strutturale e non politica, e avevano come preciso obiettivo le sue dimissioni. Quando si rese conto di questo piano, il sindaco Boverio non si ostinò a rimanere, e piuttosto di prolungare la crisi — provocata dalle dimissio ni dei due assessori liberali e dell'assessore marpista — pre sento le agognate dimissioni, alle quali si associarono quel le dei tre assessori democri stiani. Si sa cosa avvenne nella se duta del 21 novembre. Il sin daco che l'aveva convocata la disdisse, ma i diciannove consiglieri socialcomunisti, insieme con un consigliere marpista, la tennero ugualmente, nominando tre assessori socialcomunisti al posto dei due liberali e del marpista dimissionari. Successivamente però il Prefetto annullò la seduta, giudicandola irregolare. Ieri sera il Consiglio, riunito al completo, ha preso atto delle dimissioni da sindaco dell'avv. Boverio, con 38 voti favorevoli su 39 votanti (astenuto lo stesso Boverio). Alla prima votazione il consigliere d.c. Franchi h&.ayjito 18 voti, mentre il candidato "socialista Tartara ne ha totalizzato 20 (due schede bianche). La votazione, risultata nulla, aveva rivelato la presenza d'un «franco tiratore >. La seconda votazione ha dato 21 voti a Tartara, 18 a Franchi, e una scheda bianca. I « franchi tiratori » erano diventati due, rendendo così possibile l'elezione. Ritirate le dimissioni degli altri assessori, la Giunta è risultate invariata, con la differenza che ora c'è un sindaco socialista, e che da quadripartita è diventata pentapartita: (3 assessori d.c, 2 p.s.d.i., 2 p.l.i., 1 marp, sindaco p.s.i.) Troppi colori, afferma qualcu no, per poter avere lunga vitaE' chiaro che la sua stabili tà è legata al gioco di quedue ignoti (ma non del tutto) « franchi tiratori ». L'esito dogni votazione è subordinato al loro intervento. Essi, cosi ignorati e cosi determinantipossono decidere delle sorti fu ture della Giunta, dopo aver contribuito così concretamente a crearla. Non si prevede per tanto una prossima cadutaperché ta"to valeva non farla narepre A meno che non spu'-ti su un altro sindaco: ma a^p^e in questo caso si potreb be d're che tanto valeva non eleggere il capostazione socia lista Tartara I socialdemocratici continue ranno nella collaborazione, marpisti mettono come condiziore ohe il nuovo sindaco non facc'a della politica ma si occupi soltanto (ji amministrazione. Altrettanto affermano liberali Gli stessi demoorstia ni non 'ntendono iniziare una nuova crisi: terranno I loro tre assessori in Giunta come «osservatori». Non è vero, essi affermano, che si sia forma ta wn "uova maezio-ranza, co me 'e' sera è stato dichiara to i1' C^ns'rrlìo T,a mas^inran za è rmpsta inalterato, si tra't"to piitnnto d'una manovra f:'vn.=nrtta aHV!pz;onp dpflinflffoo E' oninione di molti che sle nuova amministrazione soccupa però concretamente degl'interessi del Comune, vivrcon l'appoggio di tutti i partiti. Si arriverà così fino a prma^f'a. con la speranza di anticipare le elezioni (l'ammingfr--^nne scadrebbe nel nover-hrp 1961) abbinandole quelle provinciali. g, f.

Persone citate: Ernesto Boverio, Luigi Tartara, Tartara, Tartara I

Luoghi citati: Casale, Comune Di Casale