Padre e due figli uccisi dai cibi del pranzo di Natale

Padre e due figli uccisi dai cibi del pranzo di Natale Padre e due figli uccisi dai cibi del pranzo di Natale Colpita la famiglia d'un agricoltore - Altri 3 fratelli e la madre in fin di vita - Non si esclude che siano stati i recipienti a provocare l'intossicazione Benevento, 26 dicembre. Un tragico pranzo di Natale si è avuto a Guardia Sanframondi — distante 35 chilometri dal capoluogo — ove un padre, Armando. La Bagnara, agricoltore, è morto insieme a due elei suol cinque figli per intossicazione da cibi guasti. I) La Bagnara, che coltivava un pìccolo podere, aveva 46 anni. Ieri si trovava in casa con la moglie Filomena e 1 suoi figli Antonietta di 18 anni. Luigi (15), Francesco (14), Maria (8) e Pasquale dì soli 5 anni. Rispettosi della tradizione, sedettero intorno alla mensa più largamente imbandita e il padre benedisse la famiglia. Poi, al termine del pranzo, Maria, la penultima figlia che frequen. ta la seconda elementare, lesse una po-esiola d'occasione e la rituale letterina di auguri. In serata i vicini udirono delle grida. Quando accorsero già Antonietta e Luigi La Bagnara erano in terra, privi di vita, con la fronte madida dì sudore e una schiuma verdastra alle labbra. Il padre agonizzava Gli altri tre figlioli e la mamma si contorcevano per 1 .dolori intestinali. Immedlatamen te, padre, madre e 1 tre figlioli ancora vivi furono trasportati all'ospedale civile di Beneven-' to e sottoposti a un'energica lavanda e ad altre cure disintossicanti. Il padre moriva poco dopo e per soddisfare un, desiderio degli altri parenti che avevano accompagnato I cin que al « Pronto soccorso >, la direzione dell'ospedale consen tlva che il corpo dello sventu rato venisse trasportato al pae se di provenienza. I tre ragaz zi e la madre riponevano ri coverati in gravissime condì zioni Questa sera il loro stato — secondo l'ultimo bollettino sanitario — è tuttora disperato La Proc ra della Repubbli¬ ca, poiché nella casa dell'agricoltore non è rimasto nessuno, dopo aver fatto trasportare all'obitorio le tre salme, ha ordinato la chiusura dell'abitazione, facendovi apporre i sigilli, sequestrando tutti i resti del pranzo e relativi recipienti e inviandoli al laboratorio provinciale d'igiene per un esame chimico. Non si osclude che la intossicazione sia stata causata dai recipienti ove furono cotte re vivande, essendo molti di essi di rame, senza la precauzionale stagnatura.

Persone citate: Bagnara

Luoghi citati: Benevento, Guardia Sanframondi