Scuole statali e scuole private nei maggiori Paesi d'Occidente

Scuole statali e scuole private nei maggiori Paesi d'Occidente Dopo un secolo di contrasti e di compromessi Scuole statali e scuole private nei maggiori Paesi d'Occidente Convivenza facile in Germania e in Inghilterra - Come Belgio ed Olanda regolano i sussidi agli istituti confessionali • Negli Usa rigida separazione fra Stato e Chiesa Nei giorni scorsi la querelle scolaire ha diviso ancora una volta profondamente la Francia: i rapporti fra scuola pubblica e scuola libera, o confessionale, restano un problema diffìcile per la Quinta, come per là Terza e la Quarta Repubblica Può lo Stato (laico) rivendicare il monopolio della istruzione? ha il dovere di riconoscere od anche di sovvenzionare la scuola privata? fino a qual punto il controllo sugli istituti confessionali rappresenta un diritto inalienabile dello Stato, quando rischia dì violare i principi di libertà? A queste domande la Francia non ha dato ancora una risposta unanime; la legge, approvata l'altra notte dall'Assemblea Nazionale dopo accesa discussione, ed ora sottoposta al Senato, rappresenta un nuovo compromesso: concede sovvenzioni alle scuole private, le sottopone ad un certo controllo del governo. Ma la < pace scolastica > è ancora lontana. In occasione del recente dibattito, alcuni giornali hanno condotto una rapida inchiesta sulle soluzioni che i maggiori Stati dell'Occidente hanno dato ai rapporti fra scuola pubblica e scuola privata. Nell'ultimo secolo questo problema ha suscitato contrasti profondi in quasi tutti i paesi civili, sia che si trovassero di fronte due confessioni (cattolici e protestanti, come in Germania e Olanda), sia che la battaglia fosse circoscritta fra cattolici e laici (come in Italia o nel Belgio). Oggi in molte nazioni sono stati raggiunti degli accordi soddisfacenti per tutte le parti. La Germania occidentale ha trovato la pace scolastica con la costituzione del 1949. La scuola non è sottoposta ad un regime unico, non esiste un ministro federale dell'Istruzione; i cingoli Laender dispon gono di larga autonomia. La religione è materia d'insegna' mento in tutte le scuole (nelle medie, due ore alla settimana) la maggioranza degli istituti sono biconfessionali e dovunque è :mpartita un'educazione di impronta «cristiana». Ma negli Stati a prevalenza cattolica basta una petizione firma ta da un certo numero di genitori, per ottenere la creazione di scuole confessionali, a spese della collettività. Con questo regime, le « scuole libe re » sono assai poco numerose (nelle elementari, meno dello 0,5 per cento) e frequentate da poche migliaia di alunni: si tratta, in genere, di collegi di élite. Olanda e Belgio hanno tro vato l'accordo scolastico, dopo lotte lunghe ed accese, solo di recente: rispettivamente nel 1920 e nel 1958. Nei Paesi Bas si, i genitori hanno il diritto di mandare i figli in istituti sia' confessionali che neutri, ai cui bisogni lo Stato provvede nella stessa misura. Le scuole « statali > rappresentano una minoranza in tutti i gradi d'in segnamento. le più sono « private », e quasi sempre su base confessionale. La situazione belga è forse più complessa, Esistono istituti statali, locali (delle province e dei comuni), privati; i primi sono a carico totale dell'erario, gli altri ricevono nella stessa misura dei sussidi imponenti. La scelta è libera, l'insegnamento gratuito anche nelle scuole private. L'Inghilterra, diversamente dai paesi del Continente, non ha mai conosciuto delle vive lotte scolastiche, ed anche oggi i partiti sono d'accordo neli'evitare simili controversie. Istituti pubblici ed istituti «indipendenti » (confessionali o no) coesistono in pace da tempo; questi ultimi raccolgono, anzi, la maggior parte degli studenti. Le scuole private ricevono sussidi in diversa misura, dalle autorità centrali o locali; la loro organizzazione è completamente autonoma, ma lo Stato controlla dovunque il rispetto dei programmi scolastici, validi su base nazionale. L'insegnamento della religione, facoltativo, viene impartito anche nelle scuole pubbliche; la impronta cristiana sembra viva tuttora anche in quelle private run confessionali. Il sistema americano è fondato sempre sulla rigorosa separazione tra Stato e Chiesa: l'insegnamento della religione nei locali della scuola pubblica, sia pure fuori orario, è stato giudicato anticostituzionale dalla Corte Suprema. D'altra parte il governo federale non ha competenza sul regime scolastico: ogni Stato lo regola in perfetta autonomia (non esiste a Washington un ministro dell'Istruzione e nemmeno un comitato di coordinamento, come a Bonn). Pertanto, mentre alcuni Stati provvedono soltanto agli istituti pubblici, altri aiutano in vari modi anche la scuola privata: trasporto gratuito degli alunni, refezioni, fornitura di libri di testo ed oggetti di cancelleria... E' interessante notare che almeno metà delle famiglie cattoliche, pur trovandosi In paese prevalentemente protestante, mandano 1 figli alle scuole pubbliche; d'altra parte l'enorme maggioranza degli istituti privati (nove su dieci) sono organizzati e diretti dal clero cattolico Diversità di tradizioni, situazioni politiche e sociali, fattori emotivi e storici rendono difficile un confronto, che non sia puramente giuridico, fra i vari paesi. Pensiamo alla Svizzera, uno dei paesi più «compositi» e civili dell'Occidente: ì qlatetentoi CprpmdsSIonntqpqpgvmsodcldsefps<VtSngcfPcc ì singoli Cantoni hanno una quasi completa autonomia scolastica, in quelli cattolici molte scuole pubbliche sono tenute da. suora. Ma la Costituzione del 1848 vieta l'insegnamento a: gesuiti c> c.