Ergastolo al bandito che uccise in corriera il giovane carabiniere che lo aveva arrestato

Ergastolo al bandito che uccise in corriera il giovane carabiniere che lo aveva arrestato Sentenza alle Assise di Pavia dopo 4 ore di camera di consiglio Ergastolo al bandito che uccise in corriera il giovane carabiniere che lo aveva arrestato Inflitti anche sei mesi dì segregazione L'imputato rimane indifferente e commenta: "So fare il falegname, chiederò di essere inviato in una casa di lavoro,, Condanne varianti da sei mesi a sette anni per undici compiici - Sette assoluzioni (Dal nostro corrispondente) Pavia, 16 dicembre. Gaetano Enni, di 31 anni, il bandito che il 9 gennaio scorso, su una corriera della linea elcìnMilano-Copiano, uccise con mcinque colpi di pistola il cara- Cbiniere Vito Taddeo, che lo aveva dichiarato in arresto, è stato condannato all'ergastolo e a sei mesi di segregazione diurna e notturna. La sentenza è stata letta alle 19,30 di stasera dal presidente della Corte d'Assise, al termine di una lunga seduta in camera di consiglio, durata quattro ore. Alla lettura del verdetto, lnnmGaetano Enni è rimasto im- ì passibile, non un gesto, non\un segno di commozione. « M e l'aspettavo — ha detto a chi gli stava vicino, oltre il cancelliere D'Abrosca — chiederò di essere inviato in una casa di lavoro, so fare il falegname e potrò guadagnare qualcosa per i miei figli ». Con l'assassino sedevano sul \ banco degli accusati altri di- j ciotto imputati, di cui 9 in|stato di detenzione, accusati \ di reati vari, dalla ricettazione al furto, dal favoreggiamento all'associazione a delinquere. Fra questi erano i più diretti collaboratori dell'Enni, protagonisti delle imprese compiute dalla banda nel Pavese. Undici di essi sono stati condannati a pene varianti dai sei mesi ai sette anni, e precisamente: Enzo Manenti 7 anni e 8 mesi; Lutai Soresini 4 anni < 11 ■ij 11111111111111111111:1111 ■i :11111 !i 11i 11 i111 [! ;111111 e 6 mesi di reclusione, 36 mila lire di multa; Pietro Catenacci S anni e 36. mila lire; Primo ìiusàghi b anni 7 mesi e 15 giorni; Ali -'tuo Granata 7 anni 8 mesi di arresto; Francesco, Corsini 4 anni 8,mesi e 45 mila lire di multa, due anni condonati; Alberto Mangiarotti e anni, 6 mesi ù 20 mila lire; Carlo Rinaldi If mesi; Gianfranco. Colómbo'5 anni e 3 mesi; Anto* nio Bossi 3 anni 11 rnesl e 18 mila lire e internamento in una casa di lavoro a pena espiata, due anni condonati ; Natale Sari 6 mesi e 12 mila lire, la non menzione e sospensione dalla pena per S anni. Sono stati invece assolti per insufficienza di pròve: Antonio Versace, Pietro Daccò, Anna Gavina moglie di Gaetano Enni, Giuseppe ilfasotto, Domenico Buggér Tommaso Latorraca e Antonio Goldin. Il tragico episodio che portò alla cattura di tutta la banda, cioè l'assassinio del giovane \ carabiniere Taddeo, avvenne j nel tardo pomeriggio del 3 |gennaio scorso. Quel giorno \ l'Enm era a Milano e verso sera prese la corriera per tornare a Magherno dove abitava. A Torre d'Arese il pullman si fermò e tutti i viaggiatori furono fatti trasbordare su un'altra corriera che proseguiva verso Magherno. L'Enni si mise davanti, accanto all'autista, e incominciò a scambiare qualche, parola con un suo conoscente. Ad un tratto si girò e vide dietro di sé il 11 l111< i] 1111111111 i ;'11111111111111111111111111i: iM11111lj carabinière Vito -Taddeo. Lio riconobbe e cercò' di alzarsi. Ma il carabiniere lo. afferrò per un braccio e trascinandolo sul fondo, della corriera fó dichiarò in arresto. .« Mi avevano già sparato una volta — ha poi raccontato l'imputato ai giudici — e pensai che anche il Taddeo avrebbe potuto spararmi; ho estratto quindi ta~ rivoltella, e ho. sparato prima che lo facesse lui. .Quando vidi il carabiniere cadere, fuggii». Fu poi arrestato in un bar di Voghera. ' • Il P. M aveva chiesto la condanna dell'assassino all'erqastolo Invano i difensori ìtinno sostenuto l'esistenza delle attenuanti e la seminfermità mentale dell'imputato. La perizia psichiatrica eseguita dai professori Luzzato e Mazzucchelli, della Università di Pavia, aveva riconosciuto l'Enni completamente sano di mente. Non esistevano d'altra parte attenuanti al delitto del b'andito. g. n.

Luoghi citati: Magherno, Milano, Pavia, Voghera