Al Doria: «Uno sconosciuto nella mia vita» Al Vittoria: «L'ultima battaglia del generale Custer»

Al Doria: «Uno sconosciuto nella mia vita» Al Vittoria: «L'ultima battaglia del generale Custer» -= SULLO SCHERMO Al Doria: «Uno sconosciuto nella mia vita» Al Vittoria: «L'ultima battaglia del generale Custer» L'americano Uno sconosciuto inella mia vita, diretto da Hcl mut Kàutner, il regista dell'« Ultimo ponte >, si regge su un motivo di psicanalisi spicciola: la colpa della madre. La madre in questione (la vecchia gloria Mary Astor) ha amato il figlio d'un amore tanto pesante ed esclusivo da farsene un nemico; e nella stessa maniera continua a tiranneggiarne la memoria ora ch'egli è morto in guerra, imponendone il culto ai familiari e specialmente alla nuora' (June Allyson) cui mancò il tempo di amare lo scomparso. Questa atmosfera opprimente e viziata è rotta dall'arrivo dell'ufficiale (Jeff Chandler) che vide morire il presunto eroe. Egli dice no all'ambiziosa signora che vorrebbe comprare da lui una dichiarazione con che ottenere la massima onorificenza americana per la memoria del rampollo: no, vostro figlio non morì da eroe, si uccise per disperazione. E poiché quella non vuol crederci e minaccia il finimondo, rincara la dose, mostrandole un foglietto dove il figlio aveva dichiarato il suo rancore verso la genitrice Aprono tutti gli occhi e specialmente la vedova che non manca di seguire Chandler; e crolla la vecchia, abbagliata dai propri errori. Il rigore della tesi e lo sci- iroppo del melodramma concor- l o n e a - rono a fare di questo film un lavoro convenzionale e falso, accettabile appena per le cure esteriori che regista e attori (oltre ai nominati, è anche Charles Coburn) gli hanno prodigato. Diretto da Lewis R. Foster per lo schermo colorato, L'ultima battaglia del generale Custer aggiunge oleografici allori al più volte filmato personaggio che qui rivediamo nell'epica battaglia da lui combattuta e persa contro gl'indiani. Per fortuna del film e nostra, più che alle indianerle di sfondo, l'interesse è affidato a vicende cavalline: non per nulla la pellicola è stata prodotta da Walt Disney, Incomparabile amico degli animali. Pertanto grandi e piccini faranno di «Tonka», un bel puledro che passa di mano in mano fino a tornare in quelle del suo padroncino indiano, il vero protagonista, e approveranno che per essere rimasto l'unico superstite del massacro di Little Big Horn, sia alla fine decorato e affidato alle cure paterne dello Stato. Noi gli daremmo anche la medaglia come al miglior attore dì questo spettacolo di facile presa, se non temessimo di offendere Sai Mlneo, Philip Carey, Jerome Courtland e gli altri interpreti 1. p.