Il figlio di Gaston Dominici morto all'età di 55 anni

Il figlio di Gaston Dominici morto all'età di 55 anni Accusò il padre della strage dei Drummond Il figlio di Gaston Dominici morto all'età di 55 anni Il vecchio, che ne ha 85, gli lanciò l'anatema durante il processo in cui fu condannato alla pena capitale r d (Nostro servizio particolare) Parigi, 26 dicembre. Clovis Dominici, il ferroviere che accusò 11 padre Gaston di avere assassinato il funzionario britannico Drummond, sua moglie e la loro figlia di tredici anni nella notte fra il 4 e il 5 agosto 1952, è morto a 55 anni nella sua casa del Peyruis: dinanzi alla morte la famiglia Dominici si è riconciliata ed ha partecipato questo pomeriggio alle esequie di colui che fino a ieri accusava di tradimento. Molti ricorderanno la strage della notte del 4 agosto '52: la famiglia Drummond, in vacanza in Francia, aveva piantato la tenda sul vasto prato dinanzi alla casa dei Dominici, a Lurs, per trascorrervi la notte; all'alba del 5 agosto furono trovati tre cadaveri. L'inchiesta fu lunga e difficile perché gli investigatori urtarono contro un muro di silenzio, ma fin dal primo momento fu evidente che un membro, e forse più, della famiglia Dominici aveva compiuto la strage. I maggiori sospetti caddero su Gustave Dominici, figlio di Gaston. A più riprese egli venne convocato dalla polizia di Forcalquier per essere Interrogato e alla fine accusò il padre; dopo di lui anche il fratello maggiore Clovis accusò il genitore, il quale finì col confessare il triplice assassino; ma poi il vecchio patriarca della Grand* Terre ritrattò e lo stesso fece Gustave, mentre Clovis mantenne sempre l'accusa. Al processo, Iniziatosi il 23 novembre 1954 alla Corte d'Assise di Digne, Clovis ripetè «L'assassino è mio padre: mi disse lui stesso di avere avuto una lite con l'inglese e di averlo ucciso; poi, per sopprimere i testimoni, sparò anche sulla moglie e infine rincorse la bambina che si era data alla fuga e, raggiuntala, la massacrò spaccandole la testa col calcio della carabina». Dietro di lui, nella gabbia degli imputati, Il vecchio Gaston ripeteva fra i denti: «Bugiardo, traditore, me la pagherai... » «Il presidente fece osservare al testimone: «Vi rendete conto di ciò che dite? Accusate vostro padre di una cosa spaventosa», ma Clovis ripetè ancora: «Dico la verità». Fu soprattutto su quella testimonianza che si basò 11 P.M. per chiedere e ottenere la condanna a morte del vecchio Dominici e alla fine del processo Gustave disse al fratello Ciò vis: «Sei l'assassino di nostro padre! ». Da quel momento, maledetto dal vecchio e dalla famiglia, Clovis non vide più nessuno del « clan » Dominici; mentre nelle, prigioni delle «Baumettes» di Marsiglia il condannato continuava a proclamarsi innocente. Data la sua tarda età la condanna a morte non venne eseguita e fu commutata nella detenzione a vita: il prigioniero, invece di essere rinchiuso in una ctlla, fu ricoverato all'infermeria dove trascorre le giornate leggendo, oppure seduto su una sedia, senza pronunciare una parola, con lo sguardo fisso. Ogni tanto dice soltanto: «Sono innocente, lasciatemi tornare alla "Grand' Terre", voglio le mie capre e il mio canr ». Egli non sa ancora che il suo principale accusatore è morto. Il mese prossimo il più vecchio condannato a morte di Francia avrà, 85. anni e i suoi avvocati, che di recente si sono nuòvamente rivolti al Consiglio superiore della magistratura per chiedere la sua liberazione, sperano di ottenerla. 1. m. Clovis Dominici

Luoghi citati: Francia, Marsiglia, Parigi