Uccide la moglie e ferisce il figlio poi si getta a capofitto nell'Isonzo

Uccide la moglie e ferisce il figlio poi si getta a capofitto nell'Isonzo Uccide la moglie e ferisce il figlio poi si getta a capofitto nell'Isonzo l'esplosione di follia d'un uomo di 47 anni Dopo il tentato suicidio, è uscito dal fiume con il cranio e una spalla fratturali, ha fermato un'auto e si è fatto trasportare in questura Trieste, 8 dicembre. Un uomo, colto da pazzia, ha ucciso la moglie, ha tentato di sopprimere anche il figlio e infine si è gettato in un fiume per togliersi la vita senza però riuscirvi. Da tragedia è avvenuta ieri sera tra le 22 e le 23 e se iniziata in una casetta di San Lorenzo di Mossa, dove abita la famiglia Vlsintin, formata da Saverio Visintin, di 49 anni, dalla moglie Paola di 47 e dal figlio Romeo di 14 anni. Verso le ore 23, 11 giovane Romeo aveva fatto ritorno a casa dopo avere assistito alla trasmissione televisiva in un bar. Aperto l'uscio, gli si faceva incontro il padre che lo pregava di andargli ad acquistare una bibita. Eseguito l'incarico, il Romeo varcava nuovamente la soglia di casa, ma questa volta veniva aggredito all'improvviso dal padre che, armato di un grande martello da falegname, tentava di colpirlo al capo. Nonostante la sorpresa, il ragazzo riusciva però a parare il colpo, che l°raggiungeva solo di striscio al- la regione parietale sinistra; quindi avev: ancora il COrag- gio di disarmare il padre, che Bi dava poi alla fuga. Il giovane, allora si precipitava In cucina e in un angolo rinveniva la madre riversa sul pavimento, in una pozza di sangue. I primi vicini accorsi alle ' invocazioni del ragazzo constatavano che la donna, colpita più volte al capo, era già morta. Aggredita evidentemente di sorpresa, la poveretta non aveva potuto opporre una validi resistenza. Compiuto il de- lltto, il Visintin s'era lavato le mani imbrattate di sangue e quindi si era preparato per colpire il figlio. Però il ritorno a casa del giovane non l'aveva trovato ancora pronto, e ciò spiega il fatto che lo mandò ad acquistare la bibita. Dopo essere fuggito di casa il Visintin, con il proprio motofurgoncino, si recava presso Luclnico. Qui giunto, lasciava 11 furgoncino in mezzo aHa via, si avvicinila all'Isonzo e si gettava a cifiofltto sul fondo roccioso. Nonostante avesse riportato nella caduta la frattura della base cranica e della clavlcola sinistra, l'uomo risaliva a riva e, fermata una macchina di passaggio, pregava il conducente di accompagnarlo a Gorizia, dove si recar va in questura e al funzionarlo di turno confessava 11 delitto. L'uomo, che, come abbiamo detto, era gravemente ferito, veniva subito trasportato all'ospedale di via Vittorio Veneto e ivi ricoverato. I motivi della tragedia sono stati chiariti da un foglio lasciato sul tavolo della cucina dallo stesso Visintin. L'uomo aveva la mente ormai ottenebrata da una forma ossessiva che già un mese prima l'aveva spinto a tentare di togliersi la vita tagliandosi le vene del polsi con un rasoio.

Persone citate: Saverio Visintin, Visintin

Luoghi citati: Gorizia, Mossa, Trieste