Lettere al direttore

Lettere al direttore Lettere al direttore E' essenziale, per la formazione di buoni cittadini, che nella scuola si insegni la storia dalla caduta del fascismo - alla Costituzione ■ Non mancano i testi scientificamente validi per lo studio della Resistenza Caro Direttore, ho letto nella Stampa di domenica 6 la interrogazione dei consiglieri comunali socialisti sulla opportunità che il Municipio di Torino promuova una pubblicazione di una storia della Resistenza^ per gli alunni delle scuole medie, e sulle perplessità che la proposta ha sollevato nell'Assessore alla P. I. Si è spesso discorso in queste settimane della necessità di richiamare alla memoria dei giovani i grandi eventi della più recente storia nazionale e dell'imbarazzo frequente < degli insegnanti che non conoscono gli avvenimenti che dovrebbero ricordare; anche La Stampa ha avuto occasione di lame. A Milano una professoressa, invitata dal preside a dir qualche cosa sulla Resistenza, e colta dallo stesso imbarazzo, domandò alle scolare se qualcuna d'esse avesse a casa libri sulla Resistenza, che lo. avesse portato e cosi leggendo qualche pagina avrebbero accontentato il signor Preside. Si alzò trionfante una bambina: < Io ne ho uno a casa, signora Si chiama le .Memorie di Ciano ». « Va bene, brava Portalo domani, e leggeremo quello ». Ma poi qualche dubbio traversò il cervello dell'insegnante e prima che la lezione finisse avverti < Guarda che quel libro non va bene. Quello lì è morto prima ». Cè molta confusione in gl ro e il mansueto italiano me dio, se non ' è stato personal mente toccato, di quei tempi ricorda solo le tessers e 1 bombardamenti: il resto è lontano e incerto più che la guerra di Crimea. Tanto più necessario, mi par-I' a , a o a , i a n o i i sembra, dare qualche punto d'ancoraggio a questa beata ma pericolosa Innocenza La scuola ha bisogno non di una cronaca, né dì zuccherose agiografie come quelle che mettevano a braccetto Vittorio Emanuele, Cavour, Mazzini e Garibaldi. Ma il Risorgimento la scuola, almeno quella statale, non lo ha ignorato e ne ha avuto presto una idea generale sufficiente, anche se la revisione critica di quel periodo storico è ancora in corso. Se una valutazione critica ponderata, e quanto possibile imparziale, del trapasso italiano dal fascismo alla Costituzione del 1947 può essere non ancora pienamente matura, il senso generale storico e politico di questa Istoria può essere benissimo ' spiegato. Aggiungo, a rassicurare la gentile prof. Tettamanzi, che di questo parere sono, e non da oggi, gli studiosi ed insegnanti raccolti intorno all'Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione, che ormai da dieci anni lavora regolarmente e soddisfacentemente a raccogliere e vagliare 1 materiali necessari a quella bilanciata valutazione di cui ho detto. L'Istituto ha una sua deputazione regionale a Torino. Ed è parere fermo e comune, ripetutamente e solennemente espresso in numerosi convegni, che la conoscenza nella scuola della Resistenza e del suo significato storico, ed anche morale, sia elemento essenziale della formazione del cittadino. Ho piacere d'informare che il ministro Medici si è dichiarato favorevole alla estensione obbligatoria dei programmi scolastici sino alla Costituzione, e spero che si possa passare presto all'attuazione. sbrtgpanoirdprbnetldLfI Resta il problema dei testi scolastici. Ve ne sono già dei buoni. E piuttosto che prepararne del nuovi, l'Istituto ci' tato ha da tempo ritenuto miglior consiglio promuovere la pubblicazione di un testo ausiliario che possa servire nelle scuole, oltre che ad orientare gli insegnanti, ad integrare l'insegnamento storico per gli alunni. E' dipeso da circostanze esterne se il progetto non ha potuto ancora esser attuato. Ma spero di poter essere in grado abbastanza presto di annunciarne la prossima realizzazione, e spero che la scelta dell'autore possa riuscire di particolare gradimento per i lettori del Suo giornale, signor Di rettore. Mi abbia cordialmente Ferruccio Porri Roma, 9 dicembre 1959.

Persone citate: Cavour, Ciano, Ferruccio Porri, Mazzini, Tettamanzi

Luoghi citati: Crimea, Milano, Roma, Torino