Un ballo in maschera ha aperto la stagione del Teatro dell'Opera a Roma presente Gronchi

Un ballo in maschera ha aperto la stagione del Teatro dell'Opera a Roma presente Gronchi Un ballo in maschera ha aperto la stagione del Teatro dell'Opera a Roma presente Gronchi (Nostro servizio particolare) Roma, 26 dicembre. In una cornice di fasto e di eleganza nel Teatro dell'Opera in parte rinnovato architettonicamente si è aperta stasera, alla presenza del Capo dello Stato, la stagione lirica con <Un ballo in maschera >, il melodramma che giusto cent'anni fa veniva rappresentato per la prima volta a Roma sulle scene dell'Apollo. A detta degli- habitués dell'Opera, mai si è visto in questo dopoguerra tanto sfarzo di abiti, gioielli, pellicce, tanta sollecitudine nelle prenotazioni dei palchi e delle poltrone di platea. La sala, splendida di luci, decorata doviziosamente di ciuffi di garofani rossi, era gremita in ogni ordine di posti ben prima che il Presidente della Repubblica, accompagnato dalla consorte e dalla figlia Maria Cecilia, dal presidente della Camera Leone e dal vice presidente del Senato Bosco, giungesse in teatro. Il presidente Gronchi non ha fatto il suo ingresso dal nuovo e più vasto atrio principale, ma dalla nuova entrata d'onore sistemata in via Firenze. E' salito così non più per lo scalone, ma attraverso gli ascensori ha raggiunto il piccolo foyer di parata e quindi il palco centrale. Accolto da un nutrito applauso, egli ha sostato in piedi, mentre l'orchestra intonava l'Inno di Mameli. Le luci sono Immediatamente calate in sala e l'opera verdiana ha avuto inizio. Gran sfilata di toilettes nel nuovo foyer ad ogni intervallo. Prevalevano gli abiti lunghi, in stoffe d'alto pregio e in tinte unite. La consorte del Presidente della Repubblica indossava un vestito da gran sera di raso rosa accompagnato da una corta cappa di visone argentato. Numerosissime le pellicce da cerimonia in ermellino. Vistosi i gioielli, le parures di smeraldi, di diamanti e di rubini. L'esecuzione di «Un ballo in maschera» di Verdi, concertata e diretta da Gabriele Santini, e affidata alle voci di Giuseppe Di Stefano, Antonietta Stella (che già ne furono interpreti sulla stessa scena qualche anno fa), di Ettore Bastianini, Adriana Lazza rini, Eugenia Ratti e Arturo La Porta, è stata impeccabile ed ha meritato i nutriti ap plausi della sala, che alla fine di ogni atto si sono mutati in una vera ovazione. Il M" Santini è stato più volte chiamato al proscenio con gli esecutori e il M° Giuseppe Conca, istruttore del coro. Indovinata e suggestiva la scenografia dell'opera, curata da Georges Wakhevitch, che ha disegnato anche gli splendidi costumi. Ottima per fusione di movimento la regìa di Margherita Wallmann, che già ha curato la realizzazione del melodramma all'Opera dì Parigi. Il felice esordio e le numerose prenotazioni per le serate successive fanno ritenere che la stagione lirica romana abbia quest'anno uno speciale successo. a, n.

Luoghi citati: Parigi, Roma