Compare in Appello II carabiniere che uccise l'amante e un taxista

Compare in Appello II carabiniere che uccise l'amante e un taxista Compare in Appello II carabiniere che uccise l'amante e un taxista Rievocata ieri la tragedia di Moncalvo - L'assassino disertò per convivere con una donna sposata - All'Assise di Casale era stato condannato a 30 anni L'ex-carabinlere Ervidio Sanimartino, che uccise a rivoltellate l'amante ed 11 guidatore del taxi su cui era avvenuto il delitto, conoscerà oggi il verdetto dei giudici della Corte d'Assise d'Appello: l'accusa chiede l'ergastolo, la difesa una riduzione della condanna a 30 anni inflittagli a Casale. Egli è il protagonista di una fosca vicenda passionale che si svolse a Moncalvo tra il settembre ed il novembre 1956: innamoratosi di una donna separata dal marito e di tre anni più giovane di lui, la ventottenne Rosa Maria Zonta, aveva disertato per anda- 11 ! 111111 lllltl 111 ! ! 11 II 1111111111111 1 MIE re a vivere con lei. Ma ad un certo punto si era inserito nella vicenda un terzo uomo, ed il Sammartlno era certo che la donna facessi? II doppio gioco e volesse lasciarlo, attratta dal denaro del rivale. La notte dal 4 al 5 novembre scoppiò la tragedia: il disertore voleva partire per andare a costruirsi ed aveva già raggiunto Alessandria, ma poi aveva deciso di riaccompagnare la donna a Moncalvo con un'auto pubblica. Al bivio di Santa Maria, mentre stava baciando l'amica, estrasse di tasca la pistola e la fulminò trapassandole il cuore con un colpo a bruciapelo. Poi freddò, sparandogli al capo, il tassista Pietro Carnevali, di 49 anni. Il Procuratore Generale Jannelli ha riconosciuto, per il primo delitto, la non premeditazione od i motivi passionali e quindi le attenuanti generiche. Ha motivato la richiesta dell'ergastolo con il secondo omicidio, quello del tassista, commesso, secondo l'accusa, per eliminare l'unico testimone ed assicurarsi l'impunità. Nell'udienza di ieri hanno parlato anche I patroni di parte civile avv. Boigeo di Alessandria, Martinetti e Parvopassu di Casale e 11 primo dei difensori, l'avv. Uberlls di Casale. La difesa sostiene che anche l'omicidio dell'autista fu compiuto sotto il cieco impulso di una folle ira, forse senza neppure una precisa intenzione di uccidere e comunque senza alcuna premeditazione. « Perché il Sammartino avrebbe dovuto sbarazzarsi del testimone — ha concluso l'avv. Ubertis — se poi egli stesso è andato a costituirsi ed a confessare pienamente?». Inoltre I patro ni dell'ex-carabiniere sostengono [che egli è seminfermo di mente |

Persone citate: Jannelli, Martinetti, Pietro Carnevali, Rosa Maria, Sammartino, Ubertis

Luoghi citati: Alessandria, Casale, Moncalvo